PRINCIPI DI UNA TEORIA DEI GENERI FORMULAICI

GOTICO, WESTERN, GIALLO, PORNOGRAFIA, ECC.

 

 

 

 

 

 

 

14. Il giallo procedurale

 

Il giallo procedurale si dirama in due interessi: uno è il prolungamento e l’intensificazione di una caratteristica propria del giallo d’indagine originario, vale a dire l’esibizione spettacolare delle nuove discipline scientifiche, la cui conoscenza costitutiva parte dell’abilità eccezionale e insolita del detective: balistica, chimica, impronte digitali ecc. Questo interesse per la potenza della razionalità scientifica e per il metodo della scienza progressiva e ottimistica dell’Ottocento si attenua, passa in sottordine e viene delegato a un’apposita sezione scientifica dell’apparato poliziesco, che fornisce i dati necessari al detective, il quale ora opera spettacolarmente in altri modi. La procedura di rilevamento degli indizi diventa invece di nuovo protagonista quando il detective è specificamente un tecnico, per esempio un patologo criminale, come nel caso di Quincey nei telefilm omonimi, o di Kay Scarpetta nei romanzi di Patricia Cornwell.

 

La seconda maniera del procedurale è invece quella preminentemente legale, che mira a porre in evidenza gli aspetti giuridici e di garanzia, oltre che di efficienza inquisitiva, nel comportamento della polizia inquirente, nonché talvolta di tutto l’apparato procedurale (dagli agenti ai detective, ai procuratori e altre gerarchie) che si occupa della giustizia penale. L’esempio tipico è il telefilm Law & Order, nel quale le varie sezioni dell’apparato giudiziario che si occupano di un caso discutono tra di loro proprio l’attuazione delle procedure per giungere non solo ad individuare i colpevoli, ma soprattutto a provare la loro colpevolezza in tribunale in modo da farli condannare.

 

E’ quindi vicino al genere giudiziario, ma ne illustra anche le fasi che precedono il dibattimento in aula. Il fine, di conseguenza, tende a spostarsi dalla semplice scoperta del colpevole alla possibilità di provare la sua colpevolezza, e nei casi più sofisticati del genere addirittura alla dimostrazione del funzionamento delle procedure stesse. Ciò talvolta si ottiene sia dimostrando come si riesce a far condannare l’imputato, sia dimostrando perché non si riesce a far condannare un colpevole.

 

La procedura di per sé pone delle regole, che possono essere anche un freno allo svolgimento delle indagini. Questo rapporto tra regole ed indagini è esaltato dal giallo procedurale, mentre nel giallo d’azione di solito il rapporto tra regole e indagini è conflittuale, e le regole sono viste come un impaccio legalistico alla giustizia sostanziale. Come si è detto il primo romanzo di Spillane, che è autore di storie violente, con inclinazione a una giustizia sommaria ma totale, è intitolato I the Jury, volendo intendere un’assunzione nel detective non solo del potere d’indagare, ma anche di quello di giudicare e infine di eseguire le sentenze. Proprio questo ci fa capire che uno dei cardini della procedura è di tenere separate le funzioni degli operatori di giustizia. La separazione è garanzia e anche griglia frenante, che impone modelli di comportamento (procedure appunto) che non travalichino le norme e che, si suggerisce, di solito sono anche le metodiche più efficaci.

 

Collateralmente la procedura è parte notevole, sebbene soprattutto come analisi, delle patologie psicologiche, nel giallo criminale incentrato sui delitti in serie. Il serial killer è un ruolo sempre più utilizzato recentemente, perché permette di riunire una quantità di motivi e interessi, in parte nuovi, in parte ripresi e rinnovati. Per prima cosa esso trasforma o contamina lo schema della caccia all’uomo, pure enfatizzato, con quello della partita a scacchi che, sebbene condotta con un detective principale, di fatto impegna tutta una squadra di esperti. Questa expertise è il modo in cui si riprende il motivo che illustra gli ultimi ritrovati scientifici che permettono di sviluppare anche la nuova versione della proceduralità tecnica.

 

Il giallo d’azione riacquista la tipica struttura episodica, come tutti i tipi di romance dominati dall'avventura, mentre il giallo d'indagine, insieme al rosa, è il solo genere formulaico che tende alla struttura drammatica, cioè ad uno sviluppo consequenziale, organizzato in modo rigoroso intorno a un'unica situazione, che evolve drammaticamente verso la soluzione.

 

La struttura drammatica è tipica del romanzo realistico nel suo momento di maturità, ad esempio in Jane Austen, mentre in Defoe e Fielding è prevalentemente episodica, perché il romanzo è ancora legato alle sue origini picaresche.  Pamela, di Richardson, è invece un caso a sé.  Essendo un romanzo rosa nella letteratura alta, ha un disegno generale a sviluppo drammatico, ma per il fatto di essere un romanzo epistolare non può fare a meno di un'episodicità relativa alla forma discreta e non continuativa costituita dalle singole lettere, ciascuna delle quali di per sé costituisce formalmente un episodio. Ma anche dal punto di vista contenutistico, i romanzi di Richardson, essendo elaborati su una casistica di comportamenti prescrittivi, per esemplificare le varie situazioni in cui si può trovare una ragazza, ha anche in questo senso un'episodicità intrinseca.

 

 

 

 

Previous Next