PRINCIPI DI UNA TEORIA DEI GENERI FORMULAICI

GOTICO, WESTERN, GIALLO, PORNOGRAFIA, ECC.

 

 

 

 

 

 

10. Giallo e decostruzione

 

Proprio perché il giallo d'indagine è una celebrazione della razionalità, non è un caso che esso sia spesso preso di mira da quella tendenza della critica letteraria chiamata decostruzionismo. Per i decostruzionisti la razionalità e il razionalismo fanno parte di quell'illusione metafisica che sta alla base di tutta la tradizione filosofica occidentale, da Platone a Hegel. Perciò, ad esempio, mentre nel giallo gli indizi sono un fatto essenzialmente materiale, e gli oggetti sono esaminati con la massima serietà, perché è negli oggetti che si legge ciò che è avvenuto, e la spettacolarità del giallo consiste nello spettacolo della mente al lavoro, e il piacere del giallo è quello che Aristotele ascrive all'agnizione o riconoscimento, un decostruzionista come Geoffrey Hartman (“Literature High and Low: The Case of the Mystery Story', in The Fate of Reading, Chicago, 1975)  vede invece nell’indizio un elemento magico.  Per Hartman l'indizio è un gioco di parole del

fato, che concentra semanticamente tempo e spazio, sovradeterminando il quasi invisibile fino a trasformarlo in tanto concreto e visibile da far male agli occhi.  È chiaro che, considerato in questo modo, il giallo, da celebrazione delle capacità razionali di pervenire alla verità, si muta invece in celebrazione di momenti panici di soggezione alla presentificazione del delitto nella traccia.  Nell'agnizione traumatica del suo significato, l'indizio diventa un oracolo.  La consolazione offerta dalla soluzione del mistero viene deplorata da Hartman, perché normalizza uno stupore che egli vorrebbe invece conservare.  Come i romantici di cui i decostruzionisti sono studiosi e ammiratori, Hartman vorrebbe prescindere dal razionalismo per conservare alla vita la sua numinosità.  Come il primitivo, di fronte ai fenomeni naturali che non sa spiegare, concepisce una spiegazione animistica, così Hartman, di fronte all’indizio, soccombe alla stupefazione, e invece di riconoscere in esso la traccia dell'azione delittuosa egli vi legge una magia.

 

Previous Next