TARTUFI

QUESTE SONO LE VALLI DOVE SI RACCOLGONO I TARTUFI.

TARTUFO (lat. *terrae tuber, tubero di terra, probabilmente secondo la pronuncia osca).

I tartufi crescono isolati o in piccoli gruppi e rimangono in rapporto di convivenza con l'apparato radicale di diverse piante, quali querce, pioppi, salici e noccioli. Tra i tartufi bianchi il più apprezzato è il tartufo d'Alba ( Tuber magnatum ), color ocra pallido, la sua principale area di raccolta è il Piemonte e produce tuberi che possono raggiungere dieci venti centimetri di diametro; preferisce i terreni calcareo-argillosi e matura i corpi fruttiferi in autunno-inverno.Meno pregiato ma non per questo trascurato esiste nella nostra zona il tartufo nero (Tuber melanosporum), spontaneo nei boschi radi di varie specie, come la quercia, il leccio e il faggio ; i suoi corpi fruttiferi si trovano a profondità variabile, hanno aspetto verrucoso e sono chiazzati, in superficie, di macchie rugginose, mentre la polpa è prima bianca, poi rossastra e infine bruna. Apprezzatissimi in cucina, si conservano a lungo, in sabbia o in segatura; vengono anche conservati in scatola. La coltivazione del tartufo viene effettuata in Italia allestendo le tartufaie in boschi di querce, di noccioli, di salici, di pioppi, di faggi, di castagni e di altre piante con le quali i tartufi stabiliscono rapporti di simbiosi . Per favorire lo sviluppo dei tartufi si distribuiscono sul terreno frammenti di corpi fruttiferi maturi contenenti spore o vi si sparge terra prelevata in altre tartufaie. I tartufi devono esser raccolti quando sono perfettamente maturi, altrimenti sono privi di sapore e di profumo. La raccolta si effettua dall'autunno all'inverno per il tartufo bianco e nero il quale si protrae qualche mese in più.Noi utilizziamo per la raccolta cani di razza opportunamente addestrati che,con il loro fiuto , individuano i tartufi maturi.

INTERESSI PERSONALI - HOME - IMMAGINI - RICETTE

Per qualsiasi domanda scrivetemi.
TARAUDO@FREEMAIL.IT