BRIONA 

 
 
A Briona esiste un castello alto medioevale, abitato da privati e conservato decisamente bene.
All'epoca della sua costruzione, a protezione della Valsesia, esisteva una catena di castelli di cui quello di Briona faceva parte.
I feudatari furono probabilmente i conti di Biandrate, confermati dal Barbarossa nel 1152 e da Ottone IV nel 1209.
Nel 1356 divenne possesso dei Visconti usato come difesa dai Marchesi del Monferrato. Nel 1363 venne saccheggiato dalla "Compagnia Bianca" per conto di Giovanni Paleologo di Monferrato.
Giovanni Tornielli fu invesito da Francesco Sforza nel 1443, nominando nel 1486 suo figlio Manfredo I conte di Briona.
Anche Ludovico il Moro, per vendetta verso l'alleanza di Manfredo con i francesi contro di lui, avvenuta nel 1495, assalì, espugnò e saccheggiò il castello.
Nel 1739 il complesso venne in parte venduto al cone Giorgio Castellani ed in parte ereditato dai marchesi Del Pozzo d'Annone.
Infine, nel 1850 venne venduto ai baroni Solaroli, oggi marchesi ed attuali proprietari.
Proprio sul castello di Briona abbiamo raccolto alcune testimonianze a favore della rete di sotterranei che esisterebbe sotto ad esso. Pare che dal piano delle cantine si possa scendere ad un secondo piano, il quale avrebbe nascosto una zecca e l'accesso ad un terzo piano dal quale sarebbero partiti dei cunicoli di fuga.
Come ultima nota, per ora, aggiungo che si dice che il feudatario del castello abbia ispirato il Manzoni per creare il personaggio di Don Rodrigo nei suoi "Promessi Sposi".

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