DOMENICANI 

 
 
Ovviamente fondato da San Domenico, nel 1206, l'ordine dei Domenicani aveva come primo dogma quello di combattere l'eresia. Sia Alberto Magno che Bernardo di Alvernia, così come  Pietro di Palude, Giovanni di Napoli e San Tommaso d'Aquino, 
furono tra i maggiori esponenti.
Proprio tramite San Tommaso d'Aquino la scuola si rivolse ad Aristotele, quando ancora di indirizzo agostiniano e platonizzante.
I loro compiti principali erano la predicazione e lo studio, molto avanzata e di ottimo livello era l'attività culturale volta all'insegnamento.

Nel 1216 l'ordine fu approvato da Papa Onorio III ed in seguito il numero di comunità domenicane aumentò notevolmente in tutta Europa, espandensosi anche in Asia.
Durante il Medioevo i Domenicani, organizzati presso la maggioranza delle università, regalarono alla cultura ed alla civiltà i maggiori pensatori europei.
San Tommaso d'Aquino e Sant'Alberto Magno parteciparono in maniera notevole all'adattamento delle dottrine di Aristotele alla filosofia cristiana.

Venne affidato a loro il compito di "pubblicizzare" le Crociate, di riscuotere i tributi, di compiere delicate missioni diplomatiche e solitamente erano i membri dell'ordine a formare i tribunali dell'Inquisizione.
Il più famoso inquisitore domenicano fu Torquemada.
L'atteggiamento assunto da parecchi esponenti dell'ordine valse loro il sopranome di Domini canes, poco simpaticamente tradotto Cani di Dio.

Durante il periodo delle importanti scoperte geografiche accompagnarono gli esploratori iberici con attività missionaria, mentre durante il corso della Riforma Protestante ripresero la lotta contro gli eretici.
Nel XVIII secolo e ancora agli inizi del XIX attraversarono un periodo di decadenza. Il periodo si concluse grazie a padre Lacordaire ed al generale Jandel.

L'ordine conta ora più di 650 case con quasi 7000 membri, di cui più di 5000 sono sacerdoti.
Sempre nel 1206 nasceva anche l'ordine delle suore di clausura, seguaci della regola di Sant'Agostino e dedite alla vita contemplativa. Oggi prendono il nome di Domenicane e sono suddivise in una cinquantina di congregazini femminili.

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