L’ARTE CAROLINGIA

 

 

L’ arte Carolingia nasce alla corte di Carlo Magno e del figlio Carlo il Calvo nel secolo IX e X.

Egli con il sostegno della Chiesa cerca di recuperare i modelli d3ell’arte classica.

Dopo vari anni di rappresentazione statica viene reintrodotta la figura umana.

Questo processo fu chiamato “Renovatio” ovvero rinascita.

Nei centri culturali vennero diffusi i codici miniati.

Un posto di rilievo è assunto dall’oreficeria per l’uso di materiali preziosi che servivano ad ornare copertine di Codici importanti con la tecnica a rilievo (balzo).

 

 

LA CAPPELLA PALATINA

 

 

Questa Cappella è stata voluta da Carlo Magno per rinnovare la fedeltà ai valori classici.

L’edificio riprende l’architettura romana con origini bizantine. Ha pianta ottogonale con due ordini di gallerie sospesi sul vano centrale. Splendide incisioni a mosaico alleggeriscono la volta.

 

 

L’ARTE FIGURATIVA A ROMA

 

 

Con Gregorio Magno divenuto papa nel 590, l’arte figurativa diventa parte fondamentale nei primi secoli cristiani, egli comprese l’insegnamento delle dottrine religiose e non essendo in grado di leggere testi sacri, definì la “Biblia Pomperum” come  la “bibbia dei poveri”.

Roma assunse un ruolo importante nello sviluppo dell’arte figurativa.

Tra il V e il VII secolo, vengono realizzati dei cicli musivi; inoltre i prelati orientali insegnavano l’arte bizantina negli scriptoria dei monasteri.

Fu scoperta la tecnica del Mosaico per decorare le pareti delle chiese. Le immagini decoravano le parti delle chiese assumendo un carattere simbolico-celebrativo o investivano le pareti della navata, che assumevano la funzione narrativa.

La luce diffusa dava la sensazione di un’entità spirituale.

 

 

 

 

                                                                                            SUSANNA PAMPALONI

                                                                                                         II     B