In ritardo/Late on the Event-Scene



Nell'universo senza memoria dell'accelerazione mediatica,
arrivare in ritardo sull'attualità è
l'ultimo modo per ricordare

 

                                       

36. Da Zoff a Schultz: retorica e gaffismo. 
        (T.T.Waring, 13 agosto 2003)

La comunicazione politica governativa nell'Italia di oggi è fondata su due strategie retoriche dominanti: il bullismo triviale della lega e la "gaffe legittimata" di Pirlusconi. 

La prima ha le sue radici nella cultura popolare e contadina, in una tradizione nobilitata da Rabelais e analizzata dalla teoria del carnevale di Bachtin. Non a caso le volgarità leghiste emergono endemicamente come sfoghi carnevaleschi e del carnevale hanno anche l'effimera durata. La seconda è invece fenomeno relativamente nuovo, con rimandi non casuali alla retorica della "neolingua" orwelliana, strumento tipico dell'irregimentazione autoritaria dei cervelli. 

Dalle critiche scriteriate alla tattica di Zoff, agli insulti più o meno inconsapevoli al parlamentare europeo Schultz e a tutta la nazione germanica, fino al recente afferramento della mano della sposa turca, il gaffismo pirlusconinano è così pervasivo da eccedere la natura stessa della gaffe come involontaria mancanza di rispetto dell'interlocutore. Esso va letto invece come strumento del metodico tentativo del dittatorello mediatico di imporre all'intera nazione il suo deficit di democrazia e di cultura. 

Vi è infatti del metodo in questa follia comunicativa, e consiste nell'apparato di legittimazione che si mette in moto a posteriori, per giustificare la gaffe invece di chiedere scusa, o per lo meno di   glissare sulla figuraccia perpetrata, a causa del ruolo di presidente del consiglio, ai danni dell'intera nazione. 

Mentre infatti la maggioranza degli italiani "trasversalmente" si vergogna, l'apparato dei portavoce presidenziali, messo alla frusta dal padrone, deve ingegnarsi ad escogitare interpretazioni, deviazioni, fraintendimenti, smentite, ed infine sfacciati ribadimenti quando non c'è altro da fare, per sostenere che il capo ha sempre ragione. 

E i partiti alleati faranno bene ad adeguarsi alla neogaffe come alla neolingua, se vogliono continuare a godere dei sostegni finanziari e della stessa presenza non solo al governo, ma addirittura in parlamento. 

Nato forse come espediente casuale, questo modo di operare si rivela efficace strumento per ottenere due scopi: attirare l'attenzione dei cittadini su questioni apparentemente di etichetta o di gusto, sviandola dal continuo peggioramento della situazione economica del paese; assuefare l'opinione pubblica alle sorprese più spettacolari e scandalose, talvolta dirette a smantellare la semplice buona educazione, talvolta dirette a smantellare la struttura costituzionale dello stato.

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