PALEOLOGI |
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![]() Nel 1258 Micele VIII Paleologo usurpò il trono di Nicea al giovane Giovanni IV Lascaris e nel 1261 riconquistò Constantinopoli, mettendo fine all'Impero Latino. L'età dei Paleologi in pratica coincise con il tramonto e la caduta dell'Impero bizantino, conquistato progressivamentedai Turchi Ottomani. Costantino XI, l'ultimo imperatore, morì per le vie della Costantinopoli occupata da Maometto II nel maggio del 1453 combattendo fino all'ultimo respiro. |
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La grande dinastia dei Paleologi comprendeva diversi altri rami, tra
cui quello che tenne Mistra (Morea) dal 1386 al 1460, o quello che a seguito
del matrimonio di Violante (Irene), figlia di Guglielmo di Monferrato,
con l'imperatore Andronico II, ottenne il marchesato
di Monferrato dal 1306 al 1533, con Teodoro
I.
I Paleologi furono sempre in lotta con altre dinastie potenti come i Savoia, gli Acaia, i Saluzzo ed i Visconti. Quando nel 1533 morì Giangiorgio senza alcun erede diretto, il suo feudo fu assegnato da Carlo V a Federico II Gonzaga, marchese di Mantova, marito della nipote del defuno.
Si diffuse inoltre la produzione di pregiate icone trasportabili, sia dipinte che a mosaico, la miniatura portò alla realizzazione di opere quali il Manuale Paleologo costudito a Parigi nella Bibliothèque Nationale. Anche l'architettura subì certe trasformazioni, gli elementi decorativi ed ornamentali acquisirono più importanza di quelli strutturali, come possiamo ammiare nella chiesa dei SS. Apostoli a Salonicco, dove le ricche decorazioni ci fanno pensare almeno un po all'arte islamica. |
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