ABBIATEGRASSO
- Erano gli anni dei grandi rinnovamenti sulla linea ferroviaria Milano-Mortara,
anni in cui il vecchio locomotore a vapore lasciava il posto alla motrice
ad energia elettrica. Si tratta del periodo tra il '60 e il '64, un frammento
di storia abbiatense che i più giovani considerano preistoria, ma
che gli anziani ricordano ancora con viva memoria. A quei tempi, la città
era amministrata da una giunta di sinistra, guidata dal sindaco Carlo Gerli.
L'ex primo cittadino si è spento settimana scorsa, all'età
di 77 anni, colpito da una malattia incurabile, che lo aveva tenuto a letto
per diversi mesi. Le testimonianze lo rammentano come un uomo dal carattere
forte, determinato, leale, un quadro operaio che inizia a lavorare come
apprendista d'officina nel 1938 e, attraverso le lotte dei metallurgici
e dei braccianti, si qualifica presto come leader sindacale della CGIL.
E' così che Carlo Gerli, nel corso degli anni, diviene membro della
segreteria milanese della Federbraccianti, segretario dei chimici e membro
della segreteria della Camera del lavoro, incarico che ricopre fino al 1979.
"Si dice - racconta al telefono Giancarlo Riboni, consigliere comunale
del PDS - che Cofferati fosse stato un suo discepolo. Gerli ha sicuramente
inciso nella sua formazione sindacale". Gerli lavora nell'ufficio problemi
del lavoro della federazione milanese del PCI, viene eletto sindaco ad Abbiategrasso
dal 1960 al 1964 e consigliere regionale per due legislature dopo il 1979.
"Un ottimo sindaco - spiega l'abbiatense Renzo Da Col, Assessore all'Igiene
durante l'amministrazione Gerli -. Era molto bravo ad intrattenere la folla,
pur essendo di estrazione popolare, senza titoli di studio. Ricordo che
in quei tempi contava molto l'onestà: guai se qualcuno avesse avuto
dubbi sulla correttezza".
"La vita di Carlo è una delle grandi storie politiche che hanno
lasciato un segno presso chi lo ha conosciuto e da lui ha imparato, nei
risultati concreti delle lotte di cui egli è stato promotore e protagonista,
e di cui oggi abbiamo un gran bisogno. Una passione politica incrollabile
e un grande amore per la sua gente, oltre che per la sua compagna Lorisa,
cui va tutto il nostro affetto". Così lo hanno ricordato i membri
della segreteria nazionale di Rifondazione comunista, dalle righe del giornale
di partito.
Le esequie sono state celebrate, secondo il rito civile, sabato mattina,
alla presenza del sindaco in fascia, Arcangelo Ceretti, di alcuni assessori
e consiglieri comunali, di numerosi militanti di partito. Ha partecipato
alla cerimonia funebre anche il segretario della CGIL, Sergio Cofferati.
Il corteo è partito dall'Hospice di via Dei Mille, la struttura sanitaria
per malati terminali in cui Gerli era stato ricoverato nell'ultimo periodo.
La salma è poi stata tumulata nel cimitero locale. La commemorazione
ufficiale del defunto avrà luogo l'8 maggio presso la Camera del
lavoro di Milano.
|