MOTTA DEI CONTI

 
 
 
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Del castello di Motta dei Conti, al momento, sappiamo poco. Storicamente fu  feudo dei conti palatini di Lomello, costruito nel XIII secolo, sopra un'alzata di terra, per controllare la sponda destra del Sesia.
L'alzata di terra, all'epoca, prendeva il nome di 'motta' ed aveva il compito, oltre che a renderlo più forte, a difenderlo dalle innondazioni.

 
Attorno al castello si rifugiarono gli abitanti di Villanova, trovando più sicuro e protetto il luogo, che prese il nome di Motta dei Conti.
Le caratteristiche difensive vennero a meno soprattutto nel XVII secolo quando presso la Villata di Candia gli Spagnoli avevano costruito una grande fortezza, al di là del Sesia. La popolazione così venne decimata.

Passò poi nel 1387 ai Porro ed ai Crotti nel 1432.
Attualmente il maniero (i resti) sono in vendita. Questo luogo è interessante per via di un pozzo, la leggenda lo vorrebbe coinvolto in svariate storie, tra cui il sotterraneo, un tesoro e l'abuso del <jus primae noctis>.


 

Il castello così come appare dal piazzale della chiesa


 
Si parla di un lunghissimo sotterraneo che collega il castello (quattrocentesco) con un punto al di là del Sesia.

Il tunnel fu interrotto da una mina fatta esplodere dai castellani stessi mentre fuggivano, per evitare di essere inseguiti.
La frana li coinvolse e morirono, sepolti con il loro tesoro, almeno secondo alla leggenda.. ()()

Al di là del canale che lo costeggia


 
All’interno del castello vi era un pozzo, dove se le neo-mogli si rifiutavano di concedere il <jus primae noctis> ai conti, vi finivano. Nella foto sopra ed in quella accanto, il probabile pozzo della leggenda.  Pare che alcune donne, gettate nel pozzo e soppravvissute alla caduta, fossero riuscite scappare e tornare dal loro neo-marito proprio grazie al fatto che il pozzo fosse collegato con il tunnel del castello tramite gallerie naturali.

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