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LE FAVOLE DELLA 1 E

Queste sono le favole che gli alunni della 1 E hanno ideato, ispirandosi a quelle famose di Fedro e di Esopo.

Sono testi semplici, ma sono frutto della loro fantasia e contengono tutte una morale!

L'ELEFANTE CORAGGIOSO

C'era una volta un leone che abitava in una giungla. Gli animali temevano il leone perchè esso era grande e forte e ogni volta che un animale provava ad andare nel suo territorio il leone lo mangiava.

Un giorno gli animali se ne andarono via perché ormai tutta la giungla era diventata proprietà del leone e non sapevano più come poter vivere.

Dopo alcuni anni l'elefante si fece coraggio e andò dal leone e gli disse:

-"Ridacci il nostro territorio, leone". Ma il leone disse:

-"Non ci penso neanche! Questo territorio è tutto mio e non lo dò a nessuno" ma l'elefante rispose:

-"Bene, ti schiaccerò con la mia zampona".

Il leone sentendo quello che aveva detto l'elefante scappò via e non si vide più, gli animali così tornarono a vivere nel loro bel territorio.

MORALE: Non si deve mai essere troppo sicuri della propria forza perchè nella vita

si può trovare sempre qualcuno più forte di te.

FRANCESCO CICCOLINI - MARTINA IANNUZZI - VALERIO FERRANTI

IL CAVALLO BIANCO E IL RANOCCHIO

In una fattoria viveva un Cavallo. Il Cavallo era molto bello: era di colore bianco, aveva gli occhi verdi ed era molto snello. I padroni però lo tenevano imprigionato nella fattoria perché avevano paura che lo rubassero. Nei pressi della fattoria c'era un piccolo stagno, nel quale viveva un Ranocchio che era brutto ma felice perché era libero.

Un giorno il Cavallo andò ad abbeverarsi nello stagno, mentre beveva uscì fuori il Ranocchio. Il Cavallo prese ad insultarlo dicendo che era brutto. Il Ranocchio rispose dicendo:

-"E' meglio essere brutti ma liberi che belli e vivere imprigionati".

MORALE: E' meglio essere brutti ma liberi che belli e privi della libertà.

FRANCESCO CAMPANILE - LUCA MELONCELLI - MIRKO CONDOLEO

IL LEONE E LA VOLPE

Un giorno, in una savana, c'era un leone che non voleva più cacciare, perché correre dietro le prede per catturarle era faticoso, quindi desiderava avere una vita più facile; da quel giorno decise di sdraiarsi all'ombra di un albero ad aspettare la sua preda, che avrebbe azzannato in un momento di distrazione. Qualche giorno dopo, gli si avvicinò una zebra che, non vedendolo, venne mangiata; così il leone pensò che ogni volta che avrebbe avuto fame, sarebbe stato facile cacciare le prede.

Poi un dì venne una volpe, che da un pò di tempo stava osservando il leone. Gli chiese

il motivo per cui non cacciava più. Il leone le disse di avvicinarsi, ma la volpe, che aveva capito il suo inganno, gli disse che si sarebbe avvicinato solo quando si sarebbe saziato. Le prede da quel giorno non si avvicinarono più, così il leone morì di fame, per non aver cacciato.

MORALE: La morale di questa favola ci vuole insegnare che le cose della vita, a volte

bisogna faticare per averle!

ORLANDA BALA - TANIA CASAVECCHIA - MIRIAM PIEROTTI

LA FORMICA E L'ELEFANTE

C'era una volta un formicaio composto da cento formiche che un giorno si misero a costruire la loro casa. Il giorno successivo udirono dei passi molto forti: era l'Elefante che si stava avvicinando. L'Elefante, essendo molto alto, non vide il formicaio, e lo distrusse. Per ribellarsi le formiche di notte riunirono alcuni animali della foresta.

Il giorno dopo seguirono l'Elefante fino alla sua grotta e videro che abitava proprio sotto una montagna che aveva sopra un grande masso. Essi spinsero il masso giù dalla montagna, il quale cadde proprio all'entrata della grotta. Le formiche scesero dalla montagna e fecero un patto con l'Elefante: gli dissero che se non avesse più distrutto le loro abitazioni lo avrebbero liberato.

MORALE: Gli animali, ma anche gli uomini, non dovevano distruggere le abitazioni

degli altri!

ALEXANDER CIPOLLONE - EROS CAU - MANUELA SPADONI

BATTAGLIA D'AMORE

In una fattoria andarono a vivere quattro animali: la mucca Roberta, il toro Gilberto, il coniglio Marco e il montone Luigi.

Luigi, Gilberto e Marco amavano Roberta perché dicevano che non esisteva un animale più bello di lei. Il toro Gilberto diceva che Roberta doveva sceglierlo perché con la sua forza poteva difenderla da chiunque volesse minacciarla; il coniglio Marco invece diceva che doveva sceglierlo perché con la sua agilità poteva procurarle del cibo anche nei giorni freddi. I due animali quindi si misero a litigare. Alla fine il montone Luigi, più astuto e più simpatico di tutti, con le sue battute spiritose si conquistò l'amore della mucca Roberta.

MORALE: Tra i due litiganti, il terzo gode!

VALENTINA DI PIETRO - MARCO MENGHINI - DONATELLO POMPOSELLI - VISAR KASA

istituto comprensivo Via Boccea 590


ultimo aggiornamento 27/05/02   a cura di cb