I RADIOAMATORI E LA TELEGRAFIA

I radioamatori hanno fatto proprio l'uso della telegrafia e, nonostante i moderni modi di emissione a loro disposizione quali la SSB, l'RTTY, la Packet Radio, si contano moltissimi radioappassionati che, per scelta o convenienza, privilegiano il CW per effettuare i collegamenti; inoltre si aggiunge la facilità di approntare un semplice trasmettitore telegrafico che permette di essere radioamatore prescindendo dall'acquisto di costosi e sofisticati apparati commerciali.

Due parole sul cosiddetto AMBIENTE TELEGRAFICO. Mi riferisco all'atmosfera quasi magica che si respira nelle sottogamme destinate alla telegrafia. Innanzitutto sottolineo la signorilità dei radioamatori telegrafisti visto che molto difficilmente si assiste a scorrettezze tipiche della fonia. Sostanzialmente il radioamatore telegrafista è più motivato perché si è sacrificato ad imparare e ad usare la telegrafia il quale apprendimento comporta le stesse difficoltà dell'approccio con una lingua straniera. Il telegrafista è corretto, altruista, disponibile insomma un vero Old Man. Qualche eccezione ve la concedo: niente è perfetto.

E' difficile spiegare o giustificare i motivi della scelta di alcuni radioamatori di svolgere i QSO esclusivamente in telegrafia. Forse il senso di vacuità, di inutilità e di noia dei collegamenti in SSB o la possibilità di poter trasmettere a qualsiasi ora del giorno senza il timore di disturbare la tranquillità o il sonno del prossimo, la capacità di trasmettere in QRP ( a bassa potenza ) con trasmettitori autocostruiti secondo lo spirito del primo articolo del regolamento delle radiocomunicazioni che vede, nell'attività radioamatoriale, il presupposto per effettuare sperimentazione e ricerca.

Gli esordi in telegrafia non sono facili. La difficoltà maggiore si incontra nell'appropriarsi della procedura corretta da seguire nei QSO in CW. Purtroppo in Italia nessuno insegna ad essere radioamatore e questa è una grossa pecca delle associazioni radiantistiche.