Il Lago Trasimeno è situato nell’ Umbria,
a Nord-Est, esso confina a Nord-Est ed a
Est con
Il Lago è costellato e circondato da isole.
Il capoluogo è Perugia .
ASPETTO FISICO : Lago
Il Lago Trasimeno è il lago dell’Italia centrale, di forma
circolare, ha una superficie di Kmq. 128 ed una circonferenza di Km. 45, è per
estensione il maggiore dell’Italia peninsulare e quarto in assoluto dell’intero
paese. E’ situato in Umbria a
collegate ai principali centri
rivieraschi dalle navi dell'Azienda Perugina di Mobilità.
Poche sono le notizie pervenuteci sull’isola
Minore, la meno estesa
delle tre che sorgono dal lago. Chiamata fino ai primi del novecento
"isoletta", oggi fa parte amministrativamente
del comune di Passignano, è di proprietà privata ed è
disabitata.
Isola Maggiore. Posta nel territorio
del Comune di Tuoro, da dove si parte con il
traghetto per la visita, è l'unica abitata. Conserva ancora oggi il
caratteristico aspetto del villaggio quattrocentesco creato dai pescatori;
forse è anche per questo che ogni anno è meta di migliaia di visitatori alla ricerca di luoghi naturali ed incontaminati.
Nel 1213 vi si recò in eremitaggio per
Isola Polvese. Sorge
nel comune di Castiglione del Lago ed è la più estesa
delle tre, è
proprietà della Provincia di Perugia ed è destinata a parco pubblico. Abitata
da una numerosa comunità fino alla fine degli anni cinquanta,
oggi è disabitata. Conserva interessanti memorie storiche, come il Monastero di
S. Secondo,
Ma ci sono anche tutti gli altri colori, anch'essi in
tutte le gradazioni.
È un miracolo del clima. Una festa dei colori naturali che
spaziano dal giallo tenue della primula a quello acceso del giglio acquatico,
dal rosso vivace del frutto del corniolo a quello aranciato del lilium bulbiferum.
All’interno del parco sono presenti altre due entità
autonome:
Il Parco scientifico didattico di Isola Polvese sotto la cura della Provincia di Perugia.
L’Oasi naturalistica “
Gli estesi e tipici canneti e le acque aperte del lago
costituiscono un ecosistema molto interessante per il ripopolamento faunistico di molte specie di uccelli tra cui le folaghe,
gli aironi bianchi e rossi,
ed i bellissimi falchi pescatori.
FLORA:
Le risorse agricole sono costituite da superficie
territoriale adatta a prati, pascoli e boschi zone costiere destinate a canneti.
Sono presenti vaste zone coltivate con piante di olive ed altre
destinate a frumento, mais,orzo,avena e patate.
In particolare ricordiamo la fagiolina
che è un seme piccolo e bianco come un chicco di riso. Per questo si chiama
anche risina. Coltivata da sempre sui terreni attorno al lago e diffusa fino
agli anni cinquanta, in seguito la fagiolina
del Trasimeno è quasi scomparsa: non sono più di tre i coltivatori rimasti.
Colpa di una coltivazione lunga, faticosa ed ancora tutta manuale: dalla semina
alla raccolta fino alla battitura. La maturazione è scalare, i fagioli devono
essere raccolti ogni giorno per un paio di settimane. Le piantine si sistemano
nell’aia, si fanno essiccare e si battono con forche e bastoni. Poi, con i
vagli si separano i semi e si insaccano. Per difendere la fagiolina
dagli attacchi del
torchio (il suo peggiore nemico), le tecniche di conservazione sono diverse.
Anche l’olio come il vino è prodotto sulle dolci colline
che abbracciano per i tre quarti le sponde del lago, e sono colline verdeggianti
di olivi, da duemila anni e più. Come in gran parte dell’Umbria, ma qui c’è una
varietà di olive altrove quasi inesistente,
L’olio ha colore dal verde al giallo dorato, odore
fruttato medio-leggero, sapore fruttato con la media o la leggera sensazione di
amaro e piccante. Un bell’oliveto tradizionale si
trova nell’isola Polvese, nel cuore del parco esteso
su
FAUNA :
Il Lago è alimentato da una ricca qualità di pesce
pregiato : pesce
caratteristico è la lasca ( molto
apprezzato dai turisti ). Anguille, lucci, carpe, tinche, scardole,
persici-sole.
Nel lago Trasimeno ci sono due tipi di anguilla: la meno
pregiata (localmente detta “boccona”) si cattura in primavera;
la più rinomata, invece, la cosiddetta “paretica”, si pesca in autunno (da
settembre ad novembre) nel suo ultimo anno di vita,
quando tenta di scappare per raggiungere il mare dei Sargassi, riprodursi e
morire. I pescatori della zona escono in barca tutte
le mattine – tempo permettendo – e la catturano con il “tofo”,
una rete conica. Pescano anche lucci, carpe, tinche e così via.
La sponda del Lago è frequentata da uccelli acquatici e di
passo.
Vi fanno sosta quasi tutte le
specie di anatre selvatiche, dal germano reale alla marzaiola. Con grande
facilità è possibile vedere famigliole di cormorani scivolare tranquillamente
sull'acqua, mentre il nibbio bruno sta in agguato e dal mezzo dei canneti salta
fuori il pendolino, con la sua livrea di colori tenui ed eleganti, o il bassettino, con il suo bellissimo piumaggio rosso cannella
e grigio azzurro.
Facilmente è possibile vedere anche molti altri uccelli,
dall'airone cenerino allo svasso, al martin pescatore
(detto dagli abitanti "uccellin bel verde").
Con un po' di fortuna è possibile scorgere il tuffo
spettacolare del falco pescatore e conservarne per
sempre il ricordo.
ATTIVITA’ ECONOMICA :
Il lago è circondato da una fascia pianeggiante e da un
anello di dolci colline, dove boschi si alternano
ai campi di girasole e di mais, ai vigneti e alle distese di olivi. L'economia
della zona è, infatti, prevalentemente agricola e si sposa con una grande
vocazione artigianale degli abitanti da cui scaturiscono i famosi merletti
dell'Isola Maggiore, la ceramica, gli oggetti in rame e quelli in ferro
battuto.
Esso produce ed esporta i prodotti tipici della regione che sono :
barbabietola da zucchero, lino, tabacco, uva, olive, tartufi, canapa.
In questo contesto socioeconomico, la vita scorre
tranquilla, in equilibrio tra natura e modernità.
La zona, difatti, è fornita di tutti i servizi sociali di
un paese sviluppato, mentre la popolazione mantiene una precisa consapevolezza
del proprio patrimonio storico-culturale, che gli ha permesso di impedire ogni
tentativo di degrado ambientale. Rimane cioè nella gente del Trasimeno una
parte di quel forte senso estetico che contraddistinse gli Etruschi, che furono
fra i primi abitanti del luogo.
Inoltre la principale risorsa è il turismo italiano ed
estero.
TURISMO :
Le attrazioni più interessanti per un turista sono :le tre isole più famose, i castelli medievali trasformati
in ristoranti e agriturismo, le chiese ristrutturate con all’interno affreschi
dell’epoca, ( tutti dedicati hai
santi ).
Alcune informazioni per il turista:
Castiglione del
Lago è una cittadina costruita su un promontorio di roccia
calcarea sulle sponde orientali del Lago Trasimeno. I primi ad occupare
quest’area furono probabilmente gli etruschi, come sembrano
suggerire i resti delle tombe venuti alla luce nella zona. Dopo l’occupazione
romana il borgo appartenne di volta in volta al marchese di toscana,
all’abbazia di S. Germano di Campoleone, a Perugina,
al Ducato della famiglia della Corgna fino al 1643,
nuovamente al granduca di Toscana e nel XVIII secolo allo Stato Pontificio.
All’interno dell’abitato sono in ottimo stato di conservazione la cerchia di
mura medioevali oltre che al Palazzo del Comune e al Palazzo Ducale dei Della Corgna. Quest’ultimo,
probabilmente un rifacimento di una struttura preesistente ad
opera del Vignola o dell’Alessi,
ospita affreschi a tema mitologico di Giovanni Antonio Pandolci e del
fiorentino Salvio Salvini. L’edificio di maggiore
fascino di tutto il borgo è, però senza dubbio, il castello che cinto da una
possente struttura muraria con quattro torri e un alto maschio rappresenta uno
dei più alti esempi di arte militare in Umbria.
Tuoro sul
Trasimeno sorge la
dove si svolse la battaglia del Trasimeno tra l’esercito di Roma e quello cartaginese guidato da Annibale. La fondazione del paese è
però di epoca più recente, infatti, le prime testimonianze del borgo possono
essere individuate solo nel XIV secolo. Nei dintorni è interessante visitare Castel Ranieri, appartenuto alla famiglia dei Montemelino, da dove si può godere di una bella vista del
lago ed anche
Magione è un borgo che comincia ad
essere menzionato a partire dal 1075, deriva dal Castello dei Cavalieri di
Malta, detto appunto Magione. Oggi l’edificio sorge all’interno dell’abitato , ed è caratterizzato da una pianta quadrata con torrioni
circolari e un cortile sul quale per tre lati si affacciano logge sovrapposte
in tre ordini. La struttura attuale è tuttavia frutto di un ampliamento del
castello preesistente che incorporò anche un’antica abbazia benedettina del XII
secolo che si suppone fosse stata sede dell’ordine dei Templari. Dopo la visita
alla Parrocchiale e
alla chiesa della Madonna delle Grazie del 1209 è bene concedersi una
escursione fino agli antichi borghi medioevali di Montecolognola,
da dove si gode di una vista magnifica sul Trasimeno, e di Monte Melino; dove
sarà possibile visitare il castello e le opere conservate nella chiesa
parrocchiale.
ASPETTO STORICO: Gli Etruschi furono
superati dai Romani, che costruirono il primo emissario,
riadattato da Braccio da Montone
nel 1420, e cioè nel secolo di maggiore splendore dell'Umbria e della Toscana,
quando buona parte delle vicende storiche che hanno segnato la zona del
Trasimeno erano già avvenute: dalle battaglie tra Longobardi e Bizantini, agli
scontri armati tra Siena e Perugia.
Nel XIII secolo, alcuni maestri
vetrai provenienti da Venezia attratti dalla ricchezza di legname e d'acqua
necessari all'arte vetraria, avevano trasformato Piegaro
in un notevole centro della lavorazione del vetro, mentre la costruzione di
diversi importanti edifici richiamava, a Città della Pieve soprattutto,
maestranze senesi e orvietane.
Nel Quattrocento alcuni centri intorno
al lago erano già molto noti e vantavano una vita economica e culturale di
primo piano, dalla quale sorgevano gli ingegni artistici di Masolino
da Panicale e Pietro Vannucci
di Città della Pieve, detto "il Perugino".
A quest'ultimo si devono le opere d'arte più pregevoli
presenti nell'area del Trasimeno, che sono anche una importante
testimonianza storico-paesaggistica in esse è cioè riconoscibile lo stesso
scenario naturale che è possibile ammirare oggi seguendo la strada che dalla
città natale dell'artista porta a Panicale, passando
per Paciano: un paesaggio di dolci colline che si
apre da un lato sulla distesa d'acque del lago e dall'altra sulla Valdichiana, una scenario fra i più particolari dell'Italia
centro meridionale, giunto fino a noi quasi miracolosamente. Nel 1777 infatti, per ovviare ai continui straripamenti e ai casi di
malaria, qualcuno avanzò l'idea di prosciugare il lago. Questa assurda ipotesi
andò tanto avanti che nel 1865 il governo era pronto ad accoglierla.
Fu solo grazie all'accanita opposizione degli abitanti e
di un gruppo di intellettuali che il lago si salvò.
Da allora il Trasimeno è detto anche "il lago
salvato".
La natura del Lago è avvenuta con un canale sotterraneo costruito
dai romani e più volte ristrutturato.
L’impoverimento dell’apporto idrico allo scopo di
utilizzarne le risorse e l’evaporazioni cui il livello
dell’acqua è sempre stato soggetto , data la natura del lago.
Sul Lago Trasimeno nel
Il capitano cartaginese con
mossa astuta e audace, tese un agguato all’esercito romano, il quale inferiore
di numero e di posizione sfavorevole, colto di sorpresa, subì una dura
sconfitta : dei 24.000 uomini Flaminio 15.000 caddero
morti , feriti e prigionieri , mentre Annibale perdette 1.500 dei suoi 40.000
soldati.
La sconfitta ebbe gravissime conseguenze morali e materiali
su Roma.
Nel corso della storia il Lago Trasimeno ha avuto anche
altri nomi: Clitonio, argillino,
Plestino, lago di Perugia, lago di Castiglione.
TRADIZIONI E CURIOSITA’ :
Per tradizione il Lago Trasimeno è un lago circondato da
Isole e queste isole per essere raggiunte è necessario prendere come mezzo di
trasporto il “traghetto”.
Per tradizioni e curiosità, si deve parlare delle tre isole
e quella che meglio conosco ( perché l’ho visitata) è l’Isola Maggiore, Tuoro sul Trasimeno.
L’isola Maggiore è famosa per i suoi famosi Pizzi e
Merletti fatti a mano a Punto Irlanda.
Tutt’oggi visitando l’isola si
trovano varie signore che lavorano ad uncinetto con questo tipo di Punto.
Nell’antichità, praticavano la pesca dei Tori, che veniva fatta dai capo famiglia.
Prima della pesca era usanza fare la “Rinfrescatura
delle navi”, cioè raccogliere piante particolari e fasciare le navi dove c’era bisogno.
Sull’isola è stato fatto un percorso tra campi coltivati
di olivi e di castelli medievali.
Il percorso è chiamato “Percorso culturale di Isola
Maggiore”.
In questo percorso ripido in mezzo alla vegetazione, ho
visitato due chiese : la chiesa di San Salvatore e
la chiesa di San Michelangelo; alla fine del percorso ho visitato il
museo dei Pizzi e Merletti.
Anche il Vino tipico dei Colli del Trasimeno, è un vino
che ha una tradizione nel passato e che tutt’oggi è
stata riscoperta. Negli ultimi anni non solo è
cresciuto il numero di aziende che producono vini dalle colline intorno al
lago, ma l’attenzione verso la produzione di qualità è diventata primaria e
molti sono stati i passi avanti fatti anche grazie a un attivo Consorzio di
Tutela della Doc Colli del Trasimeno ed al
Comune di Castiglione
del lago.
RICETTE REGIONALI: Le
ricette locali a base di fagiolina sono
semplicissime: quella essiccata si mangia lessa con un po’ di olio extravergine
di oliva oppure si salta in padella con un soffritto di cipolla e rigatino
aggiunti di pomodoro, mentre quella fresca (il cornetto) si passa in un tegame
con pomodoro e aglio. Non necessita di riposo in acqua prima della
cottura purché questa avvenga a fuoco lentissimo.
Il pesce d’acqua dolce è protagonista di molti piatti
storici del Trasimeno. Innanzitutto il Tegamaccio: un misto di pesce
(luccio, tinca, persico e anguilla) insaporito con sugo di pomodoro, cotto a
fuoco lento per quattro o cinque ore in grandi contenitori di terracotta ( i tegamacci) e poi servito su fette di pane abbrustolito.
Poi il Brustico: polpa di luccio
cotta alla brace sulle canne e condita semplicemente con olio extravergine e
sale.
Infine gli spaghetti con le uova di luccio, questo piatto
è chiamato il “caviale del Trasimeno”.
COMMENTO:
Se devo proprio dire la verità, mi è piaciuto molto
visitare l’Isola Maggiore con tutte le sue bellezze naturali e antiche e
l’Isola Polvese con la miriade di uccelli e la
vegetazione spontanea presente.
SUSANNA PAMPALONI
II B