Progettare un Convegno
"Una modalità di costruzione e
pubblicizzazione del lavoro in rete"

La capacità prima che il volontariato deve assumere è quella di saper lavorare con l’ esterno; vale a dire lavorare in sinergia con il territorio e con le sue strutture per coglierne le esigenze, offrire prospettive, servizi ed informazioni concrete, socializzare esperienze e saperi, anticipare temi ed iniziative senza perdere di vista l’obiettivo di creare, alimentare o ricreare il legame sociale tra le persone.
Da questo punto di vista la visibilità del volontariato, quale soggetto sociale tra soggetti, comporta uno sforzo costante di trasparenza e relazioni con le altre forze del territorio in un gioco di moltiplicazione degli interlocutori e di scambio delle idee.
La scena pubblica oggi è abitata da culture differenti e questa moltiplicazione degli interlocutori richiede un allargamento dell’ informazione e della comunicazione utile non più solo verso l’esterno, ma all’ interno stesso del volontariato. Mettere in rete l’iniziativa ed il lavoro del volontariato, e tra gruppi di volontariato , nelle diverse situazioni significa pertanto agire sì su una constante conoscenza delle problematiche sociali, ma anche promuovere cultura e fattività.
Tra le modalità di lavoro, considerando questa duplice esigenza di proporsi quale soggetto attivo ed in relazione con la realtà circostante, vi è l’impegno di condividere progetti e sapere con le altre forze del territorio promuovendo momenti pubblici di incontro, confronto e decisione.
Muoversi verso l’esterno, soprattutto considerando che si agisce nel settore del non profit e più in generale tra soggetti che mettono la loro azione al servizio degli altri (grantmaking), comporta anche l’ adozione di un codice di comportamento, che assicuri la chiarezza di intenti, quindi:
a) definire le politiche di base e gli obiettivi da seguire;
b) definire l’ organo preposto alla realizzazione e revisione delle politiche e degli obiettivi;
c) definire le procedure per eventuali richieste di aiuti finanziari;
d) chiarezza della comunicazione verso il pubblico ed i destinatari degli interventi sia nei rapporti diretti che nei rapporti relativi all’ informazione pubblica;
e) attenzione ai mutamenti delle condizioni sociali;
f) revisione periodica degli obiettivi e delle politiche;
g) stabilire legami forti tra realtà del volontariato attraverso reti di informazioni e forme di cooperazione.

Il problema della pubblicizzazione, dell’ informazione e della comunicazione verso l’esterno emerge come fondamentale nell'economia generale dell’attività del volontariato. Le finalità di questo impegno sono chiare: si tratta di valorizzare e far crescere un patrimonio di esperienza particolarmente attento alle aree del disagio sociale, di elaborare contenuti capaci di motivare scelte tecniche e culturali, di individuare le competenze necessarie e gli interlocutori sociali, di formare ed aggiornare.

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