Prima i bambini non avevano molto tempo per giocare, o per andare a scuola, perché già da piccoli aiutavano i genitori: i maschi andavano in campagna e le ragazze sbrigavano con le mamme le faccende domestiche. Grave inoltre era la situazione di miseria delle famiglie, non ci si poteva permettere di certo di comprare ai propri figli i pochi e molto cari giocattoli allora in commercio. Quindi i bambini non avevano molti giocattoli come oggi e i pochi che avevano se li costruivano da soli; per esempio: le palline per il "garigi" erano "Iaddaras" cioè le bacche prodotte da una pianta; la bambola si costruiva con vecchi stracci, la trottola ("sa baldofula") si ricavava dal legno, il carro era costruito con la ferula, al posto di lance si usavano i ferri di vecchi ombrelli, ecc. Oppure si facevano dei giochi come nascondino, acchiapparello, per i quali non si aveva bisogno di alcun materiale.
Tutto ciò, che pure allora era una necessità, non era però un male dal punto di vista educativo; infatti in questo modo i bambini sviluppavano le loro capacità creative. e allo stesso tempo provavano il gusto, il piacere di realizzare un lavoro e si divertivano. Le loro abilità artistiche erano inoltre realizzate nella costruzione di utensili, di statuette, per i quali ci si serve di un materiale abbastanza reperibile nel nostro territorio: "sa terra luzzana" (l'argilla) che sostituiva il das di oggi.
Vi erano giochi per i più piccini, per ragazze, per ragazzi, giochi all'aperto o dentro casa. I giochi per i più piccini erano ovviamente praticati dalle mamme o dalle nonne e pur nella loro semplicità erano istruttivi perché servivano a far apprendere al bambino i numeri, a farlo stare attento, ecc.
I giochi dei ragazzi più grandi servivano a sviluppare altre abilità quali destrezza nell' agire, precisione e mira nel tiro, prontezza di riflessi, ecc" capacità tutte essenziali per un ragazzo che si preparava ad affrontare una vita dura in campagna, in cui era necessario sapersi destreggiare da soli, difendersi ed arrangiarsi senza dover dipendere da altri. I giochi di società comunque, come d'altronde quelli odierni, servivano anche per avviarli a rispettare le regole per un buon inserimento nello società, ad accettare gli altri e a saper collaborare.
I giochi non sono sempre gli stessi, variano a seconda della stagione, dell'età ed anche del ceto sociale dei partecipanti.
I contadini giocano preferibilmente a banditi, a espropriare, a murra, a luna monta, ecc.
Gli studenti a palla, a carte, a dama, a birilli, ecc. anche se questi ultimi sono penetrati nel nostro paese in un periodo piuttosto recente.
Variano anche a secondo del sesso, ma possiamo trovare ragazze che giocano come e con i maschi e viceversa.

CHIE T' HAT PUNTU?

A MUSCONE

GARIGI

SA MURRA

SA BÀTTIDA

SA BALDOFULA

ISPROPRIARE

SERATTU, SERATTU

SA TURRE

SEDDA MURRA

BUTTONES
LUNA MONTA

SOS CHILCOS

SOS CADDOS DE CANNA

S' ISCRADIADOLZU

SA FILLlGADA

SAS ISPILLAS

SA PUPPIA

TIRONE

CUA CUA

SU GIOGU 'E SOS OLZOSO

I TESTI DI QUESTA PAGINA SONO TRATTI DAL LIBRO "Scano Montiferro" Ambiente -Storia -Tradizioni"
Raccolta di notizie a cura della Scuola Media (Anno scolastico 1987-1988)