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Aggiornato al 11/3/2001
Ancora disagi sulla Milano-Mortara
(di Francesco Russo)
ABBIATEGRASSO - Treni in ritardo, locomotori in avaria, malfunzionamento delle porte dei vagoni, carrozze sporche e sovraffollate. Questi sono i disagi con cui si devono quotidianamente confrontare i pendolari abbiatensi che, per lavoro o per studio, fanno la spola tra la città e il capoluogo lombardo. L'ultimo episodio, che ha innescato di nuovo la protesta che si protrae ormai da diversi anni, si è verificato lunedì mattina. Il primo giorno della settimana sembra infatti essere diventato un appuntamento fisso con i ritardi. Un guasto al locomotore del treno delle 6.55, diretto a Milano, e la successiva soppressione della corsa, hanno scatenato l'ira dei pendolari vigevanesi, tanto da spingerli ad occupare i binari e rendere necessario l'intervento della Polfer. Il primo convoglio utile si è presentato ad Abbiategrasso solo attorno alle 8. Un unico treno all'interno del quale si sono riversati centinaia di passeggeri, che nel frattempo si erano ammassati sulla banchina, costretti a viaggiare in condizioni disumane. "Siamo esasperati da questi continui disservizi, è ora che le Ferrovie trovino una soluzione. Non è possibile che su una linea di 40 chilometri ci siano tutti questi ritardi", questo è il coro di protesta che si eleva dalla stazione locale. Le lamentele sono anche dirette alla scarsa informazione diffusa dagli altoparlanti delle FS. "Almeno potrebbero comunicare per tempo i ritardi e le soppressioni- tuona una pendolare -, in modo da permettere alla gente di utilizzare mezzi alternativi (auto private e bus Atm, ndr). Invece qui ad Abbiategrasso le notizie arrivano sempre con grande ritardo". "E' da anni che, sistematicamente, non veniamo esauditi nelle nostre richieste - spiega l'abbiatense Tino Donati, presidente dell'associazione pendolari Milano-Mortara -. Nell'ultimo incontro di gennaio, il dirigente regionale delle Ferrovie, Luccini, aveva assunto precisi impegni per far fronte ai guasti, che però non sono stati rispettati." A quanto pare, le ricorrenti soppressioni e avarie sarebbero infatti la conseguenza della precarietà degli impianti e dell'obsolescenza del materiale rotabile, oggetto di scarsa manutenzione da parte del personale FS. "Le stesse amministrazioni comunali - ha aggiunto Donati - ora scenderanno in campo per assumere iniziative di tipo legale nei confronti dei disservizi ferroviari, causa giornaliera di inconvenienti per studenti e lavoratori".