BURONZO 

 
 
 
Pare che dal castello di Bastia partano due vie sotterranee capaci di collegare i due castelli di Balocco e di Buronzo.
Buronzo era originariamente un borgo forte. Non molto distante vi è anche un ex convento agostiniano di cui spiccano delle bifore in cotto. (Accanto alle quali abbiamo incontrato delle serpi piuttosto grandicelle.)
Per quanto riguarda il castello di Buronzo si sa che il suo ambiente sotterraneo sia protetto da  precipizi e trabocchetti.
Esistono di sicuro delle voragini e dei pozzi usati per raggiungere polle d’acqua che celano ingressi a vie segrete in campagna. I cunicoli sono ora murati per motivi di sicurezza ed igene.
Il paese di Buronzo mostra una caratteristica tanto unica quanto rara. Pare che ebbe addirittura sette castelli, di cui oggi rimangono svariati segni, come merlature, murature e torri.
Infatti, sull'altura che delimita il centro storico, furono costruite diverse case forti, una per ogni ramo della famiglia Buronzo, che si divise in Agacia, Bastia, Berzetti, Bucino, Delle Donne, Gottofredo, Plebano e Signori.
Ognuna di queste famiglie, sull'altura del paese, fece costruire la propria casa forte con il lato difensivo all'esterno e l'altro verso la piazza e la chiesa.

 

 
Questo è quello che rimane delle bifore sul lato opposto di quello rappresentato dalle immagini quì sopra. Proprio nel muro di fronte a questo abbiamo incontrato le serpi, il passaggio era stato riaperto da poco, dopo che alcune cadute di mattoni e di tegole lo avevno reso inagibile.

 
Vicino a Buronzo scorre un fosso, anticamente chiamato "Fossatum Malum" e oggi conosciuto come Fos Alman. In questo fosso sono stati trovati resti di tombe, forse romane, e svariati tesori.
Buronzo vanta una posizione strategica molto importante, si trova in pianura su di un'area di attraversamento a metà strada tra Vercelli, Biella, Gattinara e Santhià.

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