ALERAMO - MARCHESE DEL MONFERRATO |
|
![]() Figlio di Guglielmo, conte che tra i secoli IX e X si era distinto per il valore e l'onestà dimostrata verso il regno, Aleramo si era dimostrato all'altezza del padre, diventando uno degli uomini più ricchi del regno, grande coordinatore politco e ottimo militare. Era quindi l'uomo che l'Imperatore cercava per affidargli la carica
di Marchese. Essa infatti giunse a coronamento di una carriera gloriosa
e trentennale.
Un vastissimo territorio compresto tra il fiume Tanaro, l'Orba ed il mare si andava ad aggiungere ai suoi beni di Acqui, Asti, Bergamo, Cremona, Parma, Torino, Vercelli, Savona e del Monferrato.
Vivendo in miseria sotto falsi nomi, Antriso e Alasia ebbero sette figli
maschi, cresciuti ed educati come nobili cavalieri.
Egli si distinse dagli altri concorrenti, risultò notevolmente
più bravo di tutti, tanto che l'Imperatore volle conoscerne il nome.
Fu il vescovo l'intermediario tra i due, convincendo Ottone a perdonare
al cavaliere qualunque colpa passata in cambio del suo nome.
Decise inoltre di concedere ad Aleramo tutte le terre che sarebbe riuscito
a percorrere a cavallo in tre giorni.
|
[Indietro]