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INTERVISTA ANEURISMA:

Cominciamo con le presentazioni: chi sono gli Aneurisma?
Gli Aneurisma sono un gruppo cesenate formatosi nel novembre del 1997 dall’iniziativa dei fratelli Simone e Mirko Lorenzini ai quali si e’ aggregato il cantante Francesco B. Dopo una serie di cambiamenti riguardanti la seconda chitarra (prima Alessandro P. poi Matteo C.) attualmente siamo tornati alla formazione originaria.

Quali sono le vostre influenze? a chi vi ispirate?
Alle origini le idee musicali del gruppo convergevano nel sound di Seattle (in particolare eseguivamo cover dei Nirvana). Maturando musicalmente abbiamo preso in considerazione stili piu’ complessi con suoni + rifiniti e ricercati (Black Sabbath, Kyuss, God Machine, RHCP…)

Cosa vi ha fatto iniziare a suonare e cosa vi spinge a continuare?
La passione per la musica in generale. A dimostrazione di cio’ il bassista Mirko L. inizio’ a suonare con un “legno” comprato alla ridicola cifra di 40.000 £ col quale ha cominciato a prendere confidenza con il proprio strumento (mettendo a rischio la propria salute!!). Simone L., invece quando riusci’ ad acquistare una batteria, lo fece di nascosto dai genitori… con le relative conseguenze!

Cosa ne pensate della scena musicale? Dalle vostre parti come e’ messa?
Tra i gruppi conosciuti sono rimasti in pochi quelli che hanno conservato una vera e propria “dignita’ musicale” senza svendersi allo show-business e ai mass-media.
Per quanto ci riguarda, da gruppo emergente quale siamo, non ci poniamo come meta da raggiungere il denaro, ma poniamo al centro le nostre ambizioni: riuscire ad avvicinare il nostro genere al maggior numero di persone.

Come vi regolate per la gestione del gruppo? Avete qualcuno che si occupa di voi oppure vi autogestite?
Per il momento il gruppo e’ autogestito e si affida in particolare alle conoscenze di Mirko L.

Che rapporto c’e’ tra musica e testo? A cosa date piu’ importanza?
Diamo + importanza alla musica, il testo viene in un secondo momento. Cio’ non significa che trascuriamo i valori che puo’ trasmettere una buona poesia: e’ l’intero pezzo che deve interessare non la singola parola. (Esempio pratico: “le vespe che girano a Bologna, i supercafoni coatti di Roma e i vari funkytarri”)

In che lingua cantate? Sapreste motivarmi questa scelta?
In inglese, per due motivi: il primo e’ che il nostro cantante inizialmente si vergognava a cantare in italiano, perche’ non voleva esprimere in modo troppo diretto i propri sentimenti, il secondo e’ che cantando in inglese, l’attenzione del pubblico si rivolge di + alla musica…

Come nascono le vostre canzoni?
Puntiamo molto sull’improvvisazione in sala prove. I testi vengono in un secondo momento ed eventualmente seguono i vari adattamenti/perfezionamenti della linea melodica del pezzo.

Che tipo di contatti avete con altri gruppi? Della scena italiana, chi considerate valido e chi giudicate superfluo?
Ci piace molto collaborare con altri gruppi, locali (una spalla reciproca non fa mai male!). Per quanto riguarda la scena musicale alternativa italiana ci hanno colpito gruppi originali come Afterhours, Marlene Kuntz, Punkreas, Umberto Palazzo e i Santoniente, i quali cercano di stupire con pezzi sempre piu’ particolari e non si sono svenduti alle varie etichette discografiche.

Che importanza hanno per voi  i  concerti?
Indubbiamente un concerto ben riuscito incrementa la voglia di andare avanti. Ma finche’ si e’ sconosciuti e’ difficile avere occasioni di farsi vedere.

Dove possiamo ascoltare gli Aneurisma? Avete concerti in programma?
Alcune canzoni sono gia’ reperibili sul nostro sito ufficiale
http://surf.to/aneurisma, cosi’ come le date dei nostri live. Prossimamente contiamo di aggiungere alcune nostre nuove canzoni, tratte dal demo attualmente in fase di realizzazione.

Cosa non vorreste mai che si dicesse di voi?
Non accettiamo paragoni con altri gruppi, in quanto la nostra musica e’ il risultato dei nostri gusti musicali e non vogliamo fossilizzarci su un unico genere.

Okay ragazzi, prima di salutarci avete qualche riga per dire quello che vi pare:
Quello che vi pare.
Quello che vi pare.

 

 


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