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INTERVISTA S.T.P:

 

Freschi di contratto con l'americana Devil Doll, gli STP ci parlano un po di loro...

Iniziamo con una breve presentazione del gruppo...Come avete deciso di iniziare a suonare. Come è nato il gruppo?

La band è nata per gioco: volevamo suonare "It's alive!" dei Ramones per intero dal vivo. Dopo averlo fatto, ci siamo sciolti, per ricominciare, un anno dopo, cominciando a scrivere pezzi i nostri; poi è arrivato "Johnny danger", il primo singolo e abbiamo cominciato a suonare molto in giro, anche di spalla a gruppi stranieri. Dopo una valanga di singoli e partecipazioni a compilation, italiane e straniere, usciva "The Super Sound" su Hang Over Records. Dopo altri singoli (ne abbiamo fatti un totale di otto) e concerti praticamente ovunque, è uscito "Sin, Temptation & pain", prodotto da Sal Canzonieri degli Electric Frankenstein. Ora come ora, dovrebbero uscire un tributo agli AC/DC, dove eseguiamo un'infuriata "Back in black", uno ai Boys, con "Tumble with me" e uno ai Radio Birdman, con "New Race". La Twenty Stone Blatt pubblicherà una compil' intitolata "Rock'n'roll rehab", dove ci sarà un pezzo da "Sin..." mentre "Brand New BMW" è inclusa in un box set canadese che comprende 10 cd. Noi siamo sul primo volume. Comunque, speriamo vivamente di fare uscire un nuovo disco entro la fine dell'anno: abbiamo già pronte un sacco di canzoni che dovrebbero piacere a grandi e piccini...

All'inizio a chi vi siete ispirati? Quali sono i vostri riferimenti musicali?

I Ramones sono stati e continueranno a essere un'enorme fonte di ispirazione: quattro accordi (sempre quelli giusti) e un'attitudine schiacciasassi. Ma non ci sono solo loro nel mangianastri del nostro van: roba tipo Stooges, Who, Stones e T-Rex è da sempre nella nostra playlist. E poi Cramps, Hanoi Rocks, Dead Boys, Dogs D'amour, Turbonegro... la carta geografica delle nostre influenze è incasinata più della mappa di Algeri. Diciamo generalmente che ci lasciamo volentieri abbindolare da musicisti col cervello fuso dal troppo rock'n'roll e generalmente con tatuaggi da galera piazzati in posti piuttosto sconvenienti...

Nei vostri pezzi il testo come viene composto? di cosa parlate? Che tipo di rapporto ci deve essere, secondo voi, tra il testo e la parte strumentale?

Non so come lavorano i miei, ahem, colleghi... io inizio con un ritornello, che è l'idea base per la canzone. Una volta incastratolo in mezzo agli accordi, il testo si scrive praticamente da solo e va ad adagiarsi come una amabile fanciulla sul tappeto di riff intessuto da Stiv e Paul! I temi, puoi capirlo anche da solo, non sono cose che si raccontano a un bimbo prima di addormentarsi. E neppure a una ragazza la sera del primo appuntamento. È roba che puzza di strada, intrisa di quell'odore che si sente dopo che la brava gente ha già da tempo chiuso a cinque mandate il portone di casa: alcool, profumi da quattro soldi, erba... puoi immaginare il resto.

Tra gli altri gruppi che vedete in giro. c'è un gruppo o piu gruppi chev i piacciono?

Abbiamo suonato realmente molto in giro e avuto la fortuna di dividere il palco con molta gente, italiana e straniera, realmente cool. E non sto parlando solo di band, come i Gluecifer, gli Hives e i Rocket From The Crypt con i quali condividiamo molti punti di vista sulla musica... Grazie al Crash Tour e all'Ammonia Tour, siamo entrati in contatto con realtà interessanti seppure lontane dal nostro territorio musicale. Amiamo i gruppi che dal vivo sembra debbano suonare per l'ultima volta prima di essere spediti in galera... quelli che danno il massimo, che sudano, che provocano, che soffrono e che si divertono. A prescindere dal tipo di musica propongono... Ovviamente se queste caratteristiche sono messe in mostra da un gruppo rock'n'roll... cerchiamo in tutti i modi di boicottare il loro concerto: nessuno deve essere più bello di noi, ah, ah, ah!

Come pensate al concerto? ne fate molti?

L'attitudine che ti ho descritto prima, cioè vivere ogni gig come fosse l'ultimo, è sicuramente applicabile agli STP. Anche davanti a tre persone, anche se queste tre persone sono cieche, sorde e mute e odiano visceralmente il rock'n'roll, noi diamo qualcosa di più del massimo. Di date ne abbiamo fatte un'infinità, suonando senza tregua in ogni parte d'Italia, isole comprese. Per la prossima stagione ci impegneremo per suonare all'estero. Anche oltre confine hanno bisogno degli STP.

Come vi regolate per affrontare i problemi organizzativi? La vostra etichetta (ammonia) in che modo interviene?

Ammonia e la nostra agenzia, la Bloom, ci danno una mano in molte direzioni, anche se il grosso del lavoro è autogestito dalla band... DIY rules! Un grosso passo in avanti l'abbiamo fatto quando Ammonia ha firmato il contratto di distribuzione con Self: provo sempre una certa emozione quando trovo un mio disco negli scaffali dei negozi, intendo quelli dove ci va anche la gente "normale", non solo i fanatici del punk rock.

Che tipo di contatti avete con altri gruppi, con persone inserite nel campo musicale? E' necessario per voi un collegamento tra i gruppi, perche'?

I nostri contatti sono legati all'ambiente punk rock: le amicizie nascono sul campo, generalmente in seguito a mutui aiuti. È bello quando ci si riesce a coordinare con i fratelli di altre città e regioni, riuscendo a organizzare tour più o meno importanti. Ovviamente, ovunque vanno gli STP, arrivano i demo e i dischi di tutti i nostri fratelli, che supportiamo incondizionatamente. Spero che anche gli altri facciano lo stesso con Thee STP!

L'elettronica con le sue applicazioni musicali, cosa cambia nel modo di fare musica, di pensarla e di viverla?

A me non sembra che l'elettronica sia una cosa così sorprendentemente nuova: tra i miei gruppi preferiti ci sono i Can, i Neu, i Roxy Music, i Devo, i primi Ultravox... gruppi che facevano già trent'anni fa ampio uso di elettronica, di supporto a musica intensa, vitale e urgente. La tecnologia non è di per sé cattiva, anche per dei rocker come noi, basta saperla sfruttare intelligentemente...

Ok, ultima domanda, parlateci del vostro futuro, ho saputo che avete appena firmato per un'etichetta americana, raccontateci come e' andata

la cosa è andata nel modo più semplice possibile: a John della Devil Doll è arrivato il demo del nostro ultimo disco e gli è piaciuto molto. Un po' titubante per il fatto che eravamo italiani, ha voluto prima "testare il mercato", proponendo un paio di pezzi in un volume della serie "Rock'n'roll au go-go"; Kerrang! e altre riviste hanno risposto in maniera positiva alla nostra musica, superando le ultime resistenze dell'etichetta. Il disco, che si intitolerà "Supersinners", uscirà prima della fine dell'anno e conterrà, oltre a "Sin, temptation & pain", anche il nostro primo album "The Super Sound" più qualche bonus track dal vivo. Non è comunque prevista l'importazione in Italia.

Grazie per il supporto dato alla causa dello Speed Glam, punk rock'n'roll with a glittering edge!

http://surf.to/theestp

 


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