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RECENSIONI:

Muppez: Fino in fondo (Loudblast Records, 01)


Un fruscio di vinile. Un pezzo hardcore cantanto in italiano.
La puntina salta. Parte il vero pezzo, che, dopo una breve intro in levare, cantate anch'essa in italiano, attacca la batteria...ed e' fatta.
Sin dal primo ascolto, i Muppez colpiscono per il perfetto mix tra tutte le componenti della band, la voce, la selta di usare l'italiano, i suoni di 
batteria, il basso la chitarra, ecc...
I ragazzi devono essere veramente affiatati, almeno musicalmente sembra cosi. Testi incazzati, urlati, cantati in italiano, di sicuro impatto, 
vanno subito al dunque senza girarci troppo intorno.
La palma di miglior pezzo del cd, e non solo, spetta senza dubbio alla poesia animalista "Lager del 2000". Il pezzo e' descrive magistralmente un macello, sia nei testi (quasi recitati) che nella musica.
Le strofe uniscono molte parole in un vortice, pur tenendo un fare vagamente teatrale, hanno il pregio di farti immaginare, anzi quasi vedere 
come in un film, quello che la voce racconta...fino a giungere al ritornello, un concentrato di violenza pura, non ci sono parole...o meglio, 
lascio a loro la parola: "Rabbia e dolore per ogni vita che muore, mentre l'uomo per bene se ne va che sorride, non resisto e gli sputo in faccia queste parole...entra nel recinto e siediti per terra, tu lo fai con me adesso mangia la mia merda, guardami negli occhi e poi strappami il cuore, che tanto io non vivo, non provo dolore..."
Questo e' veramente un bel disco, fateci un pensiero, la giusta colonna sonora per la lettura dell'antologia di racconti "Gioventu cannibale".
www.loudblast.com


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