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Il rapporto di lavoro

Le novità introdotte dalla riforma sul pubblico impiego, con le modifiche e le integrazioni apportate dai decreti legislativi attuativi della legge 59/97 (d.lgs.396/97 , d.lgs.80/98 e d.lgs387/98 ) intervenuti a modificare il d.lgs.29/93 , riguardano anche le modalità di accesso al pubblico impiego.
I principali riferimenti normativi, che disciplinano le modalità di accesso nella p.a. trovano fondamento innanzitutto nell'art.97 della Costituzione Italiana che sancisce l'obbligo di accedere agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni, salvo casi stabiliti dalla legge, mediante concorso.
A questo si aggiungono le disposizioni normative introdotte di recente dai suindicati decreti che prevedono:

il rispetto del principio di parità e pari opportunita' tra uomini e donne, così come stabilito dall'art.7 del d.lgs.29/93;
le procedure selettive e per chiamata numerica o nominativa;
la facoltà, per le amministrazioni, al fine di conferire una maggiore agilità alle procedure selettive per l'assunzione, di avvalersi di forme contrattuali flessibili che devono essere idonee ad accertare la professionalità dei candidati, l'mparzialità e la pubblicità delle selezioni;
nuove procedure di reclutamento da effettuarsi attraverso la programmazione triennale, deliberata dal Consiglio dei Ministri, ai sensi dell'art.39 della L.449/97 (collegato alla legge finanziaria per il 1998);
l'integrazione della disciplina del lavoro pubblico con quella del lavoro privato e la conseguente estensione al lavoro pubblico delle disposizioni del codice civile e delle leggi sui rapporti di lavoro privato nell'impresa,
la conoscenza di almeno una lingua straniera e l'accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse a decorrere dal 1 gennaio 2000.

Altre importanti novità riguardano i dirigenti. Oggi, con le modifiche apportate al d.lgs.29/93, l'accesso alla qualifica di dirigente di ruolo nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo e negli enti pubblici non economici avviene esclusivamente a seguito di concorso per esami.
Sono ammessi al concorso:

i dipendenti di ruolo delle p.a., con laurea e 5 anni di servizio;
i dipendenti reclutati attraverso corso-concorso con almeno 4 anni di servizio;
dirigenti di enti e strutture pubbliche, con laurea e almeno 2 anni di funzioni dirigenziali
dipendenti con incarichi dirigenziali o equiparati in p.a. per un periodo di almeno 5 anni;
soggetti con laurea, diploma di specializzazione, dottorato di ricerca, o altro titolo post-universitario;
dirigenti di strutture private con laurea e almeno 5 anni di funzioni dirigenziali.

Importante, inoltre, è l'art.3 co.6 e 7 della L.127/97 che ha previsto l'abolizione dei limiti di età per partecipare ai concorsi, salvo deroghe dettate da regolamenti delle singole amministrazioni, connesse alla natura del servizio o ad oggettive necessità dell'amministrazione. Tuttavia, qualora 2 o più candidati conseguano, a conclusione delle prove concorsuali, pari punteggio è preferito il candidato più giovane.

Il dipartimento della Funzione Pubblica ha provveduto, inoltre, ad emanare una circolare in applicazione dell'articolo 20 della legge quadro per l'assistenza ai portatori di handicap candidati ai concorsi pubblici.