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Aggiornato al 11/3/2001
Linea Milano-Mortara
(In risposta all'intervento di Giovanni Forte, riguardo al raddioppio della linea Milano-Mortara, pubblichiamo la risposta dell'Assessore ai Lavori Pubblici: Adolfo Lazzaroni)

(di Adolfo Lazzaroni)
La stazione deve restare in centro. Questo è il presupposto fondamentale dal quale partire per qualsivoglia ragionamento sul raddoppio della linea ferroviaria. Perché? Perché la ferrovia, per la sua stessa natura, è uno dei pochi mezzi di trasporto alternativi all’automobile e la stazione fuori città sarebbe invece un incentivo all’utilizzo dell’auto. Ovviamente questo non è l’unico aspetto negativo della stazione all’esterno, ve ne sono molti altri: dalla perdita di tempo per raggiungerla, ai notevoli disagi per chi oggi va a prendere il treno a piedi o in bici, ecc.. In molte nazioni europee la ferrovia, proprio per la sua caratteristica di portare i passeggeri nel cuore delle città, è diventata addirittura concorrenziale all’aereo. Il TGV percorre la tratta Lione- Parigi (459 chilometri) in due sole ore. Capisco quindi perfettamente il punto di vista del sig. Forte, non voglio però addentrarmi nella sua dettagliata proposta sui sottopassi, anche se contiene spunti interessanti e in molti casi condivisibili. La posizione assunta dal nostro Consiglio Comunale è derivata dal fatto che dopo aver votato all’unanimità (nella passata amministrazione) per l’interramento, sono intervenuti nuovi fattori che ci hanno costretto ad una riflessione.
1) Un documento delle stesse FF.SS. nel quale si informa che con il raddoppio della linea i treni merci in transito saranno 100 nelle 24 ore e la gran parte in transito notturno! Immagino la felicità degli abitanti di Via Giramo.
2) Lo studio di fattibilità sull’interramento della linea ferroviaria ha fissato in 286 miliardi il costo dell’opera. Un’ingente somma di cui però dovrebbe farsi carico in gran parte il Comune poiché le FF.SS. sono disponibili ad erogare solo l’importo equivalente al costo dei sottopassi (50 Miliardi). Queste sono le due motivazioni centrali, anche se non le uniche, per le quali si è scelto di valutare la possibilità di portare la linea all’esterno, mantenendo però la stazione in centro, e collegandola con una bretella ferroviaria che sfrutta la linea esistente. Una navetta “dedicata” potrebbe raggiungere velocemente una delle due nuove ipotizzate stazioni di Ozzero (Quartiere Mirabella) o di Vermezzo. Il tempo perso con la navetta dovrebbe essere ampiamente recuperato dalla maggior velocità ottenuta con il raddoppio della linea. P.S. In questi giorni è apparsa su vari giornali la notizia che le FF.SS. hanno intenzione di tagliare fuori Milano dal traffico merci. Due linee per treni merci, passerebbero una a est e una a ovest del capoluogo lombardo. La seconda, alla quale siamo direttamente interessati, non transiterebbe più per Abbiategrasso, ma dopo il potenziamento della Mortara-Novara andrebbe ad inserirsi sulla linea del Sempione. In Comune non è giunta alcuna comunicazione, ma è evidente che un’idea del genere ci costringerebbe a ridiscutere un’altra volta il problema del raddoppio.