ABBIATEGRASSO
- Treni in ritardo, locomotori in avaria, malfunzionamento delle porte dei
vagoni, carrozze sporche e sovraffollate. Questi sono i disagi con cui si
devono quotidianamente confrontare i pendolari abbiatensi che, per lavoro
o per studio, fanno la spola tra la città e il capoluogo lombardo. L'ultimo
episodio, che ha innescato di nuovo la protesta che si protrae ormai da
diversi anni, si è verificato lunedì mattina. Il primo giorno della settimana
sembra infatti essere diventato un appuntamento fisso con i ritardi. Un
guasto al locomotore del treno delle 6.55, diretto a Milano, e la successiva
soppressione della corsa, hanno scatenato l'ira dei pendolari vigevanesi,
tanto da spingerli ad occupare i binari e rendere necessario l'intervento
della Polfer. Il primo convoglio utile si è presentato ad Abbiategrasso
solo attorno alle 8. Un unico treno all'interno del quale si sono riversati
centinaia di passeggeri, che nel frattempo si erano ammassati sulla banchina,
costretti a viaggiare in condizioni disumane. "Siamo esasperati da questi
continui disservizi, è ora che le Ferrovie trovino una soluzione. Non è
possibile che su una linea di 40 chilometri ci siano tutti questi ritardi",
questo è il coro di protesta che si eleva dalla stazione locale. Le lamentele
sono anche dirette alla scarsa informazione diffusa dagli altoparlanti delle
FS. "Almeno potrebbero comunicare per tempo i ritardi e le soppressioni-
tuona una pendolare -, in modo da permettere alla gente di utilizzare mezzi
alternativi (auto private e bus Atm, ndr). Invece qui ad Abbiategrasso le
notizie arrivano sempre con grande ritardo". "E' da anni che, sistematicamente,
non veniamo esauditi nelle nostre richieste - spiega l'abbiatense Tino Donati,
presidente dell'associazione pendolari Milano-Mortara -. Nell'ultimo incontro
di gennaio, il dirigente regionale delle Ferrovie, Luccini, aveva assunto
precisi impegni per far fronte ai guasti, che però non sono stati rispettati."
A quanto pare, le ricorrenti soppressioni e avarie sarebbero infatti la
conseguenza della precarietà degli impianti e dell'obsolescenza del materiale
rotabile, oggetto di scarsa manutenzione da parte del personale FS. "Le
stesse amministrazioni comunali - ha aggiunto Donati - ora scenderanno in
campo per assumere iniziative di tipo legale nei confronti dei disservizi
ferroviari, causa giornaliera di inconvenienti per studenti e lavoratori".
|