Milano sta per vincere la sua
battaglia: l'Authority del volontariato avrà sede nella
capitale del nord. Anche il Governo si è convinto. Le continue
pressioni arrivate in modo trasversale da tutte le forze
politiche, gli appelli di intellettuali e operatori del
cosiddetto Terzo Settore, le proteste del sindacato e di
Assolombarda, alla fine, hanno convinto Palazzo
Chigi. Una
battaglia in cui ha creduto fino in fondo anche il sindaco
Albertini, che giusto all'inizio di giugno era tornato a bussare
alla porta del ministro Ottaviano Del Turco, che ha la delega
sull'Authority. La
notizia avrà i crismi dell'ufficialità il prossimo 10 luglio.
Per quella data è prevista una visita a Milano del Presidente
del Consiglio. Giuliano Amato si fermerà a Palazzo Marino per
un incontro con il sindaco Albertini e la sua giunta. Sarà
quella l'occasione per sciogliere la riserva. [...] A
Palazzo Marino se non si brinda poco ci manca. La lettera con
cui Massimo D'Alema aveva espresso la sua intenzione di
assegnare la sede dell'Authority a Roma era stata vissuta come
un'autentica beffa. Il premier si era giustificato con
un'esigenza di immediata operatività: "In via provvisoria
- aveva scritto D'Alema - abbiamo deciso per Roma dove ci sono
sedi disponibili e personale in esubero". Roma sembrava
così aver vinto la concorrenza di altre sedi, come Bologna,
Torino e Padova. "Ha vinto la voglia di centralismo",
era stata la replica di Albertini alla lettera di D'Alema. Arrivato
Giuliano Amato a Palazzo
Chigi, il Comune
ha approfittato del mutato clima politico per tornare alla
carica. Avvicinandosi le elezioni politiche, il premier (che
corre per essere ricandidato dal rinato Ulivo) vuole così dare
un segnale distensivo alle regioni del nord, dominate dal Polo. Luca
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