Progetto di Ricerca su:
Progetto promosso e finanziato dalla Fondazione Italiana per il Volontariato
1. Motivazione dell'Indagine
A venti anni dalla legge di riforma dell'assistenza psichiatrica, ispirata dal movimento basagliano che l'aveva applicata soprattutto nelle esperienze-laboratorio di Gorizia e Trieste, il
settore della salute mentale si interroga sui progressi fatti e sulla effettiva possibilità di realizzare ovunque servizi territoriali aperti alla presa in carico globale e continuativa,
integrati in un sistema di risposte ad organizzazione dipartimentale e orientati ad una forte sinergia con il contesto sociale aggregando le risorse aggiunte della società civile e
promuovendo percorsi depsichiatrizzanti.
Due fenomeni sono oggi indicativi di una mobilitazione della società civile in tal senso:
la capacità di proposta e di collaborazione con i servizi di salute mentale da parte delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni dei famigliari dei malati, queste ultime divenute in molti casi interlocutori privilegiati della politica psichiatrica dei dipartimenti di salute mentale
la possibilità di avviare non pochi malati psichici verso un percorso di riabilitazione-inserimento nella vita normale attraverso le cooperative sociali di produzione-lavoro e la collocazione in residenze non terapeutiche, ovvero in abitazioni non diverse da quelle dei cittadini ed in prossimità con questi.
E' sul primo fenomeno che questo progetto intende soffermarsi, ovvero sul ruolo ed il peso che l'associazionismo ha oggi nello scenario della psichiatria riformata.
2. Obiettivi dell'Indagine
Gli obiettivi conoscitivi della ricerca sono sostanzialmente quattro:
Descrivere il mondo dell'associazionismo nelle sue dimensioni e componenti
Analizzare le esperienze più significative per definire percorsi e fasi di sviluppo del fenomeno associazionistico nel campo della salute mentale e rilevare il contributo specifico ed i fattori di successo di questa azione così come i problemi e le prospettive di sviluppo
Descrivere il funzionamento dell'associzionismo, la sua attività, le sue risorse, i risultati conseguiti, il rapporto con il pubblico, la capacità di proposta e di partecipazione alla definizione di obiettivi della sanità pubblica, il ruolo specifico e strategico.
3. Metodologia dell'Indagine
La ricerca si avvale di un articolato disegno che si sviluppa in due fasi consequenziali. In ciascuna di esse sono previste procedure, strumenti e modalità di rilevazione; si procederà pertanto nel seguente ordine:
interpellare le banche dati esistenti al riguardo, a cominciare da quella della nostra Fondazione, per rilevare denominazioni e dati relativi alle organizzazioni di volontariato inpegnate nel campo. Si interpelleranno a riguardo tutte le fonti esistenti
analizzare la letteratura specialistica e scientifica reperibile riguardo gli ultimi 5 anni.
Oltre a predisporre un bibliografia essenziale sul tema si analizzerà il contenuto specifico di tale materiale
realizzare un'analisi statistica secondaria dei dati esistenti in Banca Dati-FIVOL al fine di descrivere le caratteristiche del volontariato nel campo della salute mentale e di identificare le organizzazioni maggiormente dotate di requisiti di qualità, su cui poi andare a condurre una rilevazione ad hoc
predisposizione degli strumenti di rilevazione per l'esame di alcune esperienze pilota, rappresentative di diversi contesti territoriali, di aree diversamente attrezzate per servizi pubblici e privati esistenti, nonchè di attività svolta dalle organizzazioni di volontariato (advocacy, servizio integrato con il pubblico, servizio non integrato, servizio per nuovi tipi di utenza, servizio gestito da soggetto non profit ex-volontariato)
predisposizione di due strumenti di rilevazione; il primo per l'indagine sulla totalità delle associazioni di volontariato o dei familiari, il secondo per l'indagine sulla totalità dei Dipartimenti di Salute Mentale.
La rilevazione è in corso e l'intero progetto troverà attuazione entro il 2000