Trasimeno

 

 

Castiglione del Lago – Lago Trasimeno

 

Il Lago Trasimeno è situato nell’ Umbria, a Nord-Est, esso confina a Nord-Est  ed a Est con la Toscana ed con un piccolo tratto del Nord, a Ovest confina con le Marche e per finire a Sud e Sud-Est con il Lazio.

Il Lago è costellato e circondato da isole.

Il capoluogo è Perugia .

ASPETTO FISICO : Lago

 Il Lago Trasimeno è il lago dell’Italia centrale, di forma circolare, ha una superficie di Kmq. 128 ed una circonferenza di Km. 45, è per estensione il maggiore dell’Italia peninsulare e quarto in assoluto dell’intero paese. E’ situato in Umbria a 256 metri e detto lago di Perugia. Di origine tettonica, ha natura laminare con profondità massima di 6 metri ed è letto uniforme e quasi completamente inerbato. E’ alimentato da alcuni torrenti, da fossi e da canali artificiali e possiede un solo emissario, anch’esso artificiale, realizzato alla fine dell’ottocento per combattere le esondazioni ricorrenti. Al suo interno emergono tre isole: la Maggiore, la Minore  e la Polvese,

collegate ai principali centri rivieraschi dalle navi dell'Azienda Perugina di Mobilità.

Poche sono le notizie pervenuteci sull’isola Minore, la meno estesa delle tre che sorgono dal lago. Chiamata fino ai primi del novecento "isoletta", oggi fa parte amministrativamente del comune di Passignano, è di proprietà privata ed è disabitata.

Isola Maggiore. Posta nel territorio del Comune di Tuoro, da dove si parte con il traghetto per la visita, è l'unica abitata. Conserva ancora oggi il caratteristico aspetto del villaggio quattrocentesco creato dai pescatori; forse è anche per questo che ogni anno è meta di migliaia di visitatori alla ricerca di luoghi naturali ed incontaminati.

Nel 1213 vi si recò in eremitaggio per la Quaresima S. Francesco di Assisi; è possibile vedere la Cappella che ricorda lo sbarco, dopo la traversata del Lago Trasimeno in tempesta e lo scoglio dove si soffermò a pregare. Il merletto di Isola (o Pizzo d'Irlanda), lavorazione artigianale pregiatissima insegnata da una maestra irlandese fatta venire apposta sull'Isola dalla marchesa Elena Guglielmi nel 1904, è insieme alla pesca e al turismo la base dell'economia delle quaranta famiglie che vi abitano. I reperti sono dimostrati dalle rovine di castelli situate nel Lago e nelle isole vicine.

Isola Polvese. Sorge nel comune di Castiglione del Lago ed è la più estesa delle tre,  è proprietà della Provincia di Perugia ed è destinata a parco pubblico. Abitata da una numerosa comunità fino alla fine degli anni cinquanta, oggi è disabitata. Conserva interessanti memorie storiche, come il Monastero di S. Secondo, la Chiesa di S. Giuliano e un castello del XIV secolo. Una bella Villa di recente costruzione, la Foresteria ed altri edifici di servizio, ospitano oggi attività scientifiche didattiche e ricreative. Tra le ultime più interessanti realizzazioni, è da segnalare il Giardino delle Piante Acquatiche, recupero architettonico e funzionale realizzato dalla Provincia di Perugia nel 1995, della piscina progettata nel 1959/60 dall’architetto romano Pietro Porcinai. Con la riambientazione di una vecchia cava di arenaria abbandonata, venne allora realizzata una piscina interamente scavata nella roccia e attorniata da vasche dette "ninfei" con un ricco campionario di vegetazione acquatica, oggi meravigliosamente recuperata e visitabile accompagnati dal personale del Parco scientifico-didattico dell’isola. E' stato recentemente ristrutturato il Castello, anche in funzione di un futuro utilizzo a fini didattico-culturali (teatro, spettacoli, ecc.). Vi siete mai chiesti quante gradazioni di verde esistono in natura? Centinaia. Nell'area del Trasimeno le trovate tutte.

Ma ci sono anche tutti gli altri colori, anch'essi in tutte le gradazioni.

È un miracolo del clima. Una festa dei colori naturali che spaziano dal giallo tenue della primula a quello acceso del giglio acquatico, dal rosso vivace del frutto del corniolo a quello aranciato del lilium bulbiferum.

All’interno del parco sono presenti altre due entità autonome:

Il Parco scientifico didattico di Isola Polvese sotto la cura della Provincia di Perugia.

L’Oasi naturalistica “la Valle” a cura di LEGAMBIENTE.

Gli estesi e tipici canneti e le acque aperte del lago costituiscono un ecosistema molto interessante per il ripopolamento faunistico di molte specie di uccelli tra cui le folaghe, gli aironi bianchi e rossi,  ed i bellissimi falchi pescatori.

FLORA:

Le risorse agricole sono costituite da superficie territoriale adatta a prati, pascoli e boschi zone costiere destinate a canneti.

Sono presenti vaste zone  coltivate con piante di olive ed altre destinate a frumento, mais,orzo,avena e patate.

In particolare ricordiamo la fagiolina che è un seme piccolo e bianco come un chicco di riso. Per questo si chiama anche risina. Coltivata da sempre sui terreni attorno al lago e diffusa fino agli anni cinquanta, in seguito  la fagiolina del Trasimeno è quasi scomparsa: non sono più di tre i coltivatori rimasti. Colpa di una coltivazione lunga, faticosa ed ancora tutta manuale: dalla semina alla raccolta fino alla battitura. La maturazione è scalare, i fagioli devono essere raccolti ogni giorno per un paio di settimane. Le piantine si sistemano nell’aia, si fanno essiccare e si battono con forche e bastoni. Poi, con i vagli si separano i semi e si insaccano. Per difendere la fagiolina dagli attacchi  del torchio (il suo peggiore nemico), le tecniche di conservazione sono diverse.

Anche l’olio come il vino è prodotto sulle dolci colline che abbracciano per i tre quarti le sponde  del lago, e sono colline verdeggianti di olivi, da duemila anni e più. Come in gran parte dell’Umbria, ma qui c’è una varietà di olive altrove quasi inesistente, la Dolce Agocia, che con la Moraiolo e due cultivar più comuni, Leccino e Frantoio, entra nella composizione dell’extravergine.

L’olio ha colore dal verde al giallo dorato, odore fruttato medio-leggero, sapore fruttato con la media o la leggera sensazione di amaro e piccante. Un bell’oliveto tradizionale si trova nell’isola Polvese, nel cuore del parco esteso su 40 ettari e coltivato secondo i principi dell’agricoltura biologica, è di proprietà della Provincia di Perugia, come il frantoio dove si spremono a freddo le olive, raccolte a mano.

FAUNA :

Il Lago è alimentato da una ricca qualità di pesce pregiato :  pesce caratteristico è la lasca  ( molto apprezzato dai turisti ). Anguille, lucci, carpe, tinche, scardole, persici-sole.

Nel lago Trasimeno ci sono due tipi di anguilla: la meno pregiata (localmente detta “boccona”) si cattura in primavera; la più rinomata, invece, la cosiddetta “paretica”, si pesca in autunno (da settembre ad novembre) nel suo ultimo anno di vita, quando tenta di scappare per raggiungere il mare dei Sargassi, riprodursi e morire. I pescatori della zona escono in barca tutte le mattine – tempo permettendo – e la catturano con il “tofo”, una rete conica. Pescano anche lucci, carpe, tinche e così via.

La sponda del Lago è frequentata da uccelli acquatici e di passo.

Vi fanno sosta quasi tutte le specie di anatre selvatiche, dal germano reale alla marzaiola. Con grande facilità è possibile vedere famigliole di cormorani scivolare tranquillamente sull'acqua, mentre il nibbio bruno sta in agguato e dal mezzo dei canneti salta fuori il pendolino, con la sua livrea di colori tenui ed eleganti, o il bassettino, con il suo bellissimo piumaggio rosso cannella e grigio azzurro.

Facilmente è possibile vedere anche molti altri uccelli, dall'airone cenerino allo svasso, al martin pescatore (detto dagli abitanti "uccellin bel verde").

Con un po' di fortuna è possibile scorgere il tuffo spettacolare del falco pescatore e conservarne per

sempre il ricordo.

ATTIVITA’ ECONOMICA :

Il lago è circondato da una fascia pianeggiante e da un anello di dolci colline, dove boschi si alternano ai campi di girasole e di mais, ai vigneti e alle distese di olivi. L'economia della zona è, infatti, prevalentemente agricola e si sposa con una grande vocazione artigianale degli abitanti da cui scaturiscono i famosi merletti dell'Isola Maggiore, la ceramica, gli oggetti in rame e quelli in ferro battuto.

Esso produce ed esporta i prodotti tipici della regione  che sono : barbabietola da zucchero, lino, tabacco, uva, olive, tartufi, canapa.

In questo contesto socioeconomico, la vita scorre tranquilla, in equilibrio tra natura e modernità.

La zona, difatti, è fornita di tutti i servizi sociali di un paese sviluppato, mentre la popolazione mantiene una precisa consapevolezza del proprio patrimonio storico-culturale, che gli ha permesso di impedire ogni tentativo di degrado ambientale. Rimane cioè nella gente del Trasimeno una parte di quel forte senso estetico che contraddistinse gli Etruschi, che furono fra i primi abitanti del luogo.

Inoltre la principale risorsa è il turismo italiano ed estero.

TURISMO :

Le attrazioni più interessanti per un turista sono :le tre isole più famose, i castelli medievali trasformati in ristoranti e agriturismo, le chiese ristrutturate con all’interno affreschi dell’epoca,       ( tutti dedicati hai santi ).

Alcune informazioni per il turista:

Castiglione del Lago è una cittadina costruita su un promontorio di roccia calcarea sulle sponde orientali del Lago Trasimeno. I primi ad occupare quest’area furono probabilmente gli etruschi, come sembrano suggerire i resti delle tombe venuti alla luce nella zona. Dopo l’occupazione romana il borgo appartenne di volta in volta al marchese di toscana, all’abbazia di S. Germano di Campoleone, a Perugina, al Ducato della famiglia della Corgna fino al 1643, nuovamente al granduca di Toscana e nel XVIII secolo allo Stato Pontificio. All’interno dell’abitato sono in ottimo stato di conservazione la cerchia di mura medioevali oltre che al Palazzo del Comune e al Palazzo Ducale dei Della Corgna. Quest’ultimo, probabilmente un rifacimento di una struttura preesistente ad opera del Vignola o dell’Alessi, ospita affreschi a tema mitologico di Giovanni Antonio Pandolci e del fiorentino Salvio Salvini. L’edificio di maggiore fascino di tutto il borgo è, però senza dubbio, il castello che cinto da una possente struttura muraria con quattro torri e un alto maschio rappresenta uno dei più alti esempi di arte militare in Umbria.

Tuoro sul Trasimeno  sorge la dove si svolse la battaglia del Trasimeno tra l’esercito di Roma e quello cartaginese guidato da Annibale. La fondazione del paese è però di epoca più recente, infatti, le prime testimonianze del borgo possono essere individuate solo nel XIV secolo. Nei dintorni è interessante visitare Castel Ranieri, appartenuto alla famiglia dei Montemelino, da dove si può godere di una bella vista del lago ed anche la Pieve di confine, eretta agli inizi del XII secolo e posta solo a qualche chilometro dall’abitato..

Magione è un borgo che comincia ad essere menzionato a partire dal 1075, deriva dal Castello dei Cavalieri di Malta, detto appunto Magione. Oggi l’edificio sorge all’interno dell’abitato , ed è caratterizzato da una pianta quadrata con torrioni circolari e un cortile sul quale per tre lati si affacciano logge sovrapposte in tre ordini. La struttura attuale è tuttavia frutto di un ampliamento del castello preesistente che incorporò anche un’antica abbazia benedettina del XII secolo che si suppone fosse stata sede dell’ordine dei Templari. Dopo la visita alla Parrocchiale  e alla chiesa della Madonna delle Grazie del 1209 è bene concedersi una escursione fino agli antichi borghi medioevali di Montecolognola, da dove si gode di una vista magnifica sul Trasimeno, e di Monte Melino; dove sarà possibile visitare il castello e le opere conservate nella chiesa parrocchiale.

ASPETTO STORICO: Gli Etruschi furono superati dai Romani, che costruirono il primo emissario,

riadattato da Braccio da Montone nel 1420, e cioè nel secolo di maggiore splendore dell'Umbria e della Toscana, quando buona parte delle vicende storiche che hanno segnato la zona del Trasimeno erano già avvenute: dalle battaglie tra Longobardi e Bizantini, agli scontri armati tra Siena e Perugia.

Nel XIII secolo, alcuni maestri vetrai provenienti da Venezia attratti dalla ricchezza di legname e d'acqua necessari all'arte vetraria, avevano trasformato Piegaro in un notevole centro della lavorazione del vetro, mentre la costruzione di diversi importanti edifici richiamava, a Città della Pieve soprattutto, maestranze senesi e orvietane.

Nel Quattrocento alcuni centri intorno al lago erano già molto noti e vantavano una vita economica e culturale di primo piano, dalla quale sorgevano gli ingegni artistici di Masolino da Panicale e Pietro Vannucci di Città della Pieve, detto "il Perugino".

A quest'ultimo si devono le opere d'arte più pregevoli presenti nell'area del Trasimeno, che sono anche una importante testimonianza storico-paesaggistica in esse è cioè riconoscibile lo stesso scenario naturale che è possibile ammirare oggi seguendo la strada che dalla città natale dell'artista porta a Panicale, passando per Paciano: un paesaggio di dolci colline che si apre da un lato sulla distesa d'acque del lago e dall'altra sulla Valdichiana, una scenario fra i più particolari dell'Italia centro meridionale, giunto fino a noi quasi miracolosamente. Nel 1777 infatti, per ovviare ai continui straripamenti e ai casi di malaria, qualcuno avanzò l'idea di prosciugare il lago. Questa assurda ipotesi andò tanto avanti che nel 1865 il governo era pronto ad accoglierla.

Fu solo grazie all'accanita opposizione degli abitanti e di un gruppo di intellettuali che il lago si salvò.

Da allora il Trasimeno è detto anche "il lago salvato". 

La natura del Lago è avvenuta  con un canale sotterraneo costruito dai romani e più volte ristrutturato.

L’impoverimento dell’apporto idrico allo scopo di utilizzarne le risorse e l’evaporazioni cui il livello dell’acqua è sempre stato soggetto , data la natura del lago.

Sul Lago Trasimeno nel 217 a. C., nella piccola pianura delle rive settentrionali posta ad occidente di Passignano, avvenne il famoso scontro tra i Cartaginesi guidati da Annibale e i Romani guidati dal console Flaminio.

Il capitano cartaginese con mossa astuta e audace, tese un agguato all’esercito romano, il quale inferiore di numero e di posizione sfavorevole, colto di sorpresa, subì una dura sconfitta : dei 24.000 uomini Flaminio 15.000 caddero morti , feriti e prigionieri , mentre Annibale perdette 1.500 dei suoi 40.000 soldati.

La sconfitta ebbe gravissime conseguenze morali e materiali su Roma.

LA LEGGENDA: Narra la leggenda che la ninfa del lago Agilla, follemente innamorata del bellissimo principe Trasimeno, lo sedusse trascinandolo nelle sue acque che ebbero così il suo nome. Un’altra versione , forse “più storica”, racconta che mentre l’etrusco Amno, figlio di Fauno, spadroneggiava sul lago, il principe etrusco Tirreno, proveniente dal monte Amato, occupò alcune zone circostanti; per sedare le dispute riguardanti i confini, nate fra le due popolazioni, fu combinato il matrimonio fra Trasimeno, figlio di Tirreno, e Argilla, figlia di Amno, che portò in dote il Lago a cui fu attribuito il nome dello sposo.

Nel corso della storia il Lago Trasimeno ha avuto anche altri nomi: Clitonio, argillino, Plestino, lago di Perugia, lago di Castiglione.

TRADIZIONI E CURIOSITA’ :

Per tradizione il Lago Trasimeno è un lago circondato da Isole e queste isole per essere raggiunte è necessario prendere come mezzo di trasporto il “traghetto”.

Per tradizioni e curiosità, si deve parlare delle tre isole e quella che meglio conosco ( perché l’ho visitata) è l’Isola Maggiore, Tuoro sul Trasimeno.

L’isola Maggiore è famosa per i suoi famosi Pizzi e Merletti fatti a mano a Punto Irlanda.

Tutt’oggi visitando l’isola si trovano varie signore che lavorano ad uncinetto con questo tipo di Punto.

Nell’antichità, praticavano la pesca dei Tori, che veniva fatta dai capo famiglia.

Prima della pesca era usanza fare la “Rinfrescatura delle navi”, cioè raccogliere piante particolari e fasciare le navi dove c’era bisogno.

Sull’isola è stato fatto un percorso tra campi coltivati di olivi e di castelli medievali.

Il percorso è chiamato “Percorso culturale di Isola Maggiore”.

In questo percorso ripido in mezzo alla vegetazione, ho visitato due chiese : la chiesa di San Salvatore e la chiesa di San Michelangelo; alla fine del percorso ho visitato il museo dei Pizzi e Merletti.

Anche il Vino tipico dei Colli del Trasimeno, è un vino che ha una tradizione nel passato e che tutt’oggi è stata riscoperta. Negli ultimi anni non solo è cresciuto il numero di aziende che producono vini dalle colline intorno al lago, ma l’attenzione verso la produzione di qualità è diventata primaria e molti sono stati i passi avanti fatti anche grazie a un attivo Consorzio di Tutela della Doc Colli del Trasimeno ed al Comune  di Castiglione del lago.

RICETTE REGIONALI: Le ricette locali a base di fagiolina sono semplicissime: quella essiccata si mangia lessa con un po’ di olio extravergine di oliva oppure si salta in padella con un soffritto di cipolla e rigatino aggiunti di pomodoro, mentre quella fresca (il cornetto) si passa in un tegame con pomodoro e aglio. Non necessita di riposo in acqua prima della cottura purché questa avvenga a fuoco lentissimo.

Il pesce d’acqua dolce è protagonista di molti piatti storici del Trasimeno. Innanzitutto il Tegamaccio: un  misto di pesce (luccio, tinca, persico e anguilla) insaporito con sugo di pomodoro, cotto a fuoco lento per quattro o cinque ore in grandi contenitori di terracotta ( i tegamacci) e poi servito su fette di pane abbrustolito.

Poi il Brustico: polpa di luccio cotta alla brace sulle canne e condita semplicemente con olio extravergine e sale.

Infine gli spaghetti con le uova di luccio, questo piatto è chiamato il “caviale del Trasimeno”.

COMMENTO:

Se devo proprio dire la verità, mi è piaciuto molto visitare l’Isola Maggiore con tutte le sue bellezze naturali e antiche e l’Isola Polvese con la miriade di uccelli e la vegetazione spontanea presente.

 

 

 

 

 

                                                                                        SUSANNA PAMPALONI

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