Draghi

 

Esistono tre specie di Draghi (citati col nome di "Grandi Vermi" nel Quenta Silmarillion) tutte e tre create da Morgoth nel corso della Prima Era. Alcuni strisciano come serpenti,altri camminano su quattro zampe, mentre solo i più favolosi sono capaci di volare con ali maestose. Di questa ultima specie ne esistono di due tipi: i Draghi freddi, che si battono con zanne e artigli, e i miracolosi Draghi di fuoco Urulòki che distruggono con l'alito di fiamma.

I Draghi sono lunghi da 30 a 40 metri, con un'apertura alare superiore del 20% alla loro lunghezza. Il loro corpo è interamente ricoperto di spesse e resistenti scaglie, più grosse del pugno di un uomo. Hanno un aspetto terribile e, come i Balrog, terrorizzano chi li vede. Sono inoltre astuti, perfidi, molto intelligenti e dotati di sensi molto acuti. Sono rapaci e malvagi, amano il fuoco e la distruzione.

Gli attacchi dei Draghi sono di una potenza terrificante. Attacca anche contemporaneamente con tutte le proprie armi: artigli, zanne, coda e fiamme, un solo soffio a piena forza, può far evaporare un ruscello ed incenerire le case degli insediamenti umani che attacca.

I mitici Draghi alati fecero la loro apparizione nella Prima Era, quando Morgoth, nell'intento di distruggere i Valar, scagliò contro di loro un'orda guidata da Ancalagon il Nero, il più terribile di tutti i Draghi. Fortunatamente per le "Forze del Bene", Ancalagon fu ucciso da Earendil in uno scontro aereo. Morendo, il Drago precipitò sulle "Montagne della Tirannia" innalzate da Morgoth e, col suo peso, le ridusse in frantumi. Svanirono così tutti i progetti di Morgoth e tutte le carte dovettero essere ridisegnate!

I draghi, sebbene non si possano definire saggi, sono creature astute e crudeli, in grado di ragionare, sognare e perfino di fare profezie. Sospettano sempre di tutti e temono costantemente di essere traditi, dal momento che loro stessi sono falsi e traditori. Niente è più bello, per un drago, che saccheggiare una città, rubarne i tesori, accatastarli nel loro antro e schiacciarci sopra un pisolino di un secolo o due, come su di un letto d'oro. Hanno comunque i loro punti deboli. Anzitutto la tendenza ad essere vanitosi ed a compiacersi di loro stessi, lasciandosi andare a discorsi lunghi ed enigmatici. Sembra inoltre che ogni Drago, abbia un vero e proprio tallone d'Achille, cioè un punto in cui la corazza può essere facilmente trafitta: è quindi possibile, scoprendolo, infliggere loro colpi mortali.