La storia di questa pregievole chiesa, costruita ai primi del 1500, si intreccia da un lato con quella dei Frati Minori Osservanti, dall'altro con il locale patriziato che la elevò a proprio panteon, erigendovi lussuose cappelle gentilizie, fra armi araldiche e lapidi commemorative quasi a consacrare un dichiarato bisogno di eternità. La chiesa, nel suo insieme, offre una visione di notevole valore artistico: al centro dell'abside presbiteriale la grande tela del Pordenone raffigurante la "Madonna in trono tra S. Francesco e S. Giovanni Battista"; Nell'ultima campata di sinistra la pala del Rosario racchiusa in una superba cornice di legno dorato; L'altare detto dei de Paù, contrassegnato da un grande "Gesù in Croce" di legno policromo di ottima fattura e di un "Cristo Morto" disteso sul vano del paliotto di suggestivo verismo; La cappella dell'Immacolata incorniciata da una mirabile "macchina d'altare" dorata e scolpita secondo canoni baroccheggianti; Il pulpito di legno carenato, finemente elaborato e arricchito da cinque facce con riguardi di tele dipinte dedicate alla Vergine.
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