Gli Incubi


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Storia di un Vampiro
Era una notte lontana quando il mio primo vagito emerse dalle tenebre; la nebbia opprimeva le mura del mio castello e fulmini squarciavano il cielo oscurato da pesanti nubi.
Crebbi sola tra i drappi rossi della mia dimora,conobbi i miei antenati attraverso i loro ritratti.Un vecchio ororlogio d'ebano rimbombava ora dopo ora nel mio cuore col suo suono sordo, sinistro quanto la mia stirpe maledetta.
Parlavo e sentivo ciò che per altri era solo l'eco di un grido senza voce in una terra senza età. Annusavo l'aria e aspettavo il tempo,chi è nato per obbedire,obbedirebbe anche su un trono e nel cielo volerà solo chi oserà farlo.
Non ho mai avuto paura delle ombre perchè so che un'ombra nasconde una luce che splende li vicino e quando il vento è caldo e una fiamma è accesa lascio scorrere una preghiera, il mio corpo vibra di musica ed io sono li. Ho artigli d'odio per lottare e lacrime per piangere e soffrire d'amore, perche amano solo coloro che tremano a dire che amano.
Io lottai sempre e solo per la mia sopravvivenza, ma una notte dentro di me scoppiò qualcosa... ricordo ancora le stelle che ad una ad una sfavillavano nel cielo più limpido che aveva dominato le mie notti, la luce della luna così grande ed eterna brillava nei miei occhi, illuminandomi il viso. In quel momento solo una lacrima nacque dal mio ciglio e solcò la nera solitudine in cui ero vissuta sino ad allora, e morì dinnanzi ai miei piedi. Corsi per i lunghi corridoi e attraversai le ali del mio castello, presi il mantello e afferrai il mio cavallo, mi voltai un attimo indietro nel ricordo di quel sordo silenzio poi dritta per la mia strada mentre l'ultimo tocco d'orologio rimbombava ancora nel mio cuore...
Cruelty