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RECENSIONI:

	Afterhours: Hai paura del buio? (Mescal/Polygram, 97)
	Questo disco e’ un capolavoro, ed oltre a me, lo dicono le piu’ importanti riviste del settore e la critica. La personalita’ ambigua del leader Manuel Agnelli, si rispecchia nel cd, rifiutando di sottostare in qualsiasi tipo di schema, miscelando diversi generi in modo magistrale. Andiamo dalla violenza (sia nei testi che nella musica) di Lasciami leccare l’adrenalina e Sui giovani d’oggi ci scatarro su, alle ballate Voglio una pelle splendida e Pelle, caratterizzate da quello che poi diventera’ il sound tipico degli Afterhours. Sfioriamo il grunge dei Nirvana in canzoni come Male di miele, e il lo-fi con 1.9.9.6. e la sperimentale Senza finestra. Manuel Agnelli, oltre ad essere un musicista completo, ultimamente si sta dilettando (con ottimi risultati) anche come produttore, collaborando con parecchi artisti, tra cui Cristina Dona’ e i Pitch. Concludendo, con questo disco, aperto alla ricerca di nuove sonorita’, la scena rock italiana e’ pronta per competere realmente con i giganti d’oltreoceano.