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ABBECEDARIO

 

PROGRESSIONE

ECONOMICO-PROFESSIONALE

VERTICALE ED ORIZZONTALE

 

 

            Con il precedente ordinamento professionale (D.P.R. 347/81) eravamo abituati a categorie divise per numeri, la cui unica speranza di progressione era di tipo verticale, ovvero con passaggi dalla 3 alla 4, dalla 4 alla 5, dalla 5 alla 6, e via fino all’8 – 9 qualifica funzionale, tutti attraverso, naturalmente,  pubblici concorsi.

            Questo, che dir si voglia, costituiva un appiattimento delle “speranze” dei lavoratori, e spesso causa di lamentele del tipo: “Sono venti anni che stò al quinto livello !”

            Il nuovo ordinamento professionale, come vedremo, ha creato quattro categorie, o fasce, (alle quali ha dato nome secondo l’ordine alfabetico crescente: A,B,C,D,) al cui interno ha inserito varie “fasi” economiche, tanto da avere così due tipi di progressione: orizzontale se all’interno della stessa fascia (p.es.: daC1 a C2 a C3 a C4; oppure da B1a B2 a B3….), verticale se da una fascia all’altra (dalla A alla B, dalla B alla C, dalla C alla D).

Sicché sarà possibile, per un dipendente che non riesca ad accedere alla fascia superiore, di poter avere comunque una progressione professionale.

 

 

 

PROGRESSIONE VERTICALE

 

 

OBBLIGHI:

 

La disciplina per la progressione verticale impone l’obbligo di:

-         rispettare i limiti imposti dall’art. 36 d.lvo. 29/93, e succ.mod.ni;

-         osservare i requisiti professionali indicati nelle declaratorie di categoria di cui all'allegato "A" al CCNL;

-         verificare la disponibilità di posizioni dotazionali vacanti non destinate all'accesso dall'esterno;

-         ascrivere la progressione verticale alla categoria immediatamente inferiore rispetto a quella da conseguire ed alla medesima categoria per la copertura dei posti vacanti afferenti a particolari profili professionali delle categorie "B" e "D".

-         limitare la selezione interna  a quegli enti che non siano strutturalmente deficitari, che vi sia una professionalità acquisita esclusivamente all’interno dell’ente;

 

 

REQUISITI DI ACCESSO:

 (declaratorie di categoria di cui all'allegato A)

 

1)  CATEGORIA “A” 

 

    (accesso dall’esterno)

-     TITOLI DI STUDIO:

            A) licenza della scuola media dell'obbligo;

 

2)    CATEGORIA "B"

 

    (accesso dall’esterno)

-     TITOLI DI STUDIO:

A)    licenza della scuola media dell'obbligo;

 

   (accesso dall’interno)

-     Corso di formazione specialistico di durata predeterminata inerente le funzioni da assumere.

-     PERIODO DI ANZIANITÀ NELLA CATEGORIA DI PROVENIENZA (“A”);

 

  (sistema selettivo)

-     Prova pratica e colloquio sulle cognizioni specialistiche acquisite e la loro pratica traduzione nell'ambito operativo di assolvimento funzionale;

 

 

 

 

 

 

!  accesso alla posizione infracategoriale B3 

 

    (accesso dall’interno)

-     TITOLI DI STUDIO:

A)    corsi di formazione specialistica e licenza della scuola media dell'obbligo;

-     PERIODO DI ANZIANITÀ NELLA MEDESIMA CATEGORIA (“B”);    

 

 

3)   CATEGORIA "C":

 

    (accesso dall’esterno)

-     TITOLI DI STUDIO:

A)    diploma di scuola media superiore;

 

   (accesso dall’interno)

-     TITOLI DI STUDIO:

A)    immediatamente inferiore al diploma di scuola media superiore (p.es.: licenza media inferiore);

B)     in caso di mancanza del titolo immediatamente inferiore, corso di formazione mono-specialistico di durata predeterminata (riguardante le funzioni da assumere).

-     PERIODO DI ANZIANITÀ NELLA CATEGORIA DI PROVENIENZA (“B”);

 

   (sistema selettivo)

-     prova pratica e colloquio inerenti le specifiche attribuzioni da svolgere, secondo il profilo professionale da ricoprire;

 

 

        4)   CATEGORIA "D":

         

        (accesso dall’esterno)

-     TITOLI DI STUDIO:

A)    diploma di laurea breve;

B)    diploma di laurea ed eventuale abilitazione (per l’eventuale accesso alla posizione infracategoriale D3;

 

(accesso dall’interno)

-     TITOLI DI STUDIO:

A)     immediatamente inferiore a quello richiesto per l’accesso dall’esterno;

B)     in caso di mancanza del titolo immediatamente inferiore, corso di formazione pluri-specialistico di durata predeterminata (riguardante le funzioni da assumere).

-     PERIODO DI ANZIANITÀ NELLA CATEGORIA DI PROVENIENZA (“C”).

 

            (sistema selettivo)

-       prova pratica e colloquio inerenti le specifiche attribuzioni da svolgere, secondo il profilo professionale da ricoprire;

!  accesso alla posizione infracategoriale D3 

    (accesso dall’interno)

-     TITOLI DI STUDIO:

A)    corso di formazione pluri-specialistico di durata predeterminata (riguardante le funzioni da assumere).

-     PERIODO DI ANZIANITÀ NELLA MEDESIMA CATEGORIA (“D”).

 

Sistema selettivo delle posizioni infracategoriali B3 e D3

    L’art. 4 comma 1 del CCNL prevede la possibilità di attivare procedure analoghe a quelle predisposte per la progressione verticale tra categorie.        

 

 

METODICA VALUTATIVA:

E’ chiaro che assumerà moltissima importanza, nella trattativa, oltre che i tempi e le metodologie didattiche dei corsi di formazione, variabili secondo il tipo di qualifica, anche la determinazione del periodo di anzianità.

Ecco ad esempio perché l’anzianità deve essere essenzialmente legata alla categoria (o fascia: B,C) e non alla posizione economica (B1,B2,C1, C2).

Ad esempio, viene fatta l’ipotesi che per la progressione verticale dalla categoria “B” alla “C” vi debba essere una anzianità legata alla posizione economica acquisita. Questo significa che una posizione B1 potrebbe essere individuata con un’anzianità di 36 mesi, una B2 30 mesi e così scendendo fino alla posizione B6, con una anzianità di 6 mesi.

    Ecco dunque il possibile errore di valutazione:

    La posizione B2, come vedremo, si acquisisce solo tramite progressione orizzontale anche in base all’esperienza acquisita (cioè l’anzianità). Questo significa che al B2 potrebbe “passarvi” un lavoratore che sia già stato per mesi 40 al B1, ma che invece si trovi solo da 20 mesi al B2.

    Il fatto assurdo è che se l’amministrazione pubblicasse, esattamente in quel momento, un bando per il passaggio dal “B” al “C”, il B2 che se fosse rimasto B1 avrebbe avuto i requisiti, “promosso” anche perché (presumibilmente) “più bravo” degli altri B1, rischierebbe di non poter partecipare al concorso per la “C”, mentre quei B1, “bocciati” e proprio per questo motivo, potrebbero andare in “C”.

L’anzianità dovrebbe essere considerata proprio in base all’anzianità nella categoria di provenienza e non legata invece alla posizione economica, mentre poi le eventuali riduzioni al massimo di anzianità possono esistere ed aumentare man mano che aumenta la posizione economica.

Quindi un B1 per poter partecipare alla selezione interna per il passaggio alla categoria “C”, dovrà possedere almeno 36 mesi nella categoria B, un B2 per poter partecipare alla selezione interna per il passaggio alla categoria “C”, dovrà possedere almeno 30 mesi nella categoria B, ecc.

 

 

PROGRESSIONE ORIZZONTALE

 

 

 

CATEGORIA "A"

 

Sono impiegati gli elementi di valutazione sviluppati per la progressione interna riguardante alla prima e seconda posizione economica successiva ai trattamenti tabellari iniziali delle categorie "B" e "C", naturalmente semplificati

 

 

CATEGORIE "B" E "C"

 


B1   

B3                  Trattamento Tabellare Iniziale di categoria e di posizione infracategoriale

C1

 

 

 

 


B2   

B4                                    Seconda Posizione Economica

C2

                         

-         esperienza acquisita (anzianità);

-         risultati conseguiti

-         prestazioni rese con maggior grado di arricchimento professionale conseguito a seguito di interventi formativi e d'aggiornamento;

-       impegno profuso

-       qualità della prestazione individuale resa

 

 

 


B3   

B5                                          Terza Posizione Economica

C3

                         

-         risultati conseguiti

-         prestazioni rese con maggior grado di arricchimento professionale conseguito a seguito di interventi formativi e d'aggiornamento;

-       impegno profuso

-       qualità della prestazione individuale resa

 

 

B4   

B6                                      Ultima Posizione Economica

C4                       Sono impiegati gli elementi valutativi di cui alla categoria "D"

 

       

 

 

 

CATEGORIA "D"

 

 

D1

            Trattamento Tabellare Iniziale di categoria e di posizione  infracategoriale

D3

 

 

D4: Prima Posizione Economica Successiva         

D5: Seconda ed Ultima Posizione Economica

 

 

 

Elementi valutativi:

 

-         Diverso grado di impegno accordato e di qualità delle prestazioni rese, con specifico riguardo ai rapporti con l'utenza; 

-         all’impegno profuso; 

-         alla qualità  della prestazione individuale resa;

-         ai risultati conseguiti;

-         al grado di coinvolgimento nei processi;

-         alla capacità di adattamento ai mutamenti organizzativi;

-         alla partecipazione effettiva alle esigenze di flessibilità;

-         alla capacità d'iniziativa personale;

-         prestazioni rese con maggior grado di arricchimento professionale, acquisito anche a seguito di interventi formativi e di aggiornamento;

-         Capacità d'iniziativa personale;

-         Capacità di proporre soluzioni innovative o migliorative della organizzazione del lavoro;

 

 

 

 

 


                 Fonti: art. 5;  artt. 12, comma 3;  13, comma 1; del CCNL