Il Forum Regionale Lombardo del Terzo Settore

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a cura del Forum Regionale Lombardo del Terzo Settore


Contributo del Forum del Veneto per l'assemblea del 20 giugno 2000

Il Consiglio Regionale del Forum permanente del Terzo Settore del Veneto nella seduta del consiglio regionale del 6 giugno 2000 ha preso in esame le bozze di documenti predisposte dal Coordinamento Nazionale in preparazione del prossimo Consiglio Nazionale e dell’Assemblea Generale. 

Questi i risultati del dibattito.

In primo luogo ci sembra necessario sottolineare il grande e positivo lavoro compiuto in questi anni dal Forum nazionale, che ha saputo dare dignità e rappresentanza istituzionale al mondo del non profit, del Terzo Settore e dell’economia sociale in Italia.

L’attività del coordinamento e di rappresentanza, il livello dei documenti prodotti, l’azione di advocacy esercitata e i documenti sottoscritti con il Governo sono risultati di rilievo, sproporzionati alla consistenza delle risorse umane e ai mezzi disponibili.

Si tratta quindi di un’istituzione che va confermata nelle sue linee fondamentali, pur con le opportune correzioni che le consentano di divenire ancora più efficace.

Riteniamo che per quanto riguarda le tematiche, non ci debbano essere sostanziali modifiche rispetto a quanto prospettato dall’assemblea di metà mandato del febbraio 99.

Politiche sociali, nuova cultura della sanità, ambiente e lavoro, patto per rinnovare e rilanciare il sistema educativo, sicurezza dei cittadini, l’Europa come impegno quotidiano, una politica estera per il Forum.

Ci permettiamo di ampliare solamente il tema del lavoro nel terzo settore al più ampio tema dei nuovi bacini d’impiego, per sottolineare che la prospettiva di cui trattiamo non è quella di una nicchia o peggio di un punto di vista residuale, ma delle nuove prospettive sotto cui deve essere affrontato e riguardato il tema del lavoro nella società della comunicazione.

Condividiamo molte delle osservazioni prodotte nel contributo del Forum dell’Emilia Romagna, in particolare quando afferma che per il semplice fatto di essersi costituito, il Forum Nazionale ha rappresentato uno stimolo all’aggregazione autonoma di tante associazioni in molte realtà regionali e locali.

Sottolineiamo in particolare, nel contributo emiliano, l’affermazione secondo cui “la costituzione dei Forum Regionali pone un problema nuovo e particolare per la vita del Forum Nazionale, in quanto si tratta di soggetti associativi nuovi e autonomi rispetto ai “soci” fondanti il Forum stesso”.

Ci sembra, questo, uno snodo di cui non si è presa fino ad oggi sufficiente coscienza.

In particolare a nostro avviso non si può non pensare ad un “nuovo” Forum nazionale senza pensarlo ed impostarlo in chiave fortemente federalistica e sussidiaria. Non si può infatti pensare ai Forum regionali come succursali di una casa madre romana né il network che ormai costella tutta l’Italia può essere inteso come una catena di Franchising. La singolarità, anche dal punto di vista della composizione associativa, dei vari Forum regionali, è una ricchezza che deve trovare adeguato riscontro anche nel momento in cui occorre trovare una sintesi a livello nazionale per esaminare le problematiche comuni.

Riteniamo perciò necessario che il Forum nazionale venga arricchito nel suo lavoro da un luogo di confronto, un organismo in cui tutti i Forum regionali siano rappresentati, che possa far sintesi delle questioni emergenti a livello dei singoli territori e allo stesso tempo valorizzi il territorio.

Il Portavoce ufficiale

Dott.ssa Marina Bastianello