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IL GIOCO Ogni bambino ha bisogno di giocare
e giocando cresce. Quando diventiamo adulti, spesso ci vergogniamo di dire che
ci piace giocare. Anch'io da piccola giocavo. In estate, mi ricordo ancora
adesso, quando i miei nonni andavano a coltivare i terreni io sempre gli
accompagnavo. Mi sedevo sul prato e giocavo
con le bambole. Le bambole erano le mie alunne: Anna, Milica, Tina, Maria, Ivana
e Vanja; e io la loro maestra. Non riuscendo a tenerle tutte in braccio e
ballare con loro, ballavo con una alla volta . Andavo anche dai nonni e dicevo
alle mie alunne:" queste sono delle brave persone che coltivano cose
nutrienti". Con Anna, Milica, Maria, Vanja, Tina e Ivana andavo a
raccogliere i fiori solo che ero io a raccoglierli, non loro. Adesso le mie
alunne sono sedute sull'armadio tristi aspettando che qualcuno le prenda e gioca
con loro. A volte le prendo per
pulirle; le tengo in braccio e le bacio, ma quando qualcuno arriva mi vergogno e
le metto a posto. Andando con i genitori a fare la spesa, mi piace passare tra i
giochi e vedere delle bambole nuove. Dragana e Marina (mie sorelle) giocano
ancora con le bambole e vedendole giocare mi viene voglia di unirmi a loro ma
ogni volta qualcosa mi ferma: qualcuno mi chiama; qualcuno suona al campanello;
devo fare una cosa importante…. Davanti alle persone mi vergogno
di giocare perché loro diranno sicuramente che sono già adulta per i giochi. Con le mie amiche slave non mi
vergogno a giocare; con loro ho un posto segreto e qualche volta giochiamo là. Spesso ci vergogniamo di dire
che ci piace giocare. Sappiate che non è così perché
tutti desideriamo fare quello che vogliamo.
Marjana Stojanovic |
ultimo aggiornamento 27/05/02 a cura di cb |