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INTERVISTA ELAH:

Iniziamo con una breve presentazione del gruppo...
Gli Elah sono Daniele “Jack” Gambi, classe 1979 alla batteria (entrato nella formazione a marzo), Christian “Zanza” Matassoni (’74) al basso, Marco Lucchi (’74) alla chitarra e Gianluca “Giangio” Sirri, voce e chitarra.

Come vi siete conosciuti? Come è nato il gruppo?
Ci siamo conosciuti suonando in gruppi diversi della zona, rispettivamente Marco e Zanza negli Ain’t merry, io (Giangio) nei Noiseblood e Jack nei Nameless. Dai vari scioglimenti sono nati gli Elah.

All'inizio a chi vi siete ispirati?
Quali sono i vostri riferimenti musicali?
Ascoltiamo tantissima musica e ognuno di noi ha i propri gusti e preferenze, potrei stare qui ad elencare quello che ci piace per ore…pero’ il nostro comune denominatore e’ sicuramente la musica che arrivo’ da Seattle tra gli anni ’80 e ’90. E’ questa la musica con cui siamo cresciuti e che ci siamo ispirati all’inizio. Gruppi come Tad, Nirvana, Alice in chains, Soundgarden, Mudhoney, Melvins e via dicendo. Ora apprezziamo molto il movimento heavy-psichedelico, il cosiddetto stoner rock. Io sono un grande fan di Kyuss, Unida, Queen of stone age, Nebula, Spiritual Beggars, Roadsaw, Taht’s al folks! eccetera eccetera. Comunque tentiamo di fare un discorso personale senza scimmiottare altri gruppi. Li apprezziamo, magari inconsciamente ne assimiliamo alcuni elementi, ma non li copiamo.

Nei vostri pezzi il testo come viene composto? di cosa parlate?
Che tipo di rapporto ci deve essere, secondo voi, tra il testo e la parte strumentale?
Per quanto riguarda i testi, la maggior parte delle volte li scrivo (Giangio) dopo la musica tentando di far aderire il piu’ possibile le parole al tessuto sonoro, senza pero’ forzature e senza compromettere i significati dei concetti che voglio esprimere. I testi sono fotografie di situazioni e di stati d’animo. Non ci sono messaggi, solo sensazioni liberate. Per esempio i testi degli 8 pezzi del nostro cd sono l’analisi di un brutto periodo fatta da otto angolazioni differenti.

Vi frequentate anche fuori dalle prove…cosa fate insieme?
Soprattutto andiamo a bere qualcosa dopo le prove, ma capita di trovarci per fare altre cose…non so, concerti, discoteca, cazzeggio…

Come pensate al concerto?
Il concerto per noi e’ fondamentale. Ci piace molto suonare dal vivo. E poi piu’ suoni piu’ migliori. Ti trovi in tante situazioni diverse…si impara sempre qualcosa. Noi poi abbiamo un’attitudine estrema durante i concerti, diamo sempre il massimo…a volte diventa quasi un sabba distruttivo e si torna a casa con qualche livido, qualche escoriazione, un basso da ricomprare, una chitarra o un’asta della batteria da riparare.

La musica cosa deve dire…che deve rappresentare?
Non so, ci sono cosi tanti modi di vedere la musica, e’ una cosa personale. La prima cosa che chiedo alla musica e di emozionarmi.

Come vi regolate per affrontare i problemi organizzativi? (spese, promozione culturale)
Questo e’ un tasto dolente. Viviamo alla giornata, visto che siamo un gruppo di straccioni senza una lira.

Che tipo di contatti avete con altri gruppi, con persone inserite nel campo musicale?
E' necessario per voi un collegamento tra i gruppi, perche'?
Mah…ogni volta che vado ad un concerto do’ un nostro cd al gruppo che ha suonato ed abbiamo fatto spedizioni ovunque, ma non abbiamo grandi contatti, non e’ facile. Ci hanno recensito qua e la, qualche concorsino, qualche provino…boh?! Io sono in contatto con Federico Ciappini e Paolo Cantu’ dei Six minute war madness (il migliore gruppo in lingua italiana con Afterhours e Marlene Kuntz) e con Luciano Gaglio, giornalista di Rockerilla.

L'elettronica con le sue applicazioni musicali, cosa cambia nel modo di fare musica, di pensarla e di viverla?
Noi non abbiamo troppa dimestichezza con l’elettronica, pero’ ci piacerebbe usarla qua e la. Credo che possa dare altre sfumature che magari chitarra e basso non possono dare. Pero’ va usata in modo intelligente e discreto come fanno per esempio i Radiohead… ma quello e’ un altro genere. Il nostro bassista e’ un grande fan dei Chemical Brothers e dei Prodigy, ma non trova molti appoggi nel gruppo.

Ok, avete qualche riga per farvi un po' di pubblicita': Internet, demo, concerti, ecc...
Bene ascoltate i nostri pezzi su vitaminic, e richiedete il nostro cd “1999-primo tempo mediocre” all’indirizzo di posta elettronica
elah@pmail.net e chiamateci a suonare…ah, cerchiamo qualcuno che sia pronto a scommettere su di noi!!! Ciao.

 


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