TOPI 

 
 
 
Questo buffo roditore dalla pancia bianca, sebbene sia il topo meno schifoso che abbiamo mai trovato nelle nostre esplorazioni, rimane pur sempre una minaccia. Dobbiamo infatti saperci difendere dalla leptospirosi in ogni circostanza.

Non dimentichiamoci che la pulce del topo è portatrice di peste.


 
La leptospirosi

Si tratta di un gruppo di malattie infettive che colpiscono per lo più animali selvatici e possono essere trasmesse anche all'uomo tramite morsi o con il contatto con liquidi infetti.
Anche se la possono contrarre anche i nostri animali domestici, i soggetti più a rischio sono i topi, le volpi ed i roditori in generale. Oltre al morso diretto, la si può contrarre anche andando a contatto con acqua inquinata, urina e feci di animali ammalati. Entrate nel sangue, le leptospire si diffondono nel fegato e nei reni dopo un breve periodo di incubazione.

La Leptospira pomona e la Leprospira icterohaemoglobinuriae sono tra le più gravi e mortali; quest'ultima colpisce anche i cani e ne esistono altre che attaccano bovini, equini e suini. Un cane affetto da questa Leptospira avrà febbre, astenia, vomito e tremori, mentre nell'uomo si manifesta bruscamente con febbre alta, stato confusionale, ingrossamento del fegato e della milza. La gravità del contagio la si scopre nel quarto giorno, quando dall'intensità dell'ittero si intuisce il tipo di decorso, mediamente dai sei agli otto giorni. La si cura con antibiotici e con sieri specifici, nel caso in cui non venga riconosciuta in tempo, si rischia la vita.

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