Questa pagina è lunga da leggere, lo so, ma ne vale la pena... E' una storia vera, triste a causa della burocrazia, ma allegra per il lieto fine. Credete a me, leggetela fino in fondo! Ormai il vostro computer l'ha scaricata.. leggetevela off-line se volete!

Ero in cerca di una moto, ma come al mio solito non una moto qualsiasi, una che portasse con se dei ricordi e un po' di storia sulla motorizzazione di massa..

Un bel dì di ottobre 2001 ecco che un mio amico, studente anche lui, mi dice: "Mia morosa sta traslocando e ha una moto che butta via.. dovrebbe essere una Guzzi.. Ti interessa?"

"Se mi interessa? La buttan via? Un Guzzi? Non si butta mai via niente, soprattutto in tempo di guerra!! Fammela vedere, se il motore gira e non è messa troppo male la prendo!"

Ecco che qualche settimana dopo mi accompagnano a vederla; scorgo qualcosa al riparo sotto una terrazza, all'aperto, al piano terra.. Non si capiva che moto era, di che colore era, ma soprattutto che modello era, tanta era la polvere e l'unto che la ricopriva interamente.

La povera motoretta apparteneva al padre, purtroppo scomparso da tempo, della ragazza del mio amico e da un bel po' di anni non veniva usata; per problemi di spazio era stata posta all'aperto, ma al riparo (quasi) dalle intemperie.

Provo a eliminare un po' di polvere dal serbatoio e ne esce il marchio Gilera.. "Ma non era un Guzzi??" Ricerco qualche altro particolare "1  2  5 .. .. A.. RC  .... O.. RE" Un Gilera Arcore 125; a dire il vero non sapevo nulla sull'esistenza di questo modello, ma in effetti mi ricordava il Gilera 200 T4 che mio papà aveva alla fine degli anni '80.. sicuramente questa era precedente; con quel nome un po' Berlusconiano, mi incuriosiva. Provo a muovere la pedalina di accensione e tutto gira, guardo il contachilometri: 7500 e pocopiù! SOLO?? "Beh, mi informo un attimo sui prezzi del passaggio di proprietà e sulla moto, poi ti so dire.." dico io.

Passano alcuni giorni e il mio cervello rimugina... rimugina e pensa.. pensa e rimugina, finchè, scoprendo che l'epoca doveva essere agli inizi degli anni '70 ho detto: "Sentite un po': la prendo, la porto a casa, se va in moto la prendo io, altrimenti se non ci sono speranze ve la lascio.. OK?"

Detto fatto, un po' rocambolescamente, con un camper di un mio amico, riusciamo a portarla nel garage dell'appartamento di Padova; inizia l'opera di pulitura.

Armato di carta e spruzzatore di detersivo, rimuovo tutte le incrostazioni varie di olio, polvere e non so più cosa altro c'era su quella povera Arcore e scopro una cosa: il colore che pochi giorni prima sembrava verde militare, appare blu elettrico fantastico; le cromature un poco ossidate, con la paglietta fine tornano lucenti; i copertoni avevano battistrada ancora ottimo.. Uniche pecche: parafanghi ed in generale parti color grigio erano messe male; marmitta arrugginita e bucata (più che buco una voragine...); motore compreso di carburatore erano ricoperti di olio bruciato color marrone scuro e veniva via a fatica..

Rimaneva la parte più interessante: farla ripartire.

Dopo aver scoperto che il motore era a 4 tempi (una bellezza per un piccolo 125cc), messo benzina nuova (purtroppo verde..) e cambiato candela, ero alla svolta definitiva: parte o muore.

Abbasso la pedalina... e nulla; abbasso la pedalina... e nulla; OSTIA; abbasso la pedalina più volte... e nulla; OSTIA! Non va...!? Salgo la salita del garage, parto in discesa, dentro la seconda, via la frizione... ma il suono è BBBUUUUOOOOO. Niente!

Tolgo la candela e provo a far fare la sciltilla... niente scintilla... OSTIA!

Chiedo se per caso c'è qualche trucco elettrico e mi sento rispondere: "aaa.... siii, mio fratello aveva attaccato un filetto in modo che non potessero metterla in moto...!"

  >:-(

Torno in garage, trovo il maledetto filetto, lo stacco, abbasso la pedalina.... e la moto tossisce... DAI, DAI!!  Riabbasso la pedalina... ROT TOC POM POM POM POM POM che bel runore cupo POM POM POM sembrava un 500.. POM POM POM, mentre si sentiva in classico bellissimo rumore delle aste e bilancieri sulle valvole RACA TACA RACA TACA RACA TACA...

Evvai! Funziona, solo al secondo colpo!! Yuhuuu!!

OK, LA PRENDO!

Ora inizia la parte triste, perchè se qualcuno lassù ha voluto salvare da morte sicura per rottamazione un cimelio d'epoca, ci pensa la burocrazia quaggiù a soffocare le speranze e i sogni.. state a sentire.

Ormai è fatta, pensavo, telefono ad un notaio, si fa il passaggio e in una mattina si risolve tutto...  PENSAVO!

Armato di Pagine Utili trovo un notaio vicino e telefono; risposta dopo aver spiegato la situazione "...aaa nooo, se il proprietario è deceduto noi non facciamo nulla, arrivederci"

Telefono al secondo: "... ma lei è già nostro cliente? (No..) Aaaa allora niente, mi dispiace!"

Terzo: "Beh, si prende appuntamento, mi porta le carte, si fissa un altro appuntamento e viene qui con tutti gli eredi che firmano..."   Tutti gli eredi sarebbe a dire moglie, tre figli, di cui uno sposato e non vive a PD... mi sembra una cosa comoda...

Il quarto più drastico: "A no nò, niente, arrivederci!" e riattacca.

Beh, capite bene che con tutti gli altri notai della lista le conversazioni sono state simili alle prime... Oltrettutto, lasciatemelo dire, LE SEGRETARIE DEI NOTAI SONO PROPRIO SCORTESI... LA BUONA EDUCAZIONE PRIMA DI TUTTO! Ok che non vi porto milioni di euro e voi badate solo ai soldi, ma anch'io ho i miei diritti e come me la mia motoretta da pochi soldi!!

Passavano i giorni e le mie speranze di portare a casa la Gilera senza lasciare ai notai una somma immane e non mobilitare 4 persone per una firma inutile stavano calando vertiginosamente.

Tornato a BL chiedo a un mio amico se conosce qualche escamotage e mi cita l'articolo 2688 ma non si ricorda più di tanto... Vado all'ACI dove lavora un'amica e mi faccio spiegare bene: "In questo caso, usando l'art. 2688 basta che un erede venga dal notaio e fai in un attimo... non sei il primo che usa questo metodo, vai tranquillo!"

Capite bene come le mie speranze si siano riaccese..

Tornato a PD riprendo la lista dei notai e telefono al primo spiegando meglio la cosa con l'art.2688... "EEeeee nooooo guardi, queste cose le facciamo solo con i nostri clienti, mi dispiace"

Telefono al secondo: "Siiii, ma servono lo stesso tutti gli eredi, noi non ci fidiamo mica!"

OSTIA!!

Passano i mesi e vien metà dicembre e il freddo raffredda le speranze, finchè preso dalla disperazione, vado all'agenzia di pratiche auto che ho vicino casa e il gentilissimo omino mi dice: "Si, lo so come fanno i notai, ma non ti preoccupare, ci penso io, io ho conoscenze... basta un solo erede, vedrai che risolviamo!"

ANCHE NEL NUOVO MILLENNIO IN ITALIA SE NON HAI IL PARACULO NON VAI DA NESSUNA PARTE!!

Detto fatto, il gentilissimo omino mi prende appuntamento dal notaio e in quattro e quattrotto firma la mia amica per tutti gli eredi e ho risolto il problema!

Ho pagato di più naturalmente, ma ho risolto il problema! OSTIA!! Non potevo pensarci prima?

Ora la storia volge al lieto fine, ma mancano ancora due cosette...

Alle volte al mondo succedono cose inspiegabili, come questa coincidenza: guarda caso passo un giorno in edicola per comprarmi un giornale da leggere in treno e che vedo? Il numero di dicembre di Motociclismo d'Epoca in copertina ha il titoletto "Guida all'acquisto: Gilera 5V Arcore 125-150" Con tutte le moto e tutti i mesi a disposizione, proprio ora che serve a me c'è questo articolo? Allora è destino! Peccato che il giornalaio di fiducia avesse finito le copie a disposizione... "Torna la prossima settimana" mi dice "che forse ne recupero un'altra!"

Così feci io e così fece lui! Alleggerito di 12carte da 1000 delle vecchie lire, in treno leggo e rileggo l'interessante e dettagliato articolo, completo di foto utili e numeri di telefono dei ricambisti!

E' fatta, con questo articolo in mano rimettere in strada la vecchia Arcore è stato molto più facile! Qualche soldo per la marmitta nuova, un po' di vernice del colore grigio originale, tanto olio di gomito... e via!

A giugno 2002 in sella alla mia moto ho percorso tranquillamente i 120Km della traversata Padova-Belluno e ora le farò vedere le montagne, se lo merita!

 

E' doveroso a questo punto ringraziare alcune persone che mi hanno aiutato in questa tortuosa storia:

-Adriano, ora in cielo ed io custodisco la sua moto.

-Annalisa, morosa di Giuseppe

-Giuseppe, moroso di Annalisa

-Luca (il Ciospa) per il passaggio in camper

-Graziano, per i suoi consigli da appassionato di veicoli storici

-Mara dell'ACI di BL

-Albino B. per la marmitta nuova

-Ernesto il giornalaio che mi ha recuperato una copia del giornale

-Il titolare dell'agenzia pratiche auto di fronte casa, che mi ha dato una grossa mano!