Sommario 

12 Riferimenti personali - Esercizi

Bibliografia :

Larson, Mildred L., with Ellis W. Deibler and Matjorie Crofts, Meaning-Based translation Workbook. Biblical Exercises, Lanham - New York - Oxford : The Summer Institute of Linguistics and University Press of America; 1998 : pp. 65-77.

Larson, Mildred L.,  Meaning-Based Translation. A Guide to Cross-Language Equivalence, Lanham-New York-Oxford: University Press of America; 1997: pp. 131-142.

Beekman, John - Callow, John,  Translating the Word of God, Grand Rapids (Mi): Zondervan; 1974 : cap. 7, sez. 8.

12.1 Sistemi pronominali
12.2 Inclusione ed esclusione
12.3 Sensi secondari di pronomi
12.4 Tradurre i pronomi
12.5 Usi figurati dei pronomi
12.6 Riferirai alle persone con il loro ruolo

 

12.1 Identificare i referenti pronominali

Talvolta nella traduzione è necessario sostituire il referente al posto del pronome o di un'altra generica parola nominale. Qual è il referente delle parole in corsivo in ognuna delle frasi seguenti? Confrontare il contesto.

Esempio: VUL Acts 13:25 cum impleret autem Iohannes cursum suum dicebat: quem me arbitramini esse?  Non sum ego [ille] ... sed ecce venit post me cuius non sum dignus calciamenta pedum solvere

Lett. : non sono io [quello]

BFC Acts 13:25 Au moment où Jean arrivait à la fin de son activité, il disait: ‹Qui pensez-vous que je suis? Je ne suis pas celui que vous attendez... 

 

1. VUL Mark 6:29 quo audito discipuli eius venerunt et tulerunt corpus eius et posuerunt illud in monumento

2. VUL Mark 16:19 et Dominus quidem postquam locutus est eis ...

3. VUL Acts 3:7 et adprehensa ei manu dextera [ille] adlevavit eum et protinus consolidatae sunt bases eius ...

4. VUL Romans 11:7 quid ergo quod quaerebat Israhel hoc non est consecutus electio autem [illud]consecuta est ceteri vero excaecati sunt

5. VUL Romans 11:11 dico ergo numquid sic [illi] offenderunt ut caderent absit sed illorum delicto salus gentibus ut illos aemulentur

6. LND 1 Corinthians 3:19 Infatti la sapienza di questo mondo è follia presso Dio, poiché sta scritto: "Egli è colui che prende i savi nella loro astuzia"

7. VUL Jude 1:10 hii autem quaecumque quidem ignorant blasphemant ...

 

12.2 Inclusivo / Esclusivo

In molte lingue, ci sono due gruppi di pronomi personali di prima persona, uno che include le persone cui si parla e uno che le esclude.

Per i pronomi di prima persona ricorrenti nelle seguenti frasi, usereste la forma "noi" inclusiva o esclusiva? 

Esempio: VUL Luke 7:4 at illi cum venissent ad Iesum rogabant eum sollicite dicentes ei quia dignus est ut hoc illi praestes 5 diligit enim gentem nostram et synagogam ipse aedificavit nobis

Risposta: In "gentem nostram", la forma deve essere inclusiva, perché Gesù fa parte come i giudei che parlano dello stesso popolo, mentre in "aedificavit nobis", la forma deve essere esclusiva perché Gesù non fa parte degli abitanti della città che frequenta quella sinagoga.

 

1. Lc 9,49

2. Lc 11,4

3. Lc 24,20

4. Gv 4,20

5. Gv 18,31

6. At 2,32

7. 1Ts 1,3

8. Tt 1,3

9. Tt 3,5

10. Gen 19,2

12. Gen 19,13

13. Gen 19,32

14. Gen 29,26

15. Gen 31,14

 

12.3 Distinzioni pronominali di numero

In molte lingue si fa distinzione solo tra singolare e plurale. In altre si ha una forma diversa se ci si riferisce a due persone (duale) o a tre (triale).

Nelle seguenti frasi, indicare se si tratta di due o più persone.

Esempio: IEP Acts 7:26 Il giorno seguente comparve in mezzo a loro mentre litigavano e cercava di riconciliarli e di rappacificarli dicendo: "Uomini, siete fratelli: perché vi fate torto l' un l' altro?".

Risposta: si tratta di un duale

 

1. At 8,17

2. At 9,39

3. At 13,3

 

12.4 Pronomi onorifici

Nelle lingue europee il pronome di terza persona singolare non pone grandi problemi di uso o di traduzione. Ma nella lingua Balinese le cose stanno diversamente, poiché sihanno almeno quattro forme diverse a seconda della considerazine che si attribuisce alla persona riferita:  

ida,     per una una persona molto importante
dane   per una persona importante
ipun    per una persona poco importante di cui si parla in modo formale
ia       
per una persona poco importante di cui si parla in modo familiare

dane si usa anche che per le persone ipun o ia ma che per il loro ruolo, per la loro età o per la loro opera hanno il diritto ad un maggior rispetto, come si usa anche per le persone di cui si sta tentando di guadagnarsi i favori.

 

In questa traduzione, ad esempio, nei vangeli in riferimento agli apostoli si usano i termini ipun  e ia, mentre nel libro degli Atti in riferimento a Pietro e a Giovanni siusa il termine dane.

 

Una simile distinzione di forme onorifiche era presente in un certo grado anche in sardo. Si veda ad esempio la forma "Sa mretzei" quando si parlava con una persona importante. Cf Ditzionàriu  di Puddu: = bois (nâdu cun rispetu pro unu mannu, un'àtera pessone manna).

Si tratterebbe di un argomento da esaminare e da approfondire. Si faccia attenzione, in ogni caso, se nelle frasi seguenti il sardo potrebbe usare qualche forma onorifica.

 

1. Mt 2,7-8 7 Allora Erode chiamò segretamente i Magi e chiese ad essi informazioni sul tempo esatto dell' apparizione della stella; 8 quindi [egli] li inviò a Betlemm

2. Mt 2,14

3. Mc 1,42

4. Mc 3,1-5

5. Mc 12,1-2

6. Mc 14,11

7. Mc 16,9-10

8. Lc 4,10

9. Gv 19,6

10. At 9,19-20

 

12.5 Uso della prima persona plurale per la prima persona singolare

In alcune lingue e in certe situazioni, chi scrive usa la forma della prima persona plurale anche se si riferisce a sé stesso al singolare. Si tratta del cosiddetto "noi di autore" o "noi regale". Ma in alcune lingue un tale uso potrebbe porare ad equivoci. Per esempio, in 1Gv 1,4 "noi scriviamo a voi" potrebbe far pensare a tutto un gruppo che scrive.

Nei seguenti contesti, si esamini se il plurale è usato in modo letterale o per una persona singola. In questo ultimo caso, modificatelo alla forma corretta del pronome.

NB. Come stanno le cose in sardo da questo punto di vista? Domanda in attesa di risposta. Dedicarci magari una pregunta.

1. Mt 9,14

2. Gv 16,30

3. At 20,7

4. At 24,4

5. 2Cor 8,1

6. 2Cor 10,11

7. Eb 2,5

8. Eb 5,11

9. Eb  8,1

10. Eb 9,5

 

12.6 Uso della prima persona singolare in senso generico 

In alcune lingue l'uso della prima persona singolare può in certe situazioni essere inteso in senso generale come riferita a una qualsiasi persona, come quando Paolo afferma "tutto io posso in Cristo...".  In altre situazioni linguistiche invece può succedere che un simile pronome di prima persona singolare possa essere inteso come riferito soltanto al soggetto che lo pronuncia.

Così nella lingua Aguateco del Guatemale, la frase di 1Cor 13,12 sarà espressa non al singolare "io" ma al plurale "noi": Adesso conosco/conosciamo in parte, ma allora conoscerò/conosceremo perfettamente, come perfettamente sono conosciuto/saremo conosciuti.

Esaminare se nelle seguenti frasi, il pronome singolare si riferisce a Paolo soltanto, oppure se è usato in senso generale.

1. 1Cor 10,29

2. 1Cor 11,23

3. 1Cor 13,1

4. 1Cor 14,6

5. 1Cor 14,14

 

12.7 Uso della terza persona al posto della prima o della seconda

In alcuni passaggi un nome o un pronome di terza persona è usato in riferimento a sé stesso da parte di chi parla. Così in Gv 3,13 "Nessuno è salito al cielo se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell' uomo, che è in cielo", i pronomi e il nome "Figlio dell'uomo" si riferiscono a Gesù che sta parlando. In alcune lingue potrebbe essere necessario usare il pronome di prima persona singolare.

In altri casi, un pronome di terza persona si riferisce in realtà a una seconda persona. Nell'indirizzo della 1Tm , "A Timoteo", significa in realtà "A te, Timoteo... ".

In ognuna delle frasi seguenti, esaminare a chi realmente si riferiscono i pronomi, e modificare la frase in modo da fare uso dei pronomi non in senso esteso ma letterale.  

Esempio:  IEP John 5:26 Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere la vita in se stesso;

Risposta: ... così ha dato anche a me, suo Figlio, di avere la vita in me stesso.

 

Esempio: IEP John 1:51 Poi soggiunse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e discendere sul Figlio dell' uomo».

Risposta: .. scendere dove sono io, colui che è nato divenendo uomo.

 

1. Lc 1,45

2. Gv 5,28

3. Gv 10,36

4. Gv 17,2

5. Gv 20,4

6. Gv 20,10

7. Rm 1,7

8. 3Gv 1

9. Gd 1

10. Ap 18,4-5

 

12.8 Uso di una seconda o terza persona al posto di una prima persona plurale

In alcune lingue l'uso della seconda e terza persona esclude la prima. Così, una traduzione letterale di Rm 3,24: 

"23 Tutti infatti peccarono e sono privi della gloria di Dio, 24 e vengono giustificati gratuitamente per suo favore, mediante la redenzione che si trova per mezzo di Gesù Cristo", implicherebbe che chi scrive è escluso dalla salvezza. Essa dovrà perciò tradursi al plurale della prima persona. Così IEP Colossians 3:1 Se dunque siete risorti col Cristo, cercate le cose di lassù dove è il Cristo, assiso alla destra di Dio...

Nelle seguenti frasi, esprimete i pronomi in modo tale che chi parla o scrive non venga escluso.

 

1. Mt 10,1

2. Rom 1,16

3. 1Cor 3,16

4. 1Cor 6,11

5. Ef 2,1

6. Col 2,20

 

12.9 Pronomi generali 

Mentre alcune lingue usano "ognuno, ciascuno, chiunque", al singolare, altre lingue usano obbligatoriamente il plurale per indicare che ci si riferisce veramente a tutti. Così il comandamento "ama il tuo prossimo come te stesso", in alcune lingue dovrà essere tradotto al plurale : "ama i tuoi prossimi" per indicare che non ci si riferisce soltanto a uno dei vicini.

NB. In sardo, si dirà "stima/ama is aterus..." meglio che "ama/stima s'ateru...", e certo sarà da evitare "ama su prossimu...", visto che "prossimu" significa "incinto".

Riscrivere le seguenti frasi, modificando al plurale i pronomi o i termini generici al singolare, e adattando il resto della frase alla nuova espressione.

 

1. Ef 4,32

2. Gv 3,16

3. At 2,3

4. Lc 6,30

5. Rom 13,10

 

12.10 Ripasso

Identificare come a) b) c) d) l'uso dei pronomi o delle frasi pronominali in ognuna delle seguenti frasi:

a) uso di prima plurale per prima singolare

b) uso di prima singolare in senso generico

c) uso di terza persona per prima persona

d) senso letterale

 

1. Gv 3,14-15

2. Gv 9,27

3. Gv 9,37

4. Gv 10,36

5. 1Cor 13,2

6. 2Cor 1,5

7. 2Cor 1,13

8. 2Cor 10,11

 

12.11 Ripasso 

Nelle frasi seguenti modificare alla forma plurale ogni pronome singolare o frase nominale che sia usata in senso generico o indefinito. Modificare anche ogni nome astratto in una frase verbale, e le frasi negative in positive, quando opportuno.

Esempio : IEP 1Gv 2,15 "se uno ama il mondo, in lui non c' è l' amore del Padre."

Risposta: Tutti quelli che amano il mondo non amano davvero il padre.

 

1. Gv 6,35

2. Gv 6,37

3. Gv 12,25

4. Gv 12,48

5. Gv 14,23

6. 1Cor 4,1

7. 1Cor 7,4

8. 1Gv 4,8

 

12.13 Oggettivizzazione

In ognuna delle frasi seguenti, le parole evidenziate, e che sono in forma astratta, sono usate come se si riferissero a un oggetto piuttosto che a un EVENTO o a un ATTRIBUTO. Riscrivete i passaggi eliminando l'oggettivizzazione.

 

Esmepio: EP Luke 1:12 Al vederlo Zaccaria fu sconvolto e preso da timore.

Risposta:  Zaccaria ebbe paura

 

1. Mc 5,34 

2. Lc 1,79

3. At 2,43

4. Rom 5,5

5. Rom 13,10

6. Fil 1,9

7. Gc 1,20

8. 1Gv 1,4

 

12.14 Personificazione

La personificazione implica il trattamento di un qualche concetto astratto o di qualcosa di non umano come se fosse una persona. Non tutte le lingue permettono questo uso in un genere letterario storico.

Identificare e Eliminare la personificazione nelle seguenti frasi.

 

Esempio: IEP 1 Corinthians 15:55 Dov' è, o morte, la tua vittoria? Dov' è, o morte, il tuo pungiglione?

Risposta: Niente porterà la morte al popolo, il popolo non morirà più.

 

1. Mt 2,6

2. Lc 13,34

3. Rom 11,11

4. Rom 13,11

5. 1Gv 4,18

 

12.15 Personificazione e Apostrofe

L'apostrofe è un sottotipo della personificazione, in cui ci si rivolge a una cosa o un concetto astratto in modo diretto.

Nei passaggi seguenti identificare le cose o i concetti che mostrano l'uso di questa figura discorsiva , e indicate se si tratta di Personificazione o di apostrofe.

Is 13,8

Is 14,12

 

1. Gb 27,20

2. Sal 77,16

3. Is 23,1

4. Is 24,17

5. Is 29,1

6. Ger 47,6

7. Rom 10,6

8. Gc 1,15

 

12.16 Modifica di Personificazioni e Apostrofi

Riscrivere le frasi della sezione precedente 12.15, eliminando le figure di personificazione e di apostrofe.

 

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Pagina aggiornata il 02-06-01
a cura di Antonio Pinna