Avari o Elfi Silvani

  

(Avari)

Quando gli Eldar, nel corso degli Antichi Giorni, abbandonarono le dimore originarie degli Elfi, alcuni di essi rifiutarono di partire. Decisero di non cercare la luce di Aman: furono quindi chiamati "Avari" (che in Quenya significa "Coloro che non hanno voluto" o "che hanno rifiutato") e quando l'Ombra di Sauron ammantò minacciosa le contrade dell'Est, furono abbandonati a loro stessi. In quel periodo oscuro furono costretti a cercare rifugio nelle foreste orientali della Terra di Mezzo, per sfuggirealla minaccia delle stirpi umane che dominavano la maggior parte di quelle contrade. Perciò furono chiamati Silvani, o Elfi dei Boschi. Tali vicende si perdono nella memoria della storia degli Elfi  e la confusione che è sorta col trascorrere del tempo ha fatto sì che molti altri Teleri siano spesso chiamati "Elfi dei Boschi". In questo caso, però con tale nome identifichiamo riferirci soltanto agli Avari.

Caratteristiche fisiche

Sono meno robusti  e più snelli degli umani, la staura oscilla sui 180cm sia per i maschi che per le femmine, hanno la carnagione rosea, i capelli color sabbia e gli occhi verdeazzurri, ma è difficile generalizzare, perchè si dividono in molte stirpi, diverse fra loro. La durata della vita, l'immunità alle malattie e ai contagi sono nello "standard" elfico, eccetto che per l'udito, sensibilissimo, proprio per questa caratteristica sono abili musicisti ma anche abili nel non farsi vedere e sentire.

Cultura e Religione

I Silvani indossano abiti piuttosto semplici, i colori preferiti sono il grigio, il verde foresta e il marrone. Il loro stile di vita può sembrare piuttosto rustico e disorganizzato agli occhi degli altri Elfi, ma senza dubbio progredito e opulento agli occhi umani. Anche se le comunità si vantano di essere sempre state indipendenti, non è raro che si uniscano a città di Noldor o Sindar; in ogni caso, i Silvani non disprezzano i viaggi e le avventure guardando la vita sempre con la leggerezza di un gioco. La musica e gli scherzi sono i loro passatempi preferiti e da esperti conoscitori della lavorazione del legno, sono ottimi falegnami e carpentieri.

Il culto, presso gli Avari è praticamente la celebrazione di cerimonie collettive o attraverso la meditazione individuale. Come tutti gli Elfi, adorano Varda, Creatrice della Luce e delle Stelle. Si distinguono dagli altri Elfi per il particolare rispetto che portano al Vala Oromë, il "Cacciatore e Domatore di Bestie".

Altre caratteristiche

Sono un popolo giocondo, ma guardingo. L'allegria che manifestano esternamente nasconde spesso una natura sospettosa. Gli Elfi Silvani amano forse più degli Eldar la vita isolata. Infatti la storia dei loro rapporti con le razze umane è piena di eventi sgradevoli. Odiano gli orchetti, disprezzano i nani e sono estremamente sospettosi nei confronti degli uomini.

Lingue conosciute

Preferiscono il dialetto elfico Silvano (Betheur), anche se quelli che vivono nel Bosco Atro e nei boschi occidentali usano di solito il Sindarin come lingua madre. Anche quando parlano il linguaggio degli Eldar sono comunque facilmente riconoscibili per il loro particolare accento; ogni stirpe elfica, infatti, "canta" con toni diversi e ciò ne condiziona grandemente il modo di parlare. Molti conoscono il Linguaggio Comune (Ovestron) ed un po' di Quenya.