La
vecchia sequoia alta sessanta metri stava per essere abbattuta, come altri
esemplari della foresta di Head Waters, in California. A salvarla è stata
una ragazza di 26 anni, Julia “Butterfly” Hill, figlia di un pastore protestante
itinerante: grazie alla sua costanza, al suo coraggio e al suo amore per
la natura, ha ingaggiato un lungo braccio di ferro con una società multinazionale
del legno, la Pacific Lumber. Ha vissuto per 738 giorni sulla sequoia, battezzata
Luna, e ha vinto: nessuno potrà più toccare i suoi alberi, in seguito all’approvazione
di una legge che li tutela; ma il più grande risultato ottenuto da Julia
è stato l’interesse che le persone hanno iniziato a rivolgere al problema.
E’ diventata la paladina della difesa degli alberi in tutto il mondo, ha
scritto un diario che ora è diventato un libro (stampato su carta riciclata),
“La ragazza sull’albero”: i diritti di questo libro andranno a “Circle of
Life”, una fondazione che propaganda la disobbedienza civile contro il nucleare,
l’abolizione della pena di morte, la lotta contro le stragi di animali e
la liberazione dei prigionieri politici. Il messaggio di questa ragazza
ricca di iniziativa e di determinazione è chiaro: “Bisogna lavorare tutti
insieme per salvaguardare la natura. E’ qualche cosa di sacro: se impariamo
a rispettare la natura e noi stessi, tutto tornerà a posto”. |