Alcuni cittadini residenti in località Orni, della frazione San Barbato, da alcuni mesi sono in stato di perenne allarme per i lavori di movimento terra finalizzati al compimento di una bonifica agricola nel terreno di proprietà Franzese-Muollo.L' area interessata è caratterizzata dal punto di vista orografico da un accentuato declivio verso la vallata del fiume Sabato ed è attraversata sul lato sud-ovest dal torrente Iemale Orni che assicura la regimentazione delle acque meteoriche verso il fiume Sabato dell'intero versante Candida-Manocalzati.

Questi lavori di bonifica sono stati autorizzati dal Comune di Manocalzati in data 16 Settembre 1999 e la ditta esecutrice è la Calcestruzzi Irpini s.p.a.( amm.re Nicola Sarno). Il terreno della signora Franzese è confinante con le proprietà dei Signori: Del Mauro Pasquale, Iandiorio Antonio, Melchionne Luigi, Santo Vincenzo, Preziosi Maria e Preziosi Fernando.

I circa 30.000 metri cubi di terreno, provenienti dallí erigendo P.I.P. del nostro comune, scaricati dall ' impresa in questa zona, hanno causato un innalzamento del piano di campagna preesistente di oltre 15 metri interresando anche le sponde del torrente Iemale Orni. Per gli scettici, tutto ciò è facilmente verificabile accedendo alla zona in questione per la strada comunale Bosco, anch' essa sopraelevata di alcuni metri, che consente di raggiungere dalla Via Orni la strada che da San Barbato dirige verso Serra. Per chi quotidianamente percorre Via Orni è facile notare le lesioni sullí asfalto verificatesi probabilmente per le grosse sollecitazioni sostenute dallo stesso dovute allí eccessivo peso dei camion carichi di terreno che vi transitano, ma, anche, dal prevedibile movimento di tutta l' area sotto il peso del terreno riportato, come ci fa notare il Geometra Osvaldo Iandiorio, abitante della zona .Egli con il sig. Antonio Iandiorio rappresenta tutti gli altri cittadini coinvolti nella faccenda. Abbiamo avuto una stagione caratterizzata dal bel tempo, ma alla prima pioggia, cosa accadrà in questa zona?

Questo è quello che si chiedono Antonio ed Osvaldo, incontrati sul posto. Molta è la loro preoccupazione e la sfiducia nei confronti della ditta esecutrice dei lavori, che a loro dire, avrebbe realizzato opere di drenaggio delle acque, che non garantiscono un bel nulla, poiché un drenaggio realizzato su un terreno riportato non da alcuna affidabilità.Inoltre ci indicano poco lontano un fondo sul quale sono stati realizzati lavori di bonifica agricola dove tra poco nascerà un vigneto, la differenza è palese. Via Orni è diventata una discarica di materiale di risulta: per il momento, ciò che si è ottenuto, è solo una modifica sostanziale del terreno, con la conseguente alterazione del regime idrogeologico preesistente. Allo stato attuale, l'area, in seguito alla siccità, risulta già in movimento, così come è dimostrato dalle spaccature del terreno e documentato dalla fotografia da noi pubblicata fornitaci dagli abitanti del posto.

Cosa potrebbe accadere con l' arrivo dell' autunno?

Valutando con estrema imparzialità la faccenda, non si può non considerare la vicinanza (a non più di 300 metri in linea d' aria), con la zona caratterizzata da una rovinosa e perenne frana cioè nei pressi della S.P. 26 Montefalcione-Manocalzati.Gli amici di San Barbato, si chiedono come mai la richiesta di questi lavori prodotta dalla Signora Franzese non sia passata attraverso il vaglio della Commissione Edilizia Integrata, trattandosi di lavori che di fatto hanno modificato lo stato dei luoghi e per di più interessano anche il vicino torrente Iemale Orni cioè un bene di carattere ambientale notevole.

Ad Antonio ed Osvaldo Iandiorio chiediamo, da cosa sono nate le loro preoccupazioni ? Le nostre preoccupazioni nascono dal ricordo di ciò che è accaduto nei comuni di Quindici, Sarno e Cervinara. Questa "discarica" è stata realizzata vicino al torrente Iemale Orni, che oltre ad attraversare il nostro Comune scorre anche lungo i Comuni di Candida e Pratola Serra; a causa delle piogge potrebbe produrre un effetto diga con il conseguente riversamento delle acque nelle proprietà di confinanti della ditta Francese e quindi anche delle abitazioni vicine.

Di questo problema avete interessato anche l' Amministrazione Comunale?

Certo, abbiamo interessato prima di tutto il primo cittadino che ha sempre garantito sul ripristino dei luoghi ma solo a chiacchiere; in effetti abbiamo avuto lí impressione che egli con tutta la sua amministrazione difendesse più gli interessi della ditta Franzese e dellí impresa Sarno che non quelli di noi umili cittadini manocalzatesi, che quotidianamente viviamo il problema .

L' amarezza è stata ancora maggiore quando abbiamo constatato che nonostante i nostri continui solleciti ad intervenire, fatti sempre bonariamente e verbalmente, il Sindaco non ha mai mostrato grande interesse per risolvere il problema ed ecco perchè ci siamo visti costretti, nostro malgrado, a rivolgerci alle autorità competenti cioè : Prefettura, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato e all' Autorità di Bacino, nonché, per ultima, anche alla Procura della Repubblica.Siamo in attesa di risposte che certamente verranno.

I due sono come un fiume in piena, pronti a raccontarci le loro vicissitudini tant'è che Antonio Iandiorio con veemenza ribadisce: altra delusione l' abbiamo avuta dai rappresentanti della frazione San Barbato sia essi assessori o consiglieri, che interessati del fatto, hanno scrollato le spalle, come se di ciò non sapessero nulla o nulla potessero fare.La delusione è tanta, continua Osvaldo, al Sindaco abbiamo sollevato delle perplessità sulla legittimità dellí autorizzazione concessa chiedendo dei chiarimenti, ma, nonostante i continui solleciti, non abbiamo avuto alcuna risposta, e sono trascorsi già quattro mesi.

Concludendo, cosa pensate che occorra fare e quali sono le vostre aspettative ?

Non vi è alcun dubbio che lí intervento di "discarica" sia stato deciso con estrema superficialità ed ignoranza del precario equilibrio idrogeologico della zona. A questo punto non resta altro che porre fine a qualsiasi illusorio tentativo di sottovalutazione del danno prodotto e dei conseguenti pericoli sulla stabilità dei terreni e dei fabbricati posti a valle della zona. Bisogna intervenire con estrema urgenza ora che siamo ancora in tempo, prima che gli smottamenti già in atto assumano proporzioni maggiori, rendendo inutili ed inattuabili quei rimedi ora fattibili.Lí entità del movimento franoso già in atto è, infatti, tale da aver interessato persino la sponda opposta del torrente ricadente in Pratola Serra. Per la cronaca bisogna dire che l' Arch.Guarino Gino responsabile dell'Ufficio Tecnico del nostro Comune, prima che lasciasse líincarico, a seguito della scadenza della convenzione che lo vedeva legato per uníanno col nostro comune, ( non più rinnovata dalla Giunta Comunale n.d.r. ) resosi conto della gravità della situazione, emise in data 23/5/200 uní ordinanza di immediata sospensione dei lavori notificata alla ditta esecutrice (Ditta Sarno) ed alla proprietaria del terreno.