Lavorare con il Territorio
"Il lavoro di rete"

Una delle cose fondamentali che il volontariato deve acquisire è la capacità di lavoro con l’ esterno, naturalmente ciò presuppone la comprensione dell’ importanza che tale azione assume sia per lo sviluppo del gruppo che per la riuscita dell’ intervento messo in atto per i destinatari.
Oltre ad un atteggiamento di fondo di apertura all’ esterno è importante anche avere degli elementi di conoscenza di quali siano le possibilità di lavoro e scambio con gli altri.
Iniziamo in queste pagine e nei promossi numeri, a presentare alcune delle possibilità, le più utilizzate forse ma non sempre le più conosciute nei loro aspetti tecnici: le convenzioni ed il lavoro con il territorio che chiameremo lavoro di rete o lavoro di comunità.
Differenza fondamentale tra le due modalità il fatto che mentre una è codificata e presuppone accordi precisi e chiari (le convenzioni presuppongono un accordo scritto disciplinato da leggi), la seconda (il lavoro con il territorio) presuppone invece una grossa capacità di dialogo e di creazione di relazioni, ma è qualcosa di meno codificato.
In alcuni casi la convenzione è un punto di arrivo rispetto al lavoro con gli Enti pubblici del territorio, ma non sempre nella realtà presuppone il lavoro di creazione di una rete.
Come si diceva all’ inizio, queste sono due delle possibilità che il volontariato ha e che deve conoscere, accanto a queste il lavoro con gli altri ha altri strumenti: i protocolli d’intesa, i coordinamenti tra associazioni, la partecipazione a consulte o a gruppi progetto su singoli problemi.
Il concetto fondamentale che lega tutte possibilità è che il volontariato non può più lavorare in modo totalmente autonomo, se vuole assolvere alle funzioni di promozione, di stimolo, di presenza attiva che si è dato: deve lavorare con altri, con altre associazioni (creando dei coordinamenti) nel momento in cui ha bisogno di essere maggiormente rappresentativo a livello pubblico, creando occasioni di lavoro comune con le altre forze della comunità nel momento in cui si rende conto che la soluzione dei problemi delle persone a cui si rivolge ha bisogno di interventi integrati, nella stipula di precisi accordi nel momento in cui gestisce attività necessarie alla comunità e che altri non riuscirebbero a gestire, consapevoli che un accordo che presuppone il pagamento di alcuni servizi (spesso poco più di un rimborso spese) è un modo per sopravvivere come associazione per porsi come entità da non sottovalutare rispetto all'intervento, nella consapevolezza inoltre di poter offrire un servizio che abbia anche una valenza di umanità ed eticità rispetto alle persone a cui si rivolge.

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