©Vita Nostra 2001, anno 41, n. 31, domenica 29 luglio 2001, p. 6
© Vangelo di Luca 2001. Traduzione in sardo campidanese, variante del
Sarcidano isilese,
di Antioco e Paolo Ghiani. Consulenza esegetica di Antonio Pinna.
Proposta di traduzione di Paolo Ghiani con osservazioni di Antonio Pinna e di
Antioco Ghiani.
1) Luca 12,13-21
13 E unu de mesu de sa genti dd'at nau: "Su maistu, naraddi a fradi miu,
a pratziri cun mimi s'eredidadi".
14 Ma issu dd'at nau: "O cudd'omini, chini m'at postu a giugi de is pratzimentas
de bosatrus?"
15 E ddis at nau: "Castiaisì e stresiainci de dònnia agudìtzia,
ca fintzas e chi unu est in s'abbundantzia sa vida sua non est totu in is benis
chi tenit".
16 Tandus ddis at nau unu contu: "Is terras de un'omini arricu iant donau
una bona incungia.
17 E issu arrexonàt intra sèi e naràt: Ita ap'a fai ca
non tengiu innui arregolliri su frutu miu?
18 E at nau: Ap'a fai aici, nd'ap'a isciusciai is magasinus mius e nd'ap'a fabbricai
prus mannus e innì ap'a arregolliri totu su trigu e is benis mius.
19 E ap'a nai a s'anima mia: anima mia, tenis benis medas arrimaus po medas
annus; ibasiatì, papa, bufa e gosatindi!
20 Ma Deus dd'at nau: Locu, notesta e totu t'ant a pediri a torrai s'anima tua.
E totu su chi as aprontau de chini at a essiri?
21 Aici est po chini amuntonat prendas po issu e totu e non si fait arricu ananti
de Deus".
2) Per riscoprire insieme l'unum necessarium
Convegno del Clero in ottobre
Primo passo in vista di un dialogo allargato ai laici
Interessa sicuramente anche tutti i cristiani della diocesi sapere che nei
primi due giorni e mezzo del prossimo Convegno del Clero i sacerdoti e i diaconi
arborensi si aggiorneranno e rifletteranno sulla Bibbia e sul suo uso nella
pastorale, a partire dalla omelia domenicale. Non si tratterà di discutere
anzitutto sulle lamentele o sulle speranze dei fedeli circa le prediche dei
loro preti, anche se sarà bene tenerle presenti. Non si tratterà
nemmeno di suggerire prontuari che favoriscono luoghi comuni e applicazioni
generiche, anche se sarà bene tener conto che i "sussidi" non
soltanto sono utili, ma sono anche necessari.
I testi guida delle riflessioni sulla Bibbia saranno due. Il primo e il più
importante, sarà il Documento "L'interpretazione della Bibbia
nella Chiesa", pubblicato dalla Pontificia Commissione Biblica nel
1993, e il secondo sarà la Nota Pastorale "La Bibbia nella vita
della Chiesa", pubblicata dai vescovi italiani nel 1995. Ai testi del
Concilio Plenario Sardo si dedicherà il resto del Convegno, ma
intanto (come potrà constatare chi consulta la Concordanza disponibile
sul sito www.sufueddu.org ) è possibile vedere che essi parlano dell'Omelia
ben otto volte.
Ne riportiamo qui il n. 95, dedicato alla Domenica, nella parte che riguarda
la sua caratteristica di "giorno della missione" (par. 2c, p. 183):
"la domenica deve essere il "giorno della missione ", a partire
dal quale ogni cristiano accoglie l'invito alla missionarietà della testimonianza
e dell'annuncio del Vangelo nel mondo. Ciò impegna a una verifica di
come la parola di Dio viene proclamata specialmente nell'omelia e a una verifica
sulla effettiva crescita, nel popolo di Dio, della conoscenza e dell'amore per
la Sacra Scrittura. Giovanni Paolo II riconosce come "molto lodevoli quelle
iniziative con cui le comunità parrocchiali, attraverso il coinvolgimento
di quanti partecipano all ' Eucaristia - sacerdote, ministri e fedeli - preparano
la liturgia domenicale già nel corso della settimana, riflettendo in
anticipo sulla Parola di Dio che sarà proclamata " (cf Giov.
Paolo II "Dies Domini", n. 40)".
A partire da questi testi, sembrerebbe di poter concludere che il primo sussidio
per preparare bene un'omelia sarebbe proprio un incontro previo del sacerdote
con almeno un gruppo di suoi fedeli. Sarebbe dunque legittima la domanda: Perché
allora un convegno diocesano di aggiornamento su questo problema non si potrebbe
fare insieme, sacerdoti e laici?
La domanda è stata presa in considerazione anche dall'Arcivescovo, Mons.
Tiddia, che non ha escluso durante il prossimo anno qualche incontro di questo
tipo. Nel mentre, tuttavia, egli ha preso quest'anno una interessante decisione,
decidendo di affidare la preparazione del Convegno non a un relatore esterno,
ma allo stesso Consiglio Presbiterale con la collaborazione più stretta
e operativa di alcuni sacerdoti.
L'orientamento perciò appare duplice. Per quanto riguarda i contenuti,
esso è quello di partire dalla realtà quotidiana della nostra
diocesi e delle nostre parrocchie, restando aderenti alle sue esigenze ma trovando
nel medesimo tempo proprio in esse lo stimolo per un aggiornamento e un'apertura
alla realtà universale della Parola del Signore. Le comunicazioni
del mattino saranno così dedicate all'aggiornamento sui testi
indicati e sul vangelo di Matteo, dal quale saranno tratti i vangeli
domenicali e festivi dell'anno prossimo. I gruppi di studio serali sarano
parallelamente dedicati ai vangeli delle domeniche di Avvento e alle letture
veterotestamentarie delle domeniche di quaresima e della veglia pasquale.
De sussidi sono in corso di preparazioner sia per l'ascolto sia per la discussione.
Per quanto riguarda il metodo, esso richiede una disponibilità
all'ascolto reciproco, del vescovo e dei sacerdoti tra loro e tra sacerdoti
e laici. Il giornale settimanale Vita Nostra, alla ripresa delle pubblicazioni,
dopo il prossimo periodo di "ferire" estive, offrirà tutta
la sua collaborazione a quanti, tra i sacerdoti e i laici, vorranno far sentire
la lorto voce su questi argomenti del Convegno.
Antonio Pinna
3) Articolo della serie "L'economia alternativa del sabato"
La banca del tempo. Alcune scelte personali possibili - di Nicola Della
Ventura