PRESENTAZIONE
L.Ron Hubbard, noto scrittore, filosofo, umanitario e ricercatore americano, (1911-1986), ha effettuato numerosi studi ed indagini sulla condizione dell'Uomo per conoscere i meccanismi che regolano la vita e ne determinano il livello qualitativo, sia da un punto di vista individuale che delle interrelazioni sociali.

Un campo di indagine largamente approfondito negli anni '50, è stato quello della "comunicazione" che, unitamente a ricerche ed osservazioni sui problemi dell'apprendimento, sugli obiettivi dell'istruzione, sui metodi di insegnamento, di gestione e valutazione, condotte agli inizi degli anni '60, ha determinato lo sviluppo della cosiddetta "Tecnologia di Studio".

La riabilitazione dei valori fondamentali della vita, della responsabilità individuale, dell'onestà e della giustizia, della fiducia in se stessi, del rispetto degli altri, sono gli obiettivi dell'attività di recupero e rappresentano nello stesso tempo le barriere preventive più sicure per arginare il fenomeno "droga".

Sotto questo profilo, possiamo collocare la tecnologia di comunicazione e studio non solo come strumento di sviluppo delle capacità individuali, all'interno del processo di comunicazione e studio, ma anche come efficace mezzo di prevenzione, poiché definisce una strategia ben precisa per la soluzione di difficoltà, incertezze, problemi che lo studente può incontrare nell'attività di studio e nella vita di relazione.

Con l'espressione "tecnologia di comunicazione e studio" si intende l'arte di "imparare ad imparare ed a comunicare".

L'entrare in possesso del come affrontare lo studio o l'insegnamento in funzione degli obiettivi cognitivi, consente parallelamente di conseguire gli obiettivi di tipo formativo, perché, come sostiene Massimo Piattelli Palmarini nella conclusione del suo libro la voglia di studiare (© 1991 Arnoldo Mondadori Editore spa Milano) "La voglia di studiare è davvero una sorta di supercarburante, o non è piuttosto la strada stessa lungo la quale si pensava di doverlo consumare?"

E' dunque lungo questa strada che si manifestano i problemi, i trabocchetti, gli abbandoni; è dunque lungo questo tragitto che lo studente deve essere sostenuto, deve sapere come superare le difficoltà e l'insegnante deve sapere come intervenire, per realizzare quel diritto allo studio solennemente sancito ma purtroppo non sempre realizzato.