Costruita sul poggio Monte Cucco nel 1842, per conto dei Conti Caccia di Romentino, sui resti di un preesistente convento di Cappuccini, sfoggia uno stile neoclassico.
Terminata nel 1848 da Alessandro Antonelli, si sviluppa in maniera piramidale, con un belvedere ottagonale al centro del complesso.

E' circondata da un ampio parco ed il suo ingresso, largo Antonelli, è stato studiato in modo tale da esaltare la grandiosità della villa. Nella parte a sud si trovano due pronai con in cima un frontone triangolare con lo stemma dei Caccia posto al centro del timpano.
Le finestre sono suddivide da lesene che conferiscono un ritmo regolare alla facciata.

In tempi recenti Villa Caccia ha ospitato un istituto di scuole medie mentre oggi è in stato di abbandono e pare che si stia discutendo in merito ad eventuali lavori di restauro.

Quì esistono alcune storie di tunnel e di ambienti sotterranei. Alcuni ex alunni raccontano di passaggi nascosti e segreti. Questa teoria potrebbe trovare un piccolo riscontro nel fatto che la villa è stata costruita sui resti di un convento di un ordine religioso. Questo ci lascia ipotizzare che nelle fondamenta del convento ci fossero ambienti sotterranei, magari delle cripte, e dei passaggi nascosti quali vie di fuga o luoghi di nascondiglio.