Il Forum Regionale Lombardo del Terzo Settore

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a cura del Forum Regionale Lombardo del Terzo Settore


Bilancio sociale

Perché il Bilancio sociale

Tutte le organizzazioni, di qualsiasi settore, si collocano in un sistema più ampio con il quale interagiscono. L’interazione assume la forma di scambio (risorse professionali, umane, ambientali ed economiche, know-how, valori), di influenza reciproca, di condizionamento dovuto al quadro di vincoli disegnato dal contesto.

L’organizzazione quindi riceve risorse dal sistema e restituisce utilità, disutilità, o entrambe. Questo conduce al tema della responsabilità.

All’organizzazione si attribuiscono responsabilità per l’utilizzo delle risorse e il benessere (o malessere) sociale ed ambientale che produce. Ne deriva un dovere di rendere conto ai vari e diversi portatori di interessi, aderenti, partner, dipendenti, autorità di controllo, singoli cittadini, comunità locale o globale, generazioni future, comunicando loro, nelle forme più appropriate, obiettivi, azioni e risultati sociali ed ambientali. La responsabilità chiede che le organizzazioni si facciano “leggibili”, permettendo un riequilibro di flussi informativi e facilitando così pratiche di partecipazione.

In questa prospettiva, il bilancio civilistico, che presenta solo risultati economici, appare insufficiente.

Attività di rendicontazione e comunicazione si possono concretizzare con il bilancio sociale.

Il bilancio sociale è infatti strumento che legge i comportamenti con riverbero sociale e rende comunicabili e confrontabili i risultati delle organizzazioni. Le informazioni che raccoglie, secondo modelli razionali di dati quali/quantitativi e monetari, vengono in seguito analizzate, elaborate ed interpretate dall’interno, utilizzate per controllare, verificare e valutare, per pianificare e programmare, per stabilire obiettivi compatibili con gli orientamenti etici e di mission dell'organizzazione medesima. Esso misura anche l’approssimarsi ad obiettivi precedentemente definiti ed esplicitati, informando sulle modalità e le risorse impiegate.

Non dovrebbe trattarsi di una lettura episodica e retrospettiva delle "tracce" di eventi sociali, ma di una raccolta sistematica e coerente di dati (di qualunque natura) e informazioni rilevanti e quindi della costruzione di una "contabilità sociale".

Dati e informazioni forniti dal bilancio sociale possono essere poi diffusi per dare conto e permettere ad interlocutori significativi di valutare le relazioni da intraprendere e attivare scelte consapevoli: si tratta di costruire fiducia e possibilità di interazioni collaborative.

A chi può essere utile un bilancio sociale? A chi lo scrive e a chi lo legge.

L’organizzazione che lo redige disporrà di uno strumento di valutazione del proprio operato, di misurazione del conseguimento degli obiettivi e quindi di uno strumento di governo e di orientamento.

Ma il bilancio sociale è vitale anche per la rete di interlocutori esterni, per il complesso degli attori sociali, in quanto strumento di rendicontazione della sostenibilità economica, sociale e ambientale e di rendicontazione del contributo alla qualità della vita scaturito dall’operato delle organizzazioni.