MONCRIVELLO (CIGLIANO)

 
 
 
Il castello ha origini medioevali e presenta un doppio cerchio di mura a difendere l'edificio.

Una parte della cinta muraria mostra la disposizione dei ciottoli a spina di pesce, tipica del periodo romanico.


 
  La torre di ingresso è del 1300 ed il castello visse i suoi massimi splendori nel XV secolo quando venne trasformato da fortilizio a dimora signorile dalla Duchessa Jolanda, sorella di Luigi XI re di Francia e moglie di Amedieo IX di Savoia.

Il 29 agosto del 1478 la duchessa Jolanda morì proprio nel castello.

Moncrivello, ovvero "Monte delle capre", ospita il castello costruito nell'Alto Medioevo. Apparteneva al vescovo di Vercelli e nel 1243 diventava proprietà di Bonifacio II. Dal 1340, per quasi un secolo, appartenne alla famiglia genovese dei Fieschi. In seguito al malcontento che generarono, il popolo durante un'insurrezzione si reimpossesò della fortezza. Fu allora governata da Amedeo VIII di Savoia. Molti appartenenti della famiglia Savoia vi vissero, dopo la duchessa Jolanda, Carlo I con sua moglie Bianca di Monferrato, e Beatrice di Portogallo, madre di Emanuele Filiberto.
Appartenne ai Marchesi del Carretto dal 1692 al 1970.
Nei primi decenni del XIX secolo alcuni incendi danneggiarono il castello che fu prima abbassato di un piano e poi abbandonato per circa 140 anni. Nel 1945 ospitò un comando dell'esercito nazista.
Oggi appartiene alla famiglia dei De Francisco, dal 1970, dopo che già nel 1908 fu dichiarato monumento nazionale.
Il castello è circondato da due gira di mura sormontate da merli bifidi. Il castello comprende anche un vasto giardino ed oggi si presenta alto due piani, con pianta a T. Le mura, in alcuni punti, raggiungono lo spessore di 2 metri. Dalla sua posizione strategicamente molto importante si vedono i castelli di Masino, Mazzè, Montalto Dora e di Vische.

 
Il giorno 11/04/1999 Aristide Viero tenne nel Castello di Moncrivello una conferenza sulla radioestesia e sulla rabdomanzia. Spiegò come riuscì ad individuare pozzi e vene acquifere nel sottosuolo.
Nel corso della conferenza spiegò come trovò sotto al castello un pozzo e le cisterne per la raccolta dell'acqua piovana, che veniva filtrata da strati di ghiaia e sabbia. La più grande delle cisterne ha una pavimentazione di 73 metri quadri e può contenere 394 mila metri cubi d'acqua. Parlò anche dei cunicoli di fuga e di difesa del castello, nonchè delle stanze sotterranee del castello che sono oggi sepolte.

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