Il Forum Regionale Lombardo del Terzo Settore

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a cura del Forum Regionale Lombardo del Terzo Settore


Documento per l'Assemblea nazionale

Carissimi, 

è perché riconosciamo il valore della sede del Forum Permanente del Terzo Settore che, in quanto Forum regionali ci sentiamo di dare questo nostro contributo.

Diversi documenti di riflessione e proposta dei Forum regionali hanno già affermato i valori simbolico (attraverso la sua nascita), di stimolo alla nascita di collegamento territoriale fra esperienze di terzo settore (attraverso il coinvolgimento e l’attività di riconoscimento della dimensione sociale e civile), di nuovo protagonismo nella dialettica fra diversi attori sociali (attraverso l’accreditamento dei soggetti di terzo settore verso le Istituzioni), di rafforzamento dell’identità del mondo del privato sociale e dell’economia civile (attraverso la promozione di una rete e di un sistema di cooperazione di informazione) che il Forum Permanente ha avuto anche rispetto alla nascita e allo sviluppo dei Forum regionali.

Riconoscere questo vuole dire contemporaneamente riconoscere il valore delle sedi regionali, del necessario contributo che queste possono dare alla traduzione in pratiche e interventi delle politiche per un nuovo sistema di protezione e di promozione sociale; riteniamo sia nel codice genetico delle organizzazioni di terzo settore prestare la dovuta attenzione alle ricadute ‘quotidiane’ che i programmi e gli accordi quadro hanno nei territori: anche da questa consapevolezza nascono i Forum regionali.

Oltre che con le riflessioni e le dichiarazioni i Forum hanno cercato con determinazione di mettere a punto una rete perché i valori che citavamo all’inizio si radicassero, diventassero patrimonio comune dei corpi sociali, del tessuto connettivo del terzo settore nelle diverse regioni del Paese.

L’evidente necessità di valorizzare le pratiche di cittadinanza attiva, di mobilitare le energie e le competenze delle comunità, così come l’inevitabile conclusione che un nuovo virtuoso intreccio fra le politiche attive del lavoro e le politiche sociali non può avvenire senza una loro traduzione e implementazione nei singoli contesti locali diventano oggi quasi un luogo comune nelle sedi istituzionali e non regionali, nazionali e comunitarie.

Da queste premesse cogliamo le nuove sfide che il cambiamento pone ai soggetti di terzo settore, sfide che possono essere raccolte dal nostro mondo se esso sa leggersi e funzionare come sistema: il documento politico che verrà proposto all’Assemblea ci sembra colga questo passaggio.

Pochi cenni quindi per dire della sostanziale soddisfazione per il percorso fatto e della volontà a proseguire, ponendosi obiettivi alti, il cammino iniziato.

Sul piano organizzativo cogliamo, con realismo e senso di responsabilità, la difficoltà di sintetizzare in luoghi comuni di governo e di coordinamento soggetti tanto diversi come lo possono essere organizzazioni nazionali fortemente radicate nel territorio, organizzazioni nazionali con un radicamento diverso e soggetti di collegamento di livello regionale di queste esperienze; identifichiamo inoltre nella ragione sociale del Forum Permanente del Terzo Settore, che nasce come associazione di associazioni di livello nazionale, il criterio secondo il quale orientare l’equilibrio fra i diversi soggetti.

Detto questo riteniamo che per attivare a pieno il contributo dei Forum regionali sia necessario prevedere una loro presenza e un loro collegamento sia con le sedi politiche, sia con quelle esecutive e di coordinamento del Forum Permanente del Terzo Settore.

Una presenza che può essere resa organica e rappresentativa se nasce da un luogo comune in cui le diverse esperienze regionali (del nord, del Centro e del Sud del Paese) possono confrontarsi, condividere e organizzare le loro funzioni di rappresentanza e attraverso queste partecipare all’elaborazione dei programmi di attività e contribuire alla determinazione delle scelte. 

Documento di partenza del Forum regionale lombardo del terzo settore 

Milano, sedici giugno duemila

 

Documento dei Forum regionali del terzo settore di:

Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Basilicata, Sicilia, Trentino, Veneto 

Proposta di modifiche statutarie

Le proposte di modifiche statutarie che formuliamo hanno il loro fondamento nella constatazione, contenuta anche nella bozza di documento politico programmatico che :  è nei territori che si costruiranno le nuove politiche di welfare e che si sposterà una parte decisiva della concertazione per lo sviluppo”. Questo processo in atto che è politico, ma prima ancora culturale e sociale, non lo si governa con azioni di “decentramento amministrativo”, ma dando luogo a un vero federalismo e realizzando, prima di tutto al nostro interno, quel principio di sussidiarietà che il Forum ha chiesto giustamente di inserire nella Costituzione.

In questo quadro il ruolo dei Forum Regionali nell’individuazione della strategia politica e programmatica del Forum e nella definizione della sua agenda politica  è fondamentale.

Le modifiche che proponiamo hanno lo scopo di facilitare e di rendere produttiva l’interlocuzione con il territorio prendendo atto della piena soggettività politica dei Forum Regionali.

Non intendiamo quindi avviare sterili negoziazioni di nuovi assetti per occupare spazi di ‘potere’, ma abbiamo la ragionevole e fondata convinzione che il concorso attivo e paritario dei Forum Regionali all’elaborazione delle politiche per il Terzo Settore sia una questione ineludibile e costituisca una priorità politica, programmatica ed organizzativa del Forum. 

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ARTICOLO 4 Aggiungere alla fine: ”Partecipano all’Assemblea senza diritto di voto i Forum Regionali formalmente costituiti sulla base di un autonomo patto associativo coerente con quello adottato a livello nazionale”.

ARTICOLO 13 Nella proposta di modifica pervenuta, aggiungere: ”partecipano due delegati, in qualità di rappresentanti della Conferenza dei Forum Regionali di cui all’articolo 15”.

ARTICOLO 15 Sostituire il titolo con: “Conferenza dei Forum Regionali”, ed il testo con:“Si costituisce la Conferenza dei Forum Regionali per favorire lo sviluppo  delle politiche territoriali  del Terzo Settore, il loro raccordo e l’interlocuzione con il Forum.