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Aggiornato al 11/3/2001
Ricucita la ferita tra GS e oratori
(di Francesco Russo)
ABBIATEGRASSO - Correva l'anno 1959, quando don Gianni Calchi Novati è approdato in città, come coadiutore della Parrocchia di Santa Maria Nuova. A fatica, tra i dissensi e le opposizioni del mondo cattolico, ha tentato di far fiorire un nucleo di quella nuova compagnia conosciuta con il nome di Gioventù Studentesca (GS). Un movimento nato, in quel periodo, tra le aule del liceo classico Berchet di Milano, frutto del carisma di don Giussani e del fallimento dell'Azione cattolica di "sostenere una presenza negli ambienti della scuola". Ma se nelle altre città dell'hinterland milanese la nuova proposta, pur non priva di contrasti, è stata accolta con entusiasmo per la sua capacità di catalizzare folte schiere di giovani, ad Abbiategrasso ha incontrato forti ostacoli. Nel 1968, prima che GS si sviluppasse in Comunione e liberazione, don Gianni è stato trasferito a Milano e il movimento, espulso dalla parrocchia, ha cominciato a radunarsi in un garage. Sabato sera, dopo oltre 30 anni, il sacerdote è tornato tra i suoi ragazzi, ormai diventati adulti, raccolti nella numerosa comunità abbiatense di Comunione e liberazione. E lo ha fatto nel salone dell'Oratorio San Gaetano, dove sono state imbandite lunghe tavolate per festeggiare il lieto ricongiungimento. Era dalla sua partenza che i ciellini non mettevano più piede nei locali parrocchiali. Un segno, dunque, della lenta rimarginazione della ferita che separava il mondo cattolico locale. Presente anche don Masperi, da due anni prevosto della Basilica di Santa Maria Nuova , instancabile sostenitore della coesione tra i battezzati. "Le ragioni della spaccatura - spiega Giuseppe Albetti, uno dei fondatori del gruppo locale di Cl - vanno ricercate in un duplice contrasto educativo. Gioventù Studentesca proponeva momenti di aggregazione comune tra maschi e femmine ed estendeva la propria azione formativa anche al di fuori della parrocchia, nell'ambiente in cui gli studenti vivevano. Azione cattolica, invece, era contraria alla promiscuità e al fatto che il movimento portasse i ragazzi fuori dall'orbita della parrocchia". Il pretesto della serata è stato la presentazione del nuovo libro di Massimo Camisasca, "Comunione e Liberazione, le origini" (Edizioni San Paolo). "Un'occasione per parlare della storia del movimento - ha detto don Gianni Calchi Novati - Una storia che deve essere la memoria di un avvenimento presente". L'incontro si è chiuso intonando un canto che ha accomunato diverse generazioni del movimento cattolico.