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Altre informazioni sono fornite dalla moglie dello scrittore Fanny van de Grift in una prefazione a Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (disponibile anche in italiano in appendice alla traduzione del capolavoro di Robert Louis Stevenson pubblicata nei Grandi Libri Garzanti. « In quel periodo molti altri amici presero l'abitudine di passare un paio d'ore in casa nostra la sera. C'erano Henry James, John Sargent, la signora De Mattos, il signor Sully, Walter Lemon, la signorina Taylors, la signorina Ferrier e Robert Alar Stevenson. Quelle
serate di conversazioni interessanti, acute e brillanti, furono tra le
esperienze più piacevoli della vita di mio marito; quando il dottore
gliele proibì in quanto troppo eccitanti, lui accettò di tornare
alla "terra del copriletto" dove suonava il suo zufolo da un
penny; e quando anche questo gli venne vietato, si mise a risolvere i
problemi di scacchi che trovavamo su un giornale. La rilettura
che Crepax fa del capolavoro di Robert Louis Stevenson è
filologicamente rigorosa. Guido Crepax non inventa nulla, non carica
nulla, non deforma nulla. Ma alla versione del romanzo in immagini e
parole concentrate intervalla le proprie meditazioni oniriche su Lo
strano caso in questione. Anche Crepax si lascia influenzare dagli
Gnomi come Robert Louis Stevenson. I sogni elaborati con il loro
concorso ci propongono alcuni scenari dell'epoca vittoriana e quanto
poteva essere dietro gli scenari. Crepax, come sempre, arrischia la
sua cultura e la sua sensibilità: in una parola, si compromette. Gli
anni passano anche per lui, ma il padre dell'inquieta Valentina non è
ancora stanco di peccare contro il bigottismo. Ricordate che Robert
Louis Stevenson bruciò la prima versione del suo capolavoro,
ritenendola indecente? Ebbene Crepax pare aver voluto disegnare anche
quelle pagine andate distrutte nel fuoco.
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