PHIDEAUX
CHUPACABRAS (2005)

U.S.A.
GENRE: ROCK
LABEL: INDEPENDENT
WEBSITE: PHIDEAUX official
REVIEWED: 2006 AUGUST 20TH
RATING: 80/100

 

"Chupacabras" esce nel 2005 a breve distanza dai due predecessori. Se non mi ero stupito, ma piuttosto esaltato di fronte al grande ecclettismo musicale palesato da Phideaux nei due dischi precedenti, in questo caso la varietà musicale era quasi obbligata, nel senso che nasce volutamente come un contenitore di brani inediti scritti anche molti anni prima e solo ora presentati dopo essere stati sottoposti ad un attento restyling.
All'interno del booklet, sempre ottimamente curato graficamente, ciascun brano è accompagnato dalla sua genesi e così scopriamo che la splendida title-track in origine durava solo 14 minuti ed era stata scritta per l'album "Fiendish" , ma all'ultimo momento accantonata per non snaturare la natura di "disco digeribile" e di facile ascolto come da intenzioni dell'autore. Il brano è stato ulteriormente allungato di sei minuti nonché ritoccato nei suoni e negli arrangiamenti ed il risultato finale toglie letteralmente il fiato; a mio parere rappresenta un ulteriore passo avanti rispetto alla già stupenda "Beyond Any Shadow Of Doubt" in termini di purezza, ispirazione ed aderenza agli stilemi dell'art-prog sinfonico. Fondamentale è stato l'apporto vocale di Valerie Gracious ma anche gli interventi al flauto, oboe e sax soprano di Chris Bleth che donano alla suite un alone di magia unico dove prog sinfonico, folk e psichedelia si mischiano a meraviglia. Se la suite potesse definire se stessa utilizzando le sue liriche, lo farebbe dicendo .."I Am Beauty …" ed io aggiungo "Pura magia" !!!!
"Party" è un brano scritto nel 1990, molto ritmato e frizzante, assai disimpegnato nel ritornello e chiaramente influenzato dal rock elettronico di quegli anni; proprio in tal senso mi ha riportato alla mente i Gene Loves Jezebel.
"Fortress Of Sand" è un collage di estratti demo di altri brani già pubblicati e per essere un copia-incolla ha un suo fascino ed una sua raffinatezza tutte particolari.
Segue la trilogia "Ruffian On The Stairs/Sunburnt/Return Of The Ruffian" anch'essa scritta ai tempi di "Ghost Story" e sempre estromessa per evitare di snaturarne lo stile. Qui infatti si sfiorano addirittura i confini del punk con riff selvaggi, duri e diretti alla stregua delle liriche, anch'esse prive di doppi sensi.
"Titan", che non avrebbe sfigurato in "Fiendish", chiude il disco con i suoi delicati arpeggi di chitarra e si conferma come una delle più belle ballate scritte da Phideaux.
Insomma, per essere un disco di ripescaggi e rivisitazioni di materiale inedito, "Chupacabras" dimostra grande omogeneità sonora ed uno standard qualitativo decisamente elevato. Consigliato.
"Chupacabras" is the third album by Phideaux. It features unreleased and cut songs written years before and never included in the previous albums. The original rough copies have been re-recorded and customized for a 2005 Phideaux release (you should not forget Phideaux has been ranging many different music styles since the beginning).
Inside of "Chupacabras" booklet you can find the genesis of each track, so you will find that the long and breathtaking title-track was originally 14 minutes long only and was written for the first album "Fiendish". Now it's 20 minutes long and enriched with additional arrangements. It's simply a wonderful track and a further step ahead in comparison with "Beyond Any Shadow Of Doubt" in terms of purity, inspiration and closeness to art-symphonic prog attitudes. Valerie Gracious' vocal performance and Chris Bleth's flute and sax give the track a deep magic. If this suite could describe itself, it would say : "..I Am Beauty …" !!
"Party" is a song from 1990, really sparkling and rhythmical, featuring an easy chorus: it reminds me something of Gene Loves Jezebel stuff.
"Fortress Of Sand" is a collage of demo versions of released tracks, followed by the trilogy "Ruffian On The Stairs/Sunburnt/Return Of The Ruffian" originally written for "Ghost Story" album. And now I know why this song never appeared there: sometimes it's really hard and almost punk-oriented both from the musical and lyrically point of view and "Ghost Story" wasn't the right place for it.
"Titan" would have been one of the brightest song featured on "Fiendish", thanks to its mellow acoustic guitar arpeggio's: it's one of my favourite Phideaux ballad.
Well, because of its nature of "unreleased stuff" cd, "Chupacabras" is sometimes a little bit dis-homogeneous but all the tracks are absolutely stunning. Recommended !!

Luca Alberici

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