L'uso della voce ha costituito da sempre una delle attività musicali di primaria importanza. Si pensi al canto "a cuncordu".  Il canto a cuncordu è l'espressione etnico-musicale più arcaica della Sardegna centrale ed è la prova dell'esistenza della pratica polifonica in tempi remotissimi. E' realizzato da quattro cantori chiamati Bassu (basso), Contra (baritono), Mesa oghe (mezza voce), boghe (voce), disposti in cerchio, riproponendo la forma architettonica della antica civiltà sarda, quella nuragica. Ci troviamo di fronte a un modo di cantare molto particolare soprattutto come emissione vocale, quindi molto interessante dal punto di vista timbrico. Delle quattro voci due sono gutturali : su bassu (basso) e sa contra (contralto). Esse caratterizzano in maniera peculiare il canto a cuncordu... Su bassu con un suono grave e profondo e un caratteristico vibrato mantiene la stessa tonalità della voce solista , una quinta sopra si trova la contra che si caratterizza per un suono più lineare, metallico e meno vibrato. Contra e bassu procedono in parallelo nella scansione delle sillabe non-sens (bim bam boo) senza che l'una o l'altra voce cambi nota prima del cenno della voce solista. La mesa oghe che arricchisce il canto con abbellimenti ,fioriture e con le tipiche giradas (virtuosismi vocali) si integra con le due voci gutturali costituendo con queste un originale accompagnamento armonico (detto su cuncordu) per la voce solista che guida il gruppo intonando e cadenzando il canto. Quest'ultima può fermarsi e aspettare la risposta del gruppo nei canti cun "s'isterrida" e nei "muttos" oppure continuare e fondersi insieme al coro nei rimanenti canti. E ' difficile stabilire le origini del canto a cuncordu che secondo alcuni risalirebbero addirittura a circa 4000 anni fà. L'insieme corale denominato "Su Cuncordu" sembra sia uno degli antenati del Coro Polifonico. La natura del canto sembrerebbe strettamente radicata nella vita pastorale ,nella solitudine in campagna a stretto contatto con il bestiame e con la natura. Sono proprio gli animali e la natura i più probabili ispiratori delle voci. E' probabile che la contra nasca dall'imitazione del verso della pecora ,su bassu da quello della mucca e la mesa oghe dall'imitazione del suono del vento. A fianco al canto a cuncordu si pone il canto liturgico, nato sia dall'introduzione del canto gregoriano nell'isola, sia dalle processioni paesane che ancora oggi si svolgono con tanta devozione. Particolare importanza assumono i canti della Settimana Santa, in uso anche nelle confraternite. 


E' ferma intenzione del su cuncordu Sant'Antiogu , di proseguire l'attività di studio e di ricerca sul canto popolare scanese